Abbiamo incontrato Arjen Lucassen in un albergo milanese durante il promo tour per il nuovo album “01011001” in uscita il 28 gennaio. Ecco cosa ci siamo detti con l´eclettico musicista e compositore olandese.
Buona lettura.
Prima di tutto bentornato in Italia! Arjen
Grazie, è un piacere tornare qua
Iniziamo con quella che forse è la domanda più difficile: sappiamo che dopo il tour con gli Stream of Passion hai avuto gravi problemi di salute ed anche di depressione; ad oggi qual è la situazione?
Sono completamente guarito dalla depressione ma per l’anosmia, cioè la mancanza di olfatto e gusto (quest’ultimo come effetto collaterale n.d.a.) ho ancora problemi…
… Nel senso che stai migliorando poco a poco?
Molto poco… è un virus che ha attaccato i nervi olfattivi e li ha danneggiati; mi hanno detto che se non mi torna l’olfatto entro un anno non guarirò più ma io continuo a sperare
Beh, quanto meno sei perfettamente guarito dalla depressione e qui ne abbiamo la prova (indicando il cd di 01011001)
Assolutamente si, quella è la medicina!!
… E difatti volevo chiederti come e quanto la musica ti ha aiutato ad uscire dalla depressione
Al 100%, la musica mi ha aiutato al 100%… no beh, diciamo al 99% e per l’1% una piccola pillola che mi hanno prescritto.
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La musica è una cosa che può salvarmi la vita ma anche rovinarmela perché quando non ho ispirazioni è come se fossi in un buco nero, è orribile; e più tu cerchi l’ispirazione meno ti vengono idee. Alcune persone dicono che quando sei molto giù crei della buona musica ma per me non funziona così: io devo sentirmi bene per avere ispirazioni… ma poi il problema è che io mi sento bene solo quando sono ispirato… è un circolo vizioso!!
Il messaggio è comunque che la musica aiuta…
Moltissimo!! Ed anche l’idea che io possa aiutare le persone con la mia musica, perché ricevo ogni giorno email da persone che sono state in depressione e ascoltando la mia musica, specialmente The Human Equation che difatti era una storia personale, ne sono uscite; anche sapere questo mi aiuta molto
Iniziamo a parlare di 01011001: quando hai cominciato a pianificare questo album e quando hai maturato l’idea del concept
Non l’ho mai pianificato. Ho semplicemente iniziato; quando mi venivano le idee le mettevo giù senza sapere come sarebbe stato l’album; infatti questo doveva essere un album solista…
A quando le prime idee?
Già dopo aver finito l’album degli Stream of Passion cominciavano a venirmi le prime idee; quando avevo qualche ispirazione la mettevo giù e la registravo; e ad un certo punto avevo abbastanza materiale e mi sono fermato a pensare cosa potevo fare: ho sempre voluto fare un album solista, ci ho provato almeno dieci volte ma non ci riesco perché poi penso: “Quel cantante potrebbe essere grande… quell’altro sarebbe tosto… e forse quel tastierista… e forse quell’altro pezzo potente…” e senza rendermene conto mi trovo tra le mani un mostro chiamato Ayreon; quindi ad un certo punto mi sono detto “questo deve essere Ayreon”; inizialmente a causa delle depressione la musica era molto “pesante” come atmosfera, era un album pieno di musica cupa; ho chiamato la casa discografica e ho detto loro: “Sarà un album di dark music e canterò io da solo” e loro mi hanno detto “Beh, se è quello che ti senti fallo”; poi fortunatamente mentre ci lavoravo continuavano a venirmi nuove idee e stavolta erano idee più allegre, più focalizzate sulla melodia e così ho pensato: “Dovrei metterle in un bonus album o…?”; e poi ad un certo punto cominciò ad esserci un certo equilibrio tra le canzoni cupe e le canzoni più melodiche e mi sono reso conto di avere dell’ottimo materiale e che dovevo renderlo un’opera unica; così prima che me ne rendessi conto mi sono ritrovato con un doppio album da 110 minuti. Come vedi non ho mai pianificato le cose, ho semplicemente seguito l’ispirazione fin dove mi ha portato.
