Credo che una band di livello professionale funzioni come una grande azienda, dove tutto viene pianificato con medio/largo anticipo e dove la ‘classe dirigente’ rappresenti solo la punta dell’iceberg di tutta la struttura. Questo particolare forse snatura la versione ‘romantica’ delle metal band di cui siamo invaghiti, ma la realtà dei fatti dimostra che si tratta di un lavoro vero e proprio e come tale va considerato.
L’incipit mi serve per introdurre una delle metal band per eccellenza, uno degli act che ha saputo fondere melodia, velocità e soluzioni vincenti in molteplici modi, attraversando mode e periodi ‘oscuri’ senza particolari danni. Gli Helloween di questo ultimo periodo cercano maggiormente le soluzioni facili e dirette, facendo collidere melodie hardrockose con sezioni ritmiche possenti e torrenziali. L’estro vero e proprio, quello che aveva saputo rinverdire il sound della band, si è fermato quasi totalmente nei solchi di “Straight Out Of Hell”, lasciando a questo nuovo capitolo l’arduo compito di bissarlo. “My God-Given Right” presenta soluzioni prettamente heavy metal, risultando meno eterogeneo e scopribile rispetto alle ultime quattro uscite.
Da annoverare come questo nuovo capitolo festeggi il decennale sodalizio della stessa line-up (cosa alquanto inusuale per il quintetto), cosa che porta ad una coesione strumentale e a un bilanciamento negli arrangiamenti estremamente naturale. La produzione è curatissima in ogni solco, con mixing e mastering che sanno dare risalto anche al più nascosto particolare. Le performance sono stellari, specialmente di Dani Loeble (uno dei migliori metal drummer degli ultimi anni) e di Sascha Gerstner, mentre Andi Deris riesce a fornire una prova più che buona dietro al microfono, fornendo la sempre unica verve interpretativa alle lyrics.
Le songs…beh, non c’è molto da dire. “Battle’s Won”, “My God-Given Right”, “Lost In America” e “You, Still Of War” vincono la palma delle meglio riuscite, capaci di intrappolarvi nella tela già dal primo ascolto. Ruffianeria gratuita e scontata in “Russian Roulé” e “If God Loves Rock’N’Roll”, picchi negativi dell’album, mentre per gli amanti delle songs catchy “Stay Crazy”, “The Swing Of A Fallen World” e “Creatures In Heaven” saranno una garanzia. “Living On The Edge” e “Claws” finiscono nelle skippabili, senza capo ne coda, mentre “Heroes” e “Like Everybody Else” chiederanno più sforzi di quanto le proprie strutture lineari possano far credere.
“My God-Given Right” rappresenta un disco di passaggio, un capitolo studiato apposta per accontentare quei fans che non ne avrebbero mai abbastanza. Tuttavia, in ultima analisi, dagli Helloween è lecito aspettarsi molto di più, visto anche il ritorno alla corte della major metal per eccellenza.
