Loading

MICHELE LUPPI – Vision Divine, Mr.Pig, ML’Heaven

Prima intervista in assoluto di Heavyworlds.com. Con la speranza che tante altre possano succedersi a questa, è con piacere che abbiamo l’onore di aprire con un personaggio carismatico e simpatico come Michele Luppi, singer dei Vision Divine, dei Mr. Pig e del suo progetto solista ML’Heaven. Un musicista “vero”, uno fra i migliori cantanti rock italiani, uno che le cose le dice come le pensa.

Ecco cosa ci siamo detti nel nostro incontro in occasione di uno dei suoi tanti show con i Mr. Pig. La chiacchierata è stata lunga, una sorta di “intervista totale”, quindi prendetevi una bella pausa e buona lettura!

Visto che sei qui con i Mr.Pig ti chiedo subito di parlarci di come è nata la band e se la consideri la tua band principale.

Beh, considerarli la mia band principale lo ritengo un po’ impegnativo…però sono il gruppo che ho formato nel ’94. Ti racconto: io ero un tastierista e ho registrato un demo nel 92 con pezzi cantati da me ma io non ero un cantante. E’ che non c’era nessuno che voleva cantare i pezzi scritti da me. Morale: dopo che sono tornato da un’esperienza all’estero alle superiori ho deciso di cominciare a cantare e ho messo su un tributo ai Mr. Big e ci siamo chiamati Mr. Pig. Ci siamo trovati per un anno a fare 3 volte a settimana sempre glii stessi 10 pezzi presi dal secondo disco che avevano fatto loro. La line-up non era questa di adesso. C’erano altri tre ragazzi e io non avevo mai cantato dal vivo! Il mio primo concerto da cantante l’ho fatto a 20 anni con loro ed il gruppo era nato essenzialmente solo per imparare a suonare. Il gruppo è sopravissuto a tutti i miei eventi professionali ed adesso stiamo anche preparando un disco di pezzi originali in cui ci sarà solo una cover che è Monkey Business degli Skid Row con Dr. Feelgood dei Motley Crue sopra il pezzo originale, un bel casino…
Con l’andare del tempo la line-up è cambiata, fai conto che io, il bassista e il chitarrista siamo insieme dal 99 però con il chitarrista suono da ventenni, quindi c’è un rapporto di un certo tipo. Noi Mr.Pig quando suoniamo vogliamo fare un concerto vero e proprio, proponendo la musica che ci piace: facciamo cover dei Dream Theater, dei Kiss, dei Guns ,degli Europe. Abbiamo sempre cercato di creare un sound live. Morale:”Ragazzi sappiamo suonare!
Live cerchiamo di proporre anche pezzi dal mio disco solista, avremmo i pezzi nostri a breve con l’uscita del nuovo album quindi siamo una band vera.
Però ritornando all’inizio, dire che i Mr. Pig sono il mio gruppo principale non è del tutto vero. Io suono in due realtà distinte ma che in un certo modo vanno ad incrociarsi, infatti certi locali in cui suoneremo con i Vision Divine saranno gli stessi in cui suonerò con i Mr. Pig.

Ti interrompo, l’album nuovo sapete già quando farlo uscire?

Si, ti dico che vorremmo finire tutto per la primavera 2007, ora mancano solo le voci e gli assoli e per la data di release, anche se dipende dalle etichette, direi verso settembre.

Questo nuovo album, che genere di rock sarà?

Definire il genere non saprei, è qualcosa di sicuramente diverso da quello che faccio io da solo con ML’Heaven, che è un classico AOR melodico. Ci saranno pezzi più tirati con sonorità alla Dream Teather, Whitesnake, Europe cercando di miscelare tecnica e melodia nel giusto modo.

Le tastiere le suonerai tu immagino…

Sì, anche se a dire il vero ce ne sono pochissime…Abbiamo messo un mare di chitarre eheh. Molti pezzi che facciamo sono a due chitarre quindi mi toccherà imparare un po’ a suonarla perché faccio un pò cagare…(risata)!

