SITRA’S MONOLITH – Sitra’s Monolith

Nati da un’idea del cantante e chitarrista Fabrizio Sitra Zambuto, insieme con il bassista Michele Mora e il batterista Manuel Togni (Kee Marcello, Uli Jon Roth, Stu Hamm, Ule Ritgen), i Sitra’s Monolith si fanno strada, sin da subito, nel mondo del Southern Rock, con un primo album omonimo.

Dal sound assolutamente old school, la produzione si presenta come un mix di Blues, Rock’n’Roll e Hard Rock, che fa da cornice ad una voce calda, scura, graffiante, che talvolta richiama non troppo vagamente quella di Ozzy Osbourne, con cui condivide anche l’uso di un’armonica a bocca in “Old Pictures Of You“, esattamente come in “Damaged Soul” (Black Sabbath, ndr).

Un album dominato dalle dissonanze, che si dispiegano limpide, meglio che altrove, nelle due track strumentali “The Lonely Muntain” e “Fading“.
Forte e notevole l’influenza del Classic Rock in stampo Led Zeppelin, in “Painted Face” e “Not In Words“; più cattiva invece, la traccia di apertura “Breaking Bad“.

Puro Rock’n’Roll in “Someway“, “The Day Of Revenge” e “Long Dark Night“, toccando in quest’ultima, anche se solo di sfuggita, delle sonorità Prog; caratteristiche da semi-ballad, invece, per “Lady In The Rain“, dai toni cupi e introspettivi, e “Fall On Me“, che richiama gli ormai andati 80’s.

Una buona produzione ed un valido album d’insieme, dove virtuosismi e sprazzi di atteggiamenti da prima donna sono aboliti, che fa da tappeto rosso all’entrata in scena del trio bergamasco Sitra’s Monolith.