Dopo l’uscita di “Dark Adrenaline” nel 2012, la band italiana Lacuna Coil, nota per il duetto di voci Cristina Scabbia & Andrea Ferro, torna quest’anno con “Broken Crown Halo“.
Un album che si mostra più violento e aggressivo oltre che oscuro, che manifesta le sue caratteristiche già a partire dall’ascolto delll’opener “Nothing Stands On My Way“, che presenta il ritorno di Andrea al growl, ben più udibile con la seconda traccia “Zombies“.
Impossibile non citare “Hostage Of The Light“, uno dei brani migliori dell’album, che vede una Cristina Scabbia assolutamente solista. Altra particolarità la troviamo in “Victims“, in cui appare forte un ritorno alle origini, ed è particolare nella strofa “People told me I was weak, I told them I’ll never quit, I will never quit!“, in cui la voce viene distorta elettronicamente.
Come non lasciare il timbro ”siamo italiani” cantando una breve parte di canzone in lingua madre, nella traccia “Die & Rise“.
Un brano degno di nota è sicuramente la closer “One Cold Day“, uno dei miei preferiti, dedicato al scomparso amico e ex membro della band Claudio Leo. Si sente perfettamente il dolore nelle parole e nella voce di Cristina, difficile non avere i brividi per le emozioni che suscita.
Purtroppo non mi riesce un track by track dell’album, perchè non avrei molto da dire: un album in perfetto stampo “Lacuna Coil”, che racchiude nel sound tutto il percorso attraversato a partire dagli esordi. Sonorità accattivanti, molto lo spazio lasciato alle voci, in particolare quella di Cristina, solista in ben due brani, chitarre e batteria molto presenti e caratteristiche (e qui mi chiedo cosa cambierà in futuro, a causa dell’abbandono degli attuali chitarrista e batterista ndr).