Ok, mi son appuntato qui tutte le tue partecipazioni e ce ne sono una valanga: Maurizio Solieri, Glenn Hughes, Ian Paice e tanti altri…

Tra l’altro di Maurizio è appena uscito il nuovo disco della Steve Rogers Band, dove io ci faccio i cori. Tra l’altro lui è venuto a suonare anche nel mio disco. Siamo praticamente amici da una vita, abbiam suonato insieme cinque anni, dal ’99 al 2004. E’ chiaro che tutte le volte che vai in tour stai via dei mesi e non riesci a vederti, però abbiamo sempre cercato di stare in contatto. E’ una bella amicizia.

Ma come sei arrivato ad avere tutte queste conoscenze?

Nel modo più semplice: mi sono fatto un demo appena tornato dagli USA e per farmi conoscere ho lavorato molto. Al tempo non c’era internet, non c’erano i cellulari, non c’era un cazz*! Ho cominciato ad insegnare in una scuola, mi sono costruito uno studio che col passare degli anni è rimasto sempre quello in cui registro tutte le mie parti vocali. Mi sono fatto questo “demino” e poi andavo in giro, alle fiere, ai concerti e alla fine mi hanno chiamato loro e sono stato contento ovviamente. Ti aggiungo una cosa: i demo non li davo a tutti, ma solo a quelli che pensavo potessero essere interessati alla mia musica, che avevano una certa affinità musicale con il sottoscritto. Esempio: potevo andare a dare il demo a Luca Carboni, ma chessenefrega! Invece ad esempio Maurizio lo conoscevo, non tanto con Vasco ma con la Steve Rogers Band che era il suo gruppo e sapevo che suonava le cose che piacevano a me. Alla fine quella è gente che fa dischi da trent’anni e hai solo da imparare.

So che hai anche suonato con Umberto Tozzi, come sei entrato in contatto con lui?

Con Tozzi è capitato che mentre suonavo con Maurizio, il chitarrista di Tozzi mi venisse a vedere e mi chiedesse di suonare con loro per il tour. Ho fatto il provino e ho fatto due tour mondiali in cui mi sono divertito un sacco. Abbiam fatto shows in grandi posti come a Parigi ma anche posti un po’ di merd*! (risate).

Giusto per sapere, com’è stato l’approccio del pubblico all’estero nei confronti della musica di Tozzi?

Secondo me meglio che in Italia. Ti spiegò, qui da noi se vai a suonare con un artista così, alla fine sono dei concerti di piazza e sei capace di fare anche 20000 persone. All’estero sono più “concerti” veri diciamo.

Sei rimasto in contatto con lui?

Si si, son rimasto in ottimi rapporti. Sono andato a trovarlo a Bari quest’anno, visto che ero in concerto con i Vision a Taranto e m’ha detto che ha comprato tutti i miei cd, non so se li abbia comprati per davvero o copiati (risate), sia Strive sia quelli con i Vision Divine e gli sono piaciuti molto!

Vuoi vedere che nel prossimo suo album prende spunto e ci mette una bella doppia cassa sparata…

Ahah, non credo (risate generali)
Ti dicevo che con lui son stato proprio bene. Il tour in Francia e Belgio è stato qualcosa di bellissimo. Qui in Italia abbiam suonato ad esempio al teatro Smeraldo a Milano, a Roma. Ti ripeto: un’esperienza che ha meritato di essere fatta.
Chiaramente la gente non è che veniva a vedere me o gli altri del gruppo, in un gruppo così il personaggio era Tozzi e tu conti come il due di bastoni!


Che studi musicali hai seguito? Quale è stato il tuo percorso?

Sono stato negli Stati Uniti, perché in Italia c’è una grande cultura lirica e se cerchi qualcosa di rock ti attacchi… Sono andato lì a vedere la scuola approfittando di un viaggio che i miei genitori dovevano fare per lavoro, mi son prenotato alla scuola, mi son preso dei libri per evitare di andar là a far cose che avrei potuto fare anche qui. Alla fine sono entrato e mi son diplomato lì. Il fatto è che quando sei in un ambiente del genere capisci dove cominciare a studiare! Tornato a casa ho continuato ancora molto gli studiare e anche l’esperienza di insegnare mi aiuta molto.

