2014, l’industrial metal e alternative Tedesco ormai è un genere in voga sotto ogni punto di vista. Ooomph e i maestosi Rammstein hanno aperto le porte ad una valanga di gruppi che negli anni hanno raggranellato un successo smisurato. Insieme a loro, a metà degli anni 90, sono nati anche i Megaherz, buonissima band che ha subito costruirsi un nutrito numero di fan per il globo.
Il nuovo nato “ Zombieland” continua sulla falsariga dei precedenti lavori; un riff chitarristico che va di pari passo con parti di cassa in 4, una voce baritonale a cui si uniscono linee più da marcia che altro, ma non c’è solo questo; nelle 12 tracce contenute , sentiamo nettamente i riferimenti alle atmosfere di Sentenced e Poisonblack, comunque inerenti a quel filone dark scandinavo tanto in voga fino a pochi anni fa. La domanda che ci poniamo però è una soltanto: che bisogno c’è di un disco del genere all’alba del 2015? Non ce ne vogliano i carissimi Megaherz, ma non sentiamo la necessità di un nuovo Sehnsucht.
Buoni brani, ottima produzione, incedere incalzante, ma cliche che vengono prepotentemente a galla e un gusto di sentito e risentito non aiutano…Rimandati.