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STANGALA – Klanv

Unire il vecchio al nuovo non è questione di capacità tecniche o di testardaggine compositiva ma solamente di ‘visione’; per riuscire a creare la giusta alchimia è necessario capire come le componenti possono abbinarsi e creare nuovi sapori musicali, in modo a dare i natali a qualcosa di mistico e attuale che possa prenderci per mano e accompagnarci per una cinquantina di minuti.

 

Gli Stangala, a loro modo, ci riescono…se non fosse per qualche sfuriata in blast beat o per qualche piccolo growling inserito li potrebbe tranquillamente classificare ‘rock’ e non ‘metal’. Il duo francese, con all’attivo già un full lenght e un paio di splits, persevera nella ricerca della perfetta unione tra doom/stoner ed elementi cari al folk bretone, riuscendo a imbastire un sound vintage che richiama a tratti il rock psichedelico di fine anni 60 e il primo metal di metà anni 70…l’unione con strumenti acustici e folkloristici regala un connubio particolare, reso ancora più etereo dalle vocals echeggianti e lontane.

 

La produzione è corposa e diretta, contornata da uno strano alone di magia che permea per tutta la durata del platter; i suoni sono spenti e stanchi per creare un’atmosfera retrò indovinata mentre le performance mettono in mostra come il duo Coic/Le Moan non solo sia tecnicamente ben collaudato ma anche disinibito nell’idealizzazione di strutture e arrangiamenti. Mixing e mastering compiono il loro sporco lavoro con attenzione, pronti a innalzare le giuste dinamiche al momento opportuno.

 

Mettetevi comodi, chiudete gli occhi e immaginate di trovarvi nel centro di una foresta di fronte a un menhir, sotto una pioggia battente…ok, siete nel mood giusto adesso. “Bigoudened An Diaoul: Orinoù” vi destabilizzerà per I suoi saliscendi mentre “Hent Loar” e “Lutuned An Noz” vi appagheranno per il carattere stoner rock più lineare e diretto. La strumentale “Klanv” vi rigirerà come una moneta tra le dita, grazie agli infarcimenti folk, mentre con “N’Eus Ket Dremmwel Hiviz” e “Jan” assaporerete il culmine dell’arte degli Stangala, grazie all’indovinata combinazione tra rock e strumenti a fiato antichi. “Marv Int Ar Martoloded” porterà sollievo ai meno open-minded, grazie alla struttura groovy che permea per tutta la sua durata, mentre la suite “An Ankoù Hag Ar Vor” chiuderà il viaggio colmandovi di disperazione e malinconia tipicamente doomy ma anche di grandi swing/jazzate e blast beats.

 

Se ciò che più volete da un disco è prospettiva e introspezione allora smettete di cercare perché “Klanv” saprà donarvi tutto quello a cui disperatemente sognate; probabilmente gli Stangala non sono ancora giunti allo zenith compositivo, ma manca sicuramente poco. Magici.

  • 8,5/10

  • STANGALA - Klanv

  • Tracklist

    1. Bigoudened An Diaoul: Orinoù

    2. Hent Loar
    3. Lutuned An Noz
    4. Klanv
    5. N'Eus Ket Dremmwel Hiviz
    6. Jan
    7. Marv Int Ar Martoloded
    8. An Ankoù Hag Ar Vor

  • Lineup

    Thomas Coic: Drums

    Steven Le Moan: Guitars & Vocals