Riguardo il tema volevo ritornare alla fantascienza perché The Human Equation è stata una digressione in qualcosa di diverso…
… Difatti ai tempi hai dichiarato che poiché tutti parlavano di fantascienza tu volevi trattare di qualcosa di diverso…
.. si forse è quello “Adesso io voglio fare qualcosa di diverso”; a me piace essere complicato, ecco il perché di quel titolo; tutti mi dicevano “Sei pazzo, nessuno si ricorderà di quel titolo, è una cosa da secchioni,
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come faranno ad ordinarlo nei negozi” ma io ho sempre detto che non mi importava; i Led Zeppelin hanno pubblicato il loro quarto album e non c’era il nome della band e nemmeno il titolo dell’album, non c’era nulla sulla copertina; l’hanno fatto e basta e loro sono la più grande band del mondo ed hanno venduto più di 20 milioni di copie con quell’album; quindi non penso che tu debba farlo facile per le persone: più pensi al fatto che le persone devono capirlo e che alle persone deve piacere, peggio ti riuscirà
Raccontaci un po’ la trama di 01011001
Puoi chiamarlo “01” per abbreviare… è il suo nome proprio.
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In pratica è il sequel del mio terzo album The Electric Castle che tratta di questo alieno “Forever” che sta facendo un esperimento con gli umani in questo Electric Castle poiché lui ha perso le sue emozioni e vuole testare le loro emozioni ma io non ho mai spiegato come mai ha perso le sue emozioni ed ero molto curioso di sapere come appariva il suo pianeta; quindi adesso vado ad esplorare il suo pianeta: è un pianeta d’acqua, i cui abitanti costruiscono moltissime macchine ed alla fine diventano completamente dipendenti dalla tecnologia ed in questo processo pian piano perdono le loro emozioni; le macchine li tengono in vita, la tecnologia li tiene in vita ma a che scopo? Non c’è più alcun pericolo, non c’è più alcuna lotta per la sopravvivenza, nulla; è un po’ un parallelo con quello che vedo succedere nel nostro mondo dove la tecnologia ci rende sempre più dipendenti, rende le cose più facili e più veloci ma non migliori.
Ed il secondo cd si intitola Earth (Terra n.d.a.), primo si intitolava Y (Planet Y n.d.a.) ed in pratica loro popolano il nostro pianeta mandando il loro DNA sulla terra affinché si mischi con quello dell’uomo di Neanderthal per creare gli umani.. quindi in un certo qual modo sto spiegando l’anello mancante, come gli umani sono diventati una razza intelligente. Questa è la base della storia
Come avviene invece la divisione dei ruoli agli artisti? Ci pensi mentre componi? O dopo?
No, è un po’ strana la cosa; ho iniziato con la musica, solo la parte strumentale intendo; poi ho cercato tutti i cantanti ed ho atteso le conferme; a quel punto avevo la musica pronta e 17 cantanti confermati; quindi ho cominciato a pensare alla storia tipo a cosa mi faceva pensare la musica: è parecchio cupa e mi ha fatto pensare a questo pianeta d’acqua ed agli alieni; stesa la storia ho assegnato ad ogni cantane la sua parte e così ho diviso tutto l’album; fatto questo ho cominciato a scrivere i testi: è l’ultima fase, scrivere i testi basandosi sui cantanti; così per esempio se ho Jorne Lande non gli farò cantare “ma che bella giornata, me ne vado a cogliere fiori” ed Anneke: non la farò urlare sulla fine del mondo; Anneke avrà delle parti più misteriose
In Electric Castle avevi dei personaggi ben definiti quindi in quel caso penso tu abbia costruito l’opera su di loro, mentre qua hai diviso le parti a posteriori giusto?
No, in realtà io lavoro sempre in quel modo; avevo la storia, avevo Fish quindi su di lui ho creato il personaggio dell’highlander; altrimenti sarei molto limitato: se avessi scritto di un irlandese, un testo basato su qualcuno che veniva dall’Irlanda, poi avrei dovuto cercare un cantante irlandese cioè avrei dovuto fare al contrario; invece avevo un cantante scozzese e quindi la scelta più logica era di scrivere di un highlander; ho fatto così per tutti i personaggi di Electric Castle: ho chiamato i cantanti ed ho detto loro che potevano scegliere lo stereotipo di un personaggio della storia dell’umanità ed ognuno ha fatto la sua scelta; ad esempio Anneke ha scelto di essere un’egiziana perché lei ha quel tatuaggio con l’occhio di Ra.
