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OVERKILL – The Electric Age

Ci sono musicisti e musicisti:ci sono quelli che in qualsiasi contesto riescono a cavarsela e a dare il meglio di se, avendo un notevole gusto (e tanti anni di studio) che riversano in un genere particolare o in un altro con la stessa dedizione; e poi ci sono quelli che sanno suonare solo quel genere, sanno essere speciali solo in uno specifico contesto e se li si pone in altri ambiti faticano a cavarsela, perché non li sentono propri.

Entrambe le parti vanno rispettate; prendete per esempio gli Overkill; da loro ci si aspetta (e ci si può aspettare) solo ottima e sana violenza; se volete qualcosa di diverso dalla band di Blitz allora dovrete essere impazziti. Dopo trent’anni di thrash metal sbordante, mi chiedo dove possano ancora trovare la forza (e la voglia) di elaborare un disco che trita carne e ossa dall’inizio alla fine. ”The Electric Age” suona come un violentissimo ritorno, come un campione che ricalca le piste per riaffermare il proprio status supremo nei confronti dei novizi.
Il songwriting è riassumibile in due sole parole: thrash metal. Se mai qualcuno avesse obiettato che questi omaccioni alla soglia dei 50 si fossero ‘calmati’, dopo queste dieci tracce dubbi non ne rimarranno. Le performance sono di altissimo livello, precise, compatte e spudoratamente dirette. I suoni contrastano, dove le batterie gonfie si abbracciano alle chitarre granitiche e sature…ma sopra ogni cosa è la voce maledettamente potente e devastante di Blitz a lasciare il segno. Per chiudere la prospettiva tecnica, il lavoro in consolle è mirato esclusivamente a dare maggior forza alla violenza del quintetto newyorkese.
Se da un lato l’intero platter è una mazzata vigorosa e sonora, dall’altro risente della mancanza di un paio di capitoli che siano ricordabili dopo i primi ascolti. Gli Overkill ci provano con “Wish You Were Dead”, “21st Century Man” e “Old Wounds New Scars” a trovare delle hit da dare in pasto ai proprio adepti, ma a mio parere il compito riesce in parte solo con “Black Daze” e “Drop The Hammer”, dove la band riesce a infarcire maggiormente il songwriting di idee vincenti al primo colpo.

Un grande ritorno per un act che ha fatto la storia del thrash americano e mondiale; un disco che fa rialzare le quotazioni di Blitz e soci, lasciando ancora qualche piccolo dubbio che si spera venga spazzato via con le prossime uscite.

  • 7,5/10

  • OVERKILL - The Electric Age

  • Tracklist

    01. Come And Get It
    02. Electric Rattlesnake
    03. Wish You Were Dead
    04. Black Daze
    05. Save Yourself
    06. Drop The Hammer
    07. 21st Century Man
    08. Old Wounds New Scars
    09. All Over But The Shouting
    10. Good Night


  • Lineup

    Bobby ‘Blitz’ Ellsworth: Vocals
    Dave Linsk: Guitars
    Derek Tailer: Guitars
    D.D. Verni: Bass
    Ron Lipnicki: Drums