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VOTUM – :Ktonik:

Il livello esecutivo e strumentale è salito vertiginosamente negli ultimi decenni; se da un lato questo ha allargato le possibilità ad una infinità di musicisti e band dall’altro ha creato un piattume compositivo e di resa sonora non indifferente. Si ascoltano sempre meno dischi in cui vi sia una forte verve passionale ed in cui si ‘respiri’ l’odore forte del sudore umano e questo, almeno per un vecchietto come me, rappresenta un forte deterrente.

 

E poi, per caso, ti capitano in mano acts come i Votum e qualcosa sente l’impulso di ripartire…appartenenti a quella corrente simpaticamente chiamata New Wave Of Polish Prog Metal, i sei polacchi sono delle vere istituzioni nel paese natio, rappresentando uno degli acts prog più seguiti ed apprezzati. Giunti al quinto sigillo in meno di dieci anni, Zbigniew Szatkowski e soci plasmano una proposta musicale che si muove tra oceani prog e neo-prog caricando le strutture di una malinconia temperata e di un fortissimo sentimento dark che emoziona nel profondo.

 

La produzione è meticolosa ed elaborata per riuscire a sciorinare il maggior romanticismo noir possibile, dove l’abbinamento a suoni freddi e oscuri e a performance intelligenti e studiate fin nel più piccolo dettaglio permette di far la differenza. Al mixing spetta il compito di rendere le songs sospese e paralizzanti mentre al mastering viene affidato il compito di donare tiro e botta a delle sezioni che altrimenti peccherebbero di eccessiva dolcezza.

 

Se vi approcciate ai Votum sapete che non ci sono parti speed o eccessivi tecnicismi in parti dispari, ma al contrario troverete nell’ostentata linearità il segreto della loro musica…”Satellite”, “Simulacra” e “Prometheus” catalizzano l’ascoltatore sulla poltrona, facendogli perdere ogni contatto con i propri sensi. “Greed” e “Blackened Tree” alzano maggiormente il pathos mentre con “Spiral” “Horizontal” e la conclusiva “Last Word” troverete una più spiccata personalizzazione, grazie a soluzioni non troppo dirette e spontanee.

 

Magari non li annoverete tra gli act più interessanti ed accattivanti del genere ma i Votum sanno il fatto loro e possono aiutarvi a scoprire universi fumosi e poco delineati; un disco da affrontare con molta calma che si schiude ascolto dopo ascolto.

  • 7,5/10

  • VOTUM - :Ktonik:

  • Tracklist

    1. Satellite

    2. Greed
    3. Spiral
    4. Blackened Tree
    5. Simulacra
    6. Prometheus
    7. Horizontal
    8. Vertical
    9. Last Word

  • Lineup

    Zbigniew Szatkowski: Keyboards

    Adam Kaczmarek: Guitars
    Adam Lukaszek: Drums
    Bart Sobieraj: Vocals
    Bart Turkowski: Bass
    Piotr Lniany: Guitars