Heavy metal solido e roccioso per gli svedesi Grand Magus nel loro nuovo “Sword Songs“, album che raggiunge vette di epicità e furor bellico mai toccate prima da questo terzetto.
L’omaggio a Ronnie James Dio è costante e piacevole, laddove non è l’originalità a farla da padrone, ci sono una buona attitudine e un grande amore per il genere proposto, che riempiono l’album di una scoppiettante energia.
“Freja’s Choice” e “Varangian” sottolineano il carattere battagliero di questo lavoro, con bei riff potenti e piuttosto convincenti, mentre nella bella “Forged In Iron – Crowned In Steel” le ragioni seminali sono inequivocabilmente quelle dei Manowar. Il lato più ruvido della voce di JB fa bella mostra di sé in “Born For Battle (Black Dog Of Brocéliande)“, un pezzo semplice e diretto, di scuola priestiana. Il ritmo martellante di “Master Of The Land” fa spazio alla più ruffiana, ma gradevole, “Last One To Fall“. Più originale ed interessante è la veloce “Frost And Fire“, dall’anima southern rock, che si scioglie nella strumentale “Hugr“.
Conclude l’album la maestosa “Everyday There’s A Battle To Fight“, dov’è ancora la versatilità di Janne a fare da padrona.
I Grand Magus hanno confezionato un album piacevole da ascoltare e riascoltare, dove non brilla l’estro compositivo, ma la sostanza non manca . Per gli amanti dell’heavy più classico e nostalgico “Sword Songs” è sicuramente un buon acquisto.