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IBRIDOMA – Lady Of Darkness

In attesa di un primo full-lenght che, nei piani della band, non dovrebbe tardare poi molto a essere pubblicato, andiamo a riscoprire il primo ep dell’ensemble marchigiano. Uscito originariamente nel 2005 come autoproduzione e ristampato nel 2007 dalla SG Records, Lady Of Darkness presenta un gruppo per certi versi ancora acerbo, ma già in grado di muoversi con sicurezza tra sonorità hard rock ed heavy metal. Gli Ibridoma degli esordi erano un gruppo che si destreggiava preferibilmente su mid-tempo molto solidi e dal forte sapore hard rock, una sensazione avvalorata da una prestazione vocale vicina allo sleazy rock più metallizzato, che racchiude sia la potenza del metal che un certo strascicarsi figlio dell’hard americano più grezzo.
Il primo brano in scaletta, Night Falling, rimane infatti in bilico tra un riffing di chitarra piuttosto roccioso e un retrogusto malinconico di stampo rock’n’roll, testimoniato anche dalle vocals melodiche di Christian Bartolacci; Cool Rain, invece, stempera leggermente l’irruenza chitarristica udita nel primo pezzo dell’ep e si fa notare per alcuni delicati arpeggi che portano la song, a tratti, verso la dimensione della ballad. Non male, in questo caso, la chiusura della canzone, con un riff serrato accompagnato da un assolo prolungato e stridente. Atmosfere quasi maideniane aprono Lady Of Darkness, ben presto assoggettata a un andamento molto tranquillo e sognante, scevro di violente scariche di elettricità e pieno di emozioni soffuse, descritte con mano leggera dalla band. Il contraltare di un brano di tal fatta non può che essere una traccia tipicamente heavy rock come Old Desire; non manca nemmeno stavolta l’accento sull’emozionalità e su armonie delicate, oltre che discretamente elaborate, in cui l’alternarsi tra arpeggi e schitarrate dà sempre buoni frutti. L’influenza degli Iron Maiden esce prepotente nella conclusiva Heavy Fire, vicina nella struttura a quanto prodotto recentemente dalla band di Bruce Dickinson. Rispetto al combo inglese, c’è un maggior accento drammatico nelle vocals di Bartolacci a caratterizzare la canzone e manca, ovviamente, il pulsare di basso di Steve Harris. Se l’impressione generale del lavoro non è malaccio, bisogna dire che mancavano ancora, in questa prima release, una sufficiente dose di dinamismo e il “tiro” che un combo heavy metal dovrebbe sempre avere: a tratti gli Ibridoma di Lady Of Darkness allentavano troppo la tensione e perdevano il filo del discorso, risultando un po’ fiacchi. Adesso siamo curiosi di sapere come si è evoluto il gruppo marchigiano, passato nel frattempo da un altro ep, Page 26: speriamo arrivino buone nuove.

  • 9/10

  • IBRIDOMA - Lady Of Darkness

  • Tracklist

    1. Daimonos
    2. Shemhamforash
    3. Ov Fire And The Void
    4. Transmigrating Beyond Realms Ov Amenti
    5. He Who Breeds Pestilence
    6. The Seed Ov I
    7. Alas, Lord Is Upon Me
    8. Defiling Morality Ov Black God
    9. Lucifer


  • Lineup

    Nergal: Vocals, Guitars and Sinths
    Inferno: Drums and Percussions
    Orion: Bass and Vocals
    Seth: Guitars