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GODSMACK – 1000 hp

Il 2014 forse non passerà alla storia della musica come l’anno solare con il maggior numero di capolavori usciti ma sarà ricordato comunque come l’anno dei buoni ritorni, quali Tesla, Wolfmother e tra questi mi permetto di inserirci anche i Godsmack con il loro ultimo lavoro “1000 hp“. Esatto, perchè la band di Boston riappare dopo quattro anni col sesto disco, ma soprattutto conferma quanto di buono fatto nel precedente “The Oracle“, che segnava il ritorno alle scene dopo una pausa di riflessione condita dal classico greatest hits che chiudeva il cerchio dei dieci anni di carriera.

I Godsmack, capitanati dal cantante/chitarrista Sully Erna, hanno infatti avuto una escalation notevole dal 1998 (data del loro primo disco omonimo) fino al 2006. Musicalmente si inseriscono in quella finestra alternative post-grunge americano, visto il vuoto che il movimento di Seattle andava lasciandosi dietro le spalle dopo la propria dipartita.Tuttavia l’etichetta di band alternative va un po’ stretta al gruppo. Sotto la sapiente guida del produttore Dave Frontman (che aveva lavorato anche in “The Oracle“) famoso per callaborazioni con Slipknot, SuperjointRitual e Otep, il gruppo, ottiene un mix vincente di sonorità accattivanti. Si va dalla opener nonchè title track “1000 HP”, un pezzo di hard rock tradizionale semplice e ruvido, un brano evidentemente autobiografico (“Time to rewind, Back to 1995 when we were nothing, walking through the streets of Boston no one listening“), ad altri pezzi interessanti come “Something Different” o “Loacked & Loaded” dai riff più pesanti del lead guitarist Tony Rombola e il cantanto di Erna in stile hetfieldiano Metallica del periodo “Load” e “Reload“. Non mancano i brani di stampo post-grunge che rimandano allo stile Godsmack dei loro dischi più famosi quali “Awake” o “Faceless“. Se amate quei dischi apprezzerete sicuramente canzoni come “I Don’t Belong“e “Living in the Gray“.

E poi, oltre al nome, che la band prende da un famoso brano degli Alice in Chains, anche il pezzo che va a chiudere il sesto disco del gruppo “Turning to Stone“, è un chiaro omaggio alla band di Jerry Cantrell e del compianto Layne Staley. Il disco non presenta capolavori di sorta ma vi sfido a trovare un pezzo debole, un lavoro che si ascolta con notevole piacere, un disco rock molto godibile.

Dieci canzoni che vi sarebbero entrate in una vecchia cassettina da 46 min e che avreste ascoltato entrambi i lati senza mai annoiarvi.

  • 7,5/10

  • GODSMACK - 1000 hp

  • Tracklist

    01. "1000hp" (3:47)
    02. "FML" (3:38)
    03. "Something Different" (4:42)
    04. "What's Next" (4:20)
    05. "Generation Day" (6:11)
    06. "Locked & Loaded" (4:12)
    07. "Livin' in the Gray" (4:07)
    08. "I Don't Belong" (3:33)
    09. "Nothing Comes Easy" (5:38)
    10. "Turning to Stone" (5:16)


  • Lineup

    Sully Erna - voce, chitarra ritmica
    Tony Rombola - chitarra solista
    Robbie Merrill - basso
    Shannon Larkin - batteria


  • GenereHard Rock
  • Anno2014
  • Casa discograficaUniversal