E con quest’album è ancora differente: le parti sono divise tra 10 alieni e 7 umani e gli alieni sono una specie di collettività, non so se hai presente Star Trek… li ci sono i Borg che sono una collettività: solo che tutti loro pensano le stesse cose, per lo più ad assimilare e “la resistenza è inutile”; invece la collettività dei Forever si mette continuamente in discussione, tipo Jorne Lande che canta “Abbiamo il diritto di recitare il ruolo di dei (Do we have the right to play Gods n.d.a.)” quindi tutti i dieci cantanti rappresentano i Forever, mentre gli umani rappresentano se stessi, quindi puoi sentire in Web of Lies Phideaux che canta “Dear Simone”; mi piace l’idea che impersonino se stessi ed ovviamente in “The Truth Is In Here” Mr. L is Mr Lucassen
A proposito di questo: tu hai sempre fatto anche il cantante nei tuoi cd; per ciò che riguarda la tua parte segui un criterio particolare o lo stesso degli altri cantanti?
Lo stesso, anche la mia parte la scelgo dopo; volevo cantare una canzone anche in questo album, almeno una e mi sono chiesto “Che parte dovrei riservare a me stesso?” Questo album ha dei toni molto cupi: la prima parte parla della popolazione di un pianeta alieno che perde le sue emozioni e la seconda parte della fine del mondo, quindi ho pensato che sarebbe stato bello se ci fosse stato almeno un punto di luce nell’album come feci anche nel lavoro precedente, pensa a Come Back To Me; questa quindi è una canzone comica, si diciamo una specie di canzone comica che mi vede protagonista in quattro differenti personaggi: come primo penso di essere Ayreon, il menestrello cieco nel 15mo secolo, come secondo penso di essere una specie di hippy, e lo sono stato veramente,
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ne The Electric Castle, come terzo sono questo ragazzino che guarda lo sbarco sulla luna che la canzone The Small Step di The Dream Sequencer e come quarto sono questo tizio che scrive opere rock e avverte le persone che ci sono degli alieni che ci osservano e le persone che dicono “Sì sì certo…tu sei pazzo” e mi imbottiscono di pillole
Ci puoi dire qualcosa riguardo la strumentazione che hai utilizzato in questo nuovo album rispetto il progetto Stream of Passion e rispetto gli altri album Ayreon
E’ sicuramente diversa rispetto a Stream of Passion perché lì avevo una regola fissa: no sintetizzatori, solo piano, violino e chitarre; altrimenti se avessi usato anche i sintetizzatori e gli hammond sarebbe stato un altro album Ayreon. Rispetto gli scorsi album ho ripreso la chitarra a sette corde che avevo già iniziato ad usare in The Human Equation ed ho comperato un nuovo sintetizzatore, quindi diciamo che ho avuto a disposizione nuovi effetti; diciamo che le differenze non sono molte… questo album è molto meno sperimentale rispetto a The Human Equation.
Riguardo le canzoni: ce n’è qualcuna che preferisci ed hai già pensato a quale o quali potrebbero essere eventuali singoli?
E’ sempre molto difficile dirlo perché non posso essere oggettivo: sono tutte mie canzoni ed io sono il capo, e sono io che registro tutto quindi ho pubblicato le canzoni solo quando ero certo al 100%… sono un perfezionista; quindi mi piacciono tutte le canzoni altrimenti le avrei gettate nel cestino della spazzatura. Poi… cos’è un singolo? Non so cosa sia… è qualcosa che fanno ascoltare nelle radio? Tanto le mie canzoni non le metterebbero comunque; in Olanda le radio rock, prog-rock le mettono ma non c’è bisogno di un singolo perché possono mettere qualsiasi canzone dell’album; se una radio volesse mettere prima Britney Spears, poi Brian Adams e poi la mia canzone…
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… Meglio di no dici…
… Si appunto non ne vedo il senso e quindi un singolo è inutile; tanto radio e Tv non lo metterebbero in scaletta comunque… e questo in un certo senso è abbastanza pazzesco perché il mio album quando uscirà salirà in cima alle classifiche; e non è per essere arrogante ma semplicemente The Human Equation è entrato direttamente al settimo posto nella classifica olandese, al 34esimo nella classifica tedesca ed ha fatto un exploit simile nella billboard statunitense; ciononostante non mettono le mie canzoni perché LORO pensano che alla gente non piacciano…
Peccato perché penso che indipendentemente dalla indubbia tecnica che sta dietro a tutte le canzoni, molte di esse siano oggettivamente belle canzoni per qualsiasi ascoltatore. Forse il problema è che non essendo tu così famoso come Britney Spears e Brian Adams, una volta ascoltata ed apprezzata la canzone non è facile tenere a mente il nome Ayreon e quindi non approfondiscono
Beh ma è così che vanno le cose: questa è la generazione degli i-pod, di i-tunes e di myspace; sentono la canzone, piace, scaricata sull’i-pod e poi quando la risentono non sanno più di chi è e non approfondiscono le altre canzoni perché non interessa; ed in questo modo diventa difficile far comprendere la storia che c’è dietro al concept e torniamo al discorso di prima: quale canzone può rappresentare l’album? Sono tutte parti di una storia ed inoltre ci sono tanti stili diversi…
Forse potrebbe essere un modo per pubblicare inediti e contenuti speciali…
In realtà c’è già tutto sul DVD: ci sono sei canzoni inedite e contenuti speciali tipo dietro le quinte, la registrazione della batteria, un film CG ed errori durante le registrazioni. Certo potrei non mettere tutte queste cose sul DVD e metterle sui singoli come fanno altre band e fare più soldi…
NO!! Meglio così… io sono un collezionista di alcuni gruppi ed ogni volta che esce un nuovo album ci sono un sacco di edizioni tra album e singoli…una tragedia….
