Dopo 41 anni di onorevole ed onorata carriera, i Raven tornano con un nuovo album, “ExtermiNation“, che porta una sferzata di puro, sano e potente heavy metal di matrice NWOBHM. Dopo l’abbandono di Hunter, l’arrivo dell’inossidabile Joe Hasselvander, la tumultuosa vicenda sul mercato americano con la Atlantic Records, un increscioso incidente occorso a Mark, i fratelli Gallagher non perdono un grammo della loro onestà e genuinità, componendo un album di quindici pezzi sanguigni e veraci, senza fronzoli o compromessi.
Dopo una piacevole autocelebrazione con il DVD “ROCK UNTIL YOU DROP”, i Raven si mettono al lavoro per sfornare questo lavoro carico di energia e convinzione, dove non arriva l’eccellenza della tecnica, arriva il divertimento e la voglia di suonare qualcosa che ricompensi i fans dei lunghi anni di attesa.
Non si può non citare la travolgente “Destroy All Monsters”, opening track azzeccata, che racchiude il senso profondo di tutto l’album: heavy metal vecchio stile, lontani dalle mode e dalle scappatoie stilistiche, qui si suona, si suda e si poga.
Provate a rimanere fermi ascoltando un pezzo come “It’s Not What You Got“, dal refrain irresistibile, seguita a ruota dal ritmo martellante di “Fight” e dalla lezione di stile che è ” “Battle March/Tank Treads (The Blood Runs Red)”. La spassosa “Feeding The Monster”, la violentissima “Fire Burns Within”, ogni traccia ha un carattere ben definito, con l’ugola di John Gallagher che non concede tregua.
Qualche episodio finisce inevitabilmente sottotono in un album di tale durata, ma il complesso è assolutamente vincente e denota l’ottimo stato di salute di un gruppo che sembrava perduto e invece si è rinnovato ed è tornato al passo con i tempi, senza rinunciare alla tradizione.
A partire dalla copertina, si respira in questo lavoro un’aria degli anni Ottanta che farà felici i fans più vecchi, ma che non mancherà di conquistare nuove leve. “ExtermiNation” è scanzonato, pieno di idee e perfetto per chi vuole riscoprire la band di Newcastle, accordandole l’attenzione che merita.
