Capire il significato di un live è qualcosa di poco ortodosso…molte band lo pubblicano all’indomani di un tour di successo, altre se li ritagliano come tappabuchi per crisi compositive e altri ancora per incuriosire audience più vaste. Difficile capire bonariamente le intenzioni alla base di un disco live.
E poi, invece, c’è chi lo pubblica per suggelare una line-up vicente…gli Eden’s Curse sono sempre stati una band interessante ma al tempo stesso relegata a uno status che non rende giustizia. Forti dell’ultima fatica discografica “Symphony Of Sin” accolta e acclamata a livello internazionale, “Live With The Curse” ci mostra l’ultima performance dell’infuocato tour in Gran Bretagna dello scorso anno. Estrapolare il meglio di quattro dischi di storia in poco più di cento minuti di musica è un compito arduo ma che il quintetto multinazionale riesce a costruire con una certa astuzia.
La resa, a dir il vero, appare piuttosto fredda per essere un live. I suoni sono curati e puliti in modo certosino e la produzione è mirata a dare alle venti canzoni un qual certo alone mistico. Le performance sono davvero invidiabili, specie di Nikola Mijic al microfono (davvero ispirato ed entusiasta) e di mr. Thorsten Koehne alle chitarre (funambolico e mai prolisso), mentre l’eccessiva meticolosità nel mixing e mastering fa perdere quella sensazione di ‘sbavatura’ che fa piacere riscontrare in un disco dal vivo.
La scaletta ovviamente si basa sull’ultima fatica discografica: ben otto estratti da “Symphony Of Sin”, tra cui impattano “Break The Silence”, “Rock Bottom” e il singolone “Evil & Divine”. Il resto della scaletta passa dalle eccellenti “Black Widow” e “No Holy Man” (da “Trinity”) alle più datate “Judgement Day” e “Fly Away” (dall’omonimo debut). Ovvie citazioni anche per il singolone “Time To Breath”, per il guitar solo di mr. Koehne, e per le impattanti “Masquerade Ball” e “Angels & Demons” (da “The Second Coming”).
In conclusione, gli Eden’s Curse regalano il cuore di un live show che può fungere anche da greatest hits; “Live With The Curse” avvicinerà senz’altro molte persone al melodic metal del quintetto, particolare che si spera possa spronare la band a non fermare la propria creatività.