Ti capisco perfettamente!! Anche io sono un grandissimo fan degli Hawkwind e loro hanno ripubblicato gli stessi album ma con nomi diversi, quindi la stessa musica… sono disperato…
Però per The Human Equation ci sono stati dei singoli
E’ vero però era diverso: c’è stato un release party dell’album durante il quale sono state registrate delle versioni speciali delle canzoni ed abbiamo pensato che sarebbe stato bello pubblicarle. Anche per 01011001 ci sarà un release party…
Utrecht 27 gennaio… ci saranno molti ospiti?
Penso quasi tutti gli olandesi … io ovviamente ho mandato l’invito a tutti ma è sempre difficile conciliare gli impegni tra registrazioni, tour e famiglia; spero ce ne siano almeno altri due o tre.
A questo proposito c’è una minima speranza di vedere un piccolo tour: una, due, tre date live con qualche ospite?
Pagheresti tu per quello?
Beh, sì… per quell’evento io sarei anche disposto a pagare caro il biglietto…
No intendo se pagheresti tu gli artisti, l’aereo, il soggiorno….
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No, comunque non ci sono piani in proposito, mi spiace.
Parlando di pagare… io avrei pagato moltissimo per vedere almeno una data dell’ Intergalactic Space Crusaders Tour…
Quel tour è stato fantastico!! grazie a dio è stato filmato e quella è stata la serata migliore
Per concludere col nuovo album, c’è qualche curiosità che ti viene in mente?
C’è quasi tutto nei contenuti speciali del DVD… aspetta mi è appena venuta in mente una cosa divertente: Bob Catley, cantante dei Magnum…. Lui ha partecipato a molte rock opera e mi ha chiesto: “Qual è la mia parte in questa?” “Beh, sei un alieno e vivi in un pianeta d’acqua” e lui “Ok… sono stato Sir Henry Baskerville, sono stato un Re… E ADESSO SONO UN PESCE ALIENO!!!” Lo potete sentire negli audio bloopers che dice “YEAHHH I’M A FUCKING FISH!!! (SIIII, SONO UN FOTTUTO PESCE!!! N.d.a.)
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Dei tuoi lavori passati quale ti ha dato più soddisfazioni e quale al contrario ha deluso le tue aspettative?
Actual Fantasy è quello che ha venduto meno; inizialmente ho pensato che fosse troppo freddo, forse per la batteria fatta al computer allora ci ho lavorato per sei mesi, ho rifatto la batteria, rimasterizzato in 5.1 con un sacco di immagini…niente, non ha venduto comunque, è pazzesco. E guardando indietro a tutti i miei album, probabilmente The Electric Castle è il più completo, quello di cui non cambierei nulla… sai del primo album cambierei alcune cose, di Universal Migrator probabilmente non separerei i due cd, in altri cambierei delle cose ma non in The Electric Castle, è perfetto così com’è.
Abbiamo detto che ti piace scrivere di fantascienza: hai un tuo autore preferito?
Non ho mai letto un solo libro in vita mia quindi non ho un autore preferito…. Mi piacciono molto le serie TV: amo X Files, Star Trek, Stargate ma specialmente Star Trek perché è un po’ più profonda delle altre; normalmente c’è sempre il bene contro il male, tipo in Star Wars Darth Vader e Luke Skywalker; invece in Star Trek non c’è il bene contro il male, in un sacco di episodi ci sono fraintendimenti o semplicemente l’apprendimento di leggi di altre razze… è l’idea di fondo di Gene Roddenberry e mi piace molto.
Per concludere: un messaggio ai tuoi fan italiani ed ai lettori di Heavywords
Ciao, sono Arjen Antony Lucassen del progetto Ayreon e voi state leggendo la webzine Heavywords
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