Mai come in questi ultimi anni ci si continua porre interrogativamente su ‘cosa’ valga la pena scegliere di ascoltare…c’è chi si fida esclusivamente delle band quotate e famose, chi invece cerca stimoli nuovi in bands sconosciute provenienti dall’underground del mondo e chi invece rimane nel limbo, incapace di trovare una via d’uscita in questo odierno e vasto panorama musicale.
Il dilemma potrebbe anche essere posto al contrario, ovvero dal lato ‘musicista’: scegliere un genere che va di moda oppure ricercare ciò che più appaga? Gli australiani Sanzu credo che non si siano posti mezza domanda; fregandosene di tutto e tutti, si gettano nella creazione di un moderno death metal che, visto da ogni angolatura, non perde in paragone ad act più blasonati. Il sound micidiale, unito alla gutturalità canora di un grande Zachary Andrews, si imbastisce di paradigmi tecnici che rendono godibili i vari cambi di tempo di questo primo EP.
Nelle cinque songs possiamo assaggiare sia la caratura espositiva del quintetto, davvero compatti e aggressivi in ogni singolo solco,sia la già ampia esperienza nel far rendere le songs. Canzoni come “18 Days Of Rain” e “Defamer”, pur fondamentalmente diverse nell’approccio strutturale, esplodono grazie a suoni gonfi e roboanti e a un mastering che ne governa il mood. “For All” e “Variant Red” faranno la gioia sia di chi ha l’apertura mentale verso un genere estremo innovativo e intricato sia di chi brama unicamente headbanging.
In attesa della prima fatica su lunga durata godiamoci questo assaggio efficace ed intelligente. Dai Sanzu è lecito aspettarsi molto.
