ROB ZOMBIE – Venomous Rat Regeneration Vendor

Tanto per cominciare, sgombriamo subito il campo da qualsivoglia dubbio o incertezza: il rispetto che il sottoscritto nutre nei confronti di Mr. Robert Cummings (alias Rob Zombie per i profani) è pressoché totale. Non ho timori nel definirlo uno dei migliori artisti in senso assoluto degli ultimi vent’ anni, capace di ottenere ottimi risultati qualitativi in ogni campo, sia musicale che cinematografico. Ma essere un suo grande estimatore non vuol certo dire avere le fette di salame sugli occhi. E non serve certo essere un genio della critica musicale per accorgersi che gli ultimi due lavori dell’artista del Massachusetts (e più precisamente “Educated Horses” e “Hellbilly Deluxe vol. 2”) avevano lasciato un po’ di amaro in bocca, poiché qualitativamente non certo eccelsi. Ok, pezzi come “Foxy Foxy”, “American Witch” o “Sick Bubblegum” erano anche piacevoli da ascoltare, ma gli album in se erano sembrati per lo più i tipici dischi “di maniera”, composti tanto per non starsene con le mani in mano. In tanti non si aspettavano più nulla di che dallo statunitense, ma lui ha fregato tutti. “Venomous Rat Regeneration Vendor” è un disco con due palle così, capace di rivaleggiare tranquillamente con primi due pezzi da 90 della discografia di Rob, ossia “Hellbilly Deluxe” e “The Sinister Urge”. Le atmosfere che si respirano in questo album sono le medesime dei due lavori appena citati e credo di non proferire una bestemmia se ci ho intravisto anche molto dello stile dei grandi White Zombie. Quindi, anche stavolta, giù con brani brevi, semplici e diretti come un calcio nelle palle. Produzione perfetta e potente, distorsioni continue e campionamenti noise a go go, uniti ad un gusto per la melodia non indifferente. Dodici pezzi di alto livello, che vi si stamperanno in mente sin dalla prima nota ascoltata e che vi pervaderanno come una droga della quale non potrete più fare a meno. Credete che esageri? Se lo fate siete dei miscredenti, in quanto canzoni come “Dead City Radio And The New Gods Of Supertown”, “Revelation Revolution” o “Lucifer Rising” sono delle vere e proprie bombe atomiche, che entrano di diritto nel lotto dei migliori brani mai scritti dal buon Rob. Mi sono limitato a citarne solo tre, ma il livello dell’album è talmente elevato che ognuno di voi potrà trovare un lotto di almeno 3-4 pezzi in grado di finire direttamente nella personale classifica dei brani preferiti di sempre dello statunitense. E lasciatemi fare un plauso ai musicisti che questo signore si porta appresso. John 5 è un chitarrista eccezionale, forse tra i più sottovalutati di sempre, mentre la sezione ritmica composta da Piggy e Fish (anch’esso ex Marilyn Manson) ci da giù che è un piacere, senza lesinare energia e intensità. Menzione speciale anche per la cover di “We’re An American Band” dei Grand Funk Railroad, totalmente adattata allo stile della band e imbastardita con lo “Zombie Sound”. In definitiva, “Venomous Rat Regeneration Vendor” è un disco da avere a tutti i costi. E’ divertente, sporco, casinaro e con quel retrogusto rock che ti fa benedire il giorno nel quale hai deciso di diventare fan della musica heavy. Un altro grande colpo di un artista che molte volte è stato preso poco sul serio, ma che dimostra di possedere un talento e una capacità assoluti e che parecchie  volte ho paragonato ad un fottuto alieno, tanto le sue doti siano quasi oltre l’umano. Un personaggio per il quale il termine “genio” non è mai usato a sproposito. Ascoltare per credere.