Parliamo di Strive. Alcune canzoni vedo sono state registrate alcuni anni fa e pubblicate solo col disco…

Semplicissimo: fanno parte proprio di quel demo che mi serviva per farmi conoscere e non le ho mai pubblicate prima perché non ero mai soddisfatto di come uscivano. Volevo essere sicuro che quando avrei pubblicato un album sarebbe stato all’altezza del format del momento. A parte che nel 2002 son stato via tutto l’anno e non son riuscito a lavorarci e quando son tornato l’ho riascoltato e ho detto: “Che schifezza”! Sai, tutte le sere suonare con il sound preciso di fai un’idea degli standard. Allora mi son detto: ok rifaccio tutti i bassi, rifaccio tutte le chitarre, etc etc…” . Morale: ci ho messo quattro anni per arrivare ad una qualità che mi soddisfasse.
Sta il fatto che dopo aver pubblicato il disco con i Vision ho avuto una bella mano dall’etichetta, la Scarlet che mi ha pubblicato anche Strive. Ad esempio anche in Giappone l’album ha venduto perché là i Vision hanno un ottimo seguito. Anche come vendite sono molto soddisfatto, si era prevista una cifra e la si è più che duplicata!

Per il secondo episodio fin a quando dobbiamo aspettare?

Probabilmente uscirà non prima della fine del 2007. Prima uscirà il disco con i Mr.Pig, poi anche quello nuovo dei Vision Divine e poi credo il successore di Strive.
Ho in cantiere anche un altro progetto con degli americani in cui c’è Fabrizio Grossi di Milano che comunque è da Los Angeles da una vita ed ha prodotto gli House of Lords e tanti altri, poi c’è il batterista dei Megadeth Jimmy DeGrasso e un chitarrista che ha suonato nell’ultimo disco di Paul Stanley che è il mio idolo quindi ci siam trovati! Abbiamo fatto un disco AOR prodotto dalla Frontiers che uscirà probabilmente a giugno. Ho registrato tutto a casa mia e via FTP ormai mandi tutto. Tra l’altro sono professionisti splendidi e ti mandano già tutti i file precisi e pronti. I pezzi non sono stati scritti da noi ma sono stati messi a disposizione da altri artisti, tipo Richard Marx e altri del genere e noi quattro riinterpretiamo queste canzoni.

Praticamente in meno di un anno te ne esci con quattro dischi. Niente male direi!

E sì è un bel casino! La cosa buona è che quest ultimo esce sotto un’altra etichetta che lavora in altri paesi e spero che questo mi dia maggiore apertura e qualche prospettiva in più.

Il successore di Strive sarà sullo stesso genere del primo come sound?

No, sarà un po’ più pesante. In Strive i pezzi risalivano al ’98, quando ero ancora nella mia epoca da tastierista. Ora il mio approccio è cambiato e saranno diciamo un po’ più alla Skid Row perché il mio stile è più incazzato ora. Non perché sono incazzato sul serio, ma solo perché mi piace di più così! (risate generali).

Forse anche l’esperienza con i Vision ha fatto uscire la tua parte più incazzata, come d’altra parte il “pubblico metal”, se così lo si può chiamare è più incazzato…

Sì, forse sì. Ma ti dico che c’è un ottimo interscambio fra la gente che segue i Vision e i Mr.Pig. Chi viene a vedere gli uni viene a vedere anche gli altri.


Cominciamo a parlare dei Vision. Quando Olaf Thorsen ti chiamò per sostituire Lione, tu lo conoscevi già? Come siete venuti in contatto?

