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NOVELISTS – Souvenirs

In una moltitudine di uscite, più o meno blasonate, è difficile capire cosa valga la pena ascoltare e cosa lasciare all’oblio; occorre acquisire una larghezza di vedute spropositata, destinare un quantitativo di ore a ‘testare’ generi e band grazie ai portali tecnologici e, infine, scegliere con cuore e passione quell’artista che merita la nostra attenzione (e la nostra pecunia).

Se vi approcciate ai Novelists, dovete far molta attenzione…il quintetto francese rappresenta uno di quegli act difficili da capire e, soprattutto, ambigui da valutare. Il metalcore tecnico che compone questo debut (definirlo ‘progressive’ è un tantino esagerato) si basa sui tipi canoni del genere: chitarre corpose, ritmiche ‘storte’ e complesse e una voce incazzata che aiuta a creare tiro e compattezza. Di vere e proprie innovazioni o parvenze di originalità non ce ne sono e la band si limita a plasmarsi come un act di esecutori soprafini.

La produzione è fredda e argentea come il mare invernale battuto dal vento, particolare che se non altro ne aiuta l’ascolto in queste giornate pre-invernali. I suono sono tecnologici e freddi mentre le performance mettono in mostra un act dallo spropositato perfezionismo e, infine, mixing e mastering lavorano a quattro mani per mettere su traccia un muro sonoro monolitico e indistruttibile.

Il problema, concedetemi il termine, sta nelle strutture delle songs…”Earth Graver”, “The Voyager” e “Antares” potranno farvi felici ad un primo ascolto ma, con i successivi, scoprirete che ben poco rimarrà in voi. “The Lichtenberg Figure” e “Souvenirs” rappresentano i momenti in cui i Novelists sanno dare di più, grazie a una certa dose di follia compositiva, mentre con “Gravity” e “Ouroboros” potrete battere il piede grazie a un groove possente e macinante. Menzione finale per “Mounchos Touchey”, song che vi richiederà qualche ascolto in più.

Niente di particolarmente nuovo con i parigini Novelists; un disco da cui partire a costruire un futuro sound che si spera possa illuminare la scena di un genere ormai trito e ritrito. Le capacità esecutive sono spropositate, ma lo devono essere pure quelle creative per fare il salto.

  • 6/10

  • NOVELISTS - Souvenirs

  • Tracklist

    01. Inanimate
    02. Earth Graver
    03. Gravity
    04. Antares
    05. Ouroboros
    06. Black Lights
    07. The Voyager
    08. Mouchos Touchey
    09. Echoes
    10. 5:12 AM
    11. The Lichtenberg Figure
    12. Souvenirs


  • Lineup

    Matt Gelsomino: Vocals
    Florestan Durand: Guitars
    Amael Durand: Drums
    Charly Kelevra: Guitars
    Nicolas Delestrade: Bass