DUNCAN EVANS – Bird of prey

Due brani due, come nella migliore tradizione dei 7”, possono bastare al buon Duncan Evans come biglietto da visita in vista del suo prossimo album di debutto? Beh a mio parere sì se la qualità è questa. Il frontman dei britannici A forest of stars si presenta in veste solista con due pezzi di folk acustico che ci presentano un lato di Duncan che si era solo intravisto nella sua band. Evans canta e suona veramente con il cuore in mano due brani pregni di una passione e di un’intensità che fanno venire i brividi, andando a ripescare le radici del folklore britannico ed interpretandolo con la sua particolarissima vena artistica. Buona anche se un po’ ripetitiva la title track ma ancora meglio She and I must part, più articolata musicalmente e dannatamente struggente, arricchita anche da un coro femminile e da un accompagnamento intelligente. Veramente un’ottima anticipazione di un album che, se sarà tutto su questi livelli, promette di essere veramente un capolavoro per chi ogni tanto vuole staccare la spina e lasciarsi cullare dalla dolce e profonda voce di un vero genio come Duncan Evans.