“The Illusion Of Control” è il primo album ufficiale prodotto dagli olandesi Relative Awareness che per il debutto discografico provano da subito a sorprendere il pubblico con un concept album che ci racconta la storia del costante declino di un uomo che a partire dal vertice si ritrova ai gradini più bassi della piramide sociale, dove viene descritta, testualmente e in musica, la sua tristezza, pazzia e autodistruzione personale.
Musicalmente parlando ci troviamo davanti a un Death Metal dalle sonorità moderne e progressive, con intermezzi sincopati di ispirazione Math ma anche accompagnato da costanti capovolgimenti di fronte con passaggi più lenti e riflessivi per poi esplodere nella classica aggressività che contraddistingue il genere.
Importante anche il lavoro delle tastiere e le parti “instrumental” dove le capacità tecniche della band ci regalano passaggi tortuosi e elaborati in grado di dare un importanti momenti di stacco.
Pregevoli gli assoli di chitarra in generale ma soprattutto in “Nightmare In A Leather Armchair” e “The Black Maelstrom” portatori anche di influenze Heavy.
Le tracce rendono molto di più nel complesso della produzione che prese singolarmente; l’album musicalmente è coerente con la storia che i Relative Awareness ci vogliono raccontare, pienamente raffigurativa della società attuale e testualmente non banale.
Sebbene questa sia, appunto, la prima produzione ufficiale i Relative Awareness hanno creato un concept-album non scontato, con tanta sperimentazione e tanta voglia di contaminare quanto già conosciuto alla costante ricerca di un sound nuovo e innovativo.
Nonostante tutto, “The Illusion of Control” presenta anche delle pecche ben visibili dai primi ascolti; molti passaggi somiglianti e troppo ripetuti, momenti di stacco un po’ incoerenti con il resto della canzone presa singolarmente, risultato di una elaborazione troppo cervellotica e matematica.
Poco importa comunque, un applauso a questi ragazzi che non si sono fatti scoraggiare dall’impatto con il mondo discografico, che hanno portato avanti le proprie idee fino all’ultimo con risultato un lavoro tanto personale e intimo quanto ricercato.