L’ho conosciuto nel ’98 perché un mio allievo ha dato il mio demo ad un suo allievo. Lui era al top con i Labyrinth ed era appena uscito Return to Heaven Denied. Ci siamo visti qualche volta a Modena per parlare di un progetto che poi non si è fatto perché io ero sempre via. Ci siamo sentiti poi nel 2003, sono andato a casa sua e mi ha fatto ascoltare qualche brano di Strem of Consciousness. Mi son piaciuti tanto. Se fosse stato Power Metal canonico non ci sarei andato, io son un po’ di Hard Rock.

Quindi il materiale era già tutto pronto per Lione alla voce?

Chiariamo subito la grossa controversia: i pezzi non erano stati scritti per lui. C’erano solo quattro demo finiti, fra cui “La vita fugge” che è stata completamente riscritta da me, Versions of the Same che è stata completamente rifatta e i gli altri pezzi erano come una vecchia casa abbandonata. Dico che le linee vocali sono metà e metà se sono diplomatico. Quello che è diplomatico è indicato sul libretto. Le linee vocali sono mie in 7 pezzi. E’ un po’ come arrivare in una casa vecchia e metterla a nuovo, c’erano pezzi in cui proprio non c’era la linea!

Tu hai registrato una nuova versione di Send me an Angel ultimamente se non sbaglio…

Sì, mi è stato richiesto dalla casa discografica giapponese. A dir il vero non è che la cosa mi ha entusiasmato troppo, perché non mi piace quando lo fanno gli altri gruppi. C’era un senso però: dovevano fare un bonus per il Giappone che ci era stato richiesto ed abbiam deciso di pubblicare le nuove versioni delle canzoni che poi riproponiamo anche dal vivo. Tutto qui.

Mi puoi dare qualche anticipazione sul nuovo album dei Vision? Sarà sullo stile dell’ultimo?

Ehm, non lo so! (risate) Comunque scriviamo in due, io e Olaf, soprattutto ora che Oleg Smirnoff ha lasciato la band. Solitamente le basi le faceva Oleg, io facevo le linee e il testo lo facevamo io e Olaf in base alla storia considerando anche che c’è il concept da seguire che è una spugnetta incredibile (risate). Quindi per questo disco Olaf sta scrivendo le basi e io le linee melodiche. Sul genere direi che andremo più sull’essenziale, un po’ meno progressive nel senso complicato del termine. Ti spiego: tu puoi essere progressive anche facendo delle cose molto semplici. Per assurdo è molto più progressive Jamiro Quai di molti altri gruppi che credono di fare progressive pieni di sincopi etc etc…

Quindi sarà un po’ più ordinario…

No, neanche. Direi più violento. Perché quando fai un progetto senza far concerti, ti fai un’idea di come sarà il concerto. Quando invece fai dei concerti capisci cosa funziona live e cosa no. Allora cercheremo di trovare delle soluzione che nel momento in cui fai pezzi dal vivo spacchino ancora di più. Ormai il grosso pregio di un gruppo è quello lì secondo me.

Rinnoverete la collaborazione con Timo Tolkki anche per il prossimo album?

Credo di sì. Tra l’altro l’ho conosciuto ed è una persona molto alla mano e ascoltiamo anche molte stesse cose. Credo che lui produrrà le parti di batteria e verrà qui da noi e produrremo il disco qui. Questo per quanto riguarda le parti strumentali. Per quanto riguarda le mie parti vocali, me le registro io da solo in studio da me e non voglio nessuno che mi rompa le palle. Mi metto lì dal mattino alla sera senza neanche un fonico e mi concentro solo su quello. Poi il miraggio lo faremo tutti insieme ovviamente.

Qual è il tuo rapporto con l’Heavy Metal in generale? Tu prima di entrare nei Vision forse eri più un rockettaro old style…

Sì, però considera che io leggevo la rivista Heavy Metal che adesso non c’è neanche più. Mi pare fosse l’85 e avevo undici anni. Quindi proprio quando è nato il movimento e c’erano i metallari e i paninari. Ho sempre avuto un rapporto d’amore verso i gruppi Metal e Hard Rock, però solo verso quelli che io reputavo formati da musicisti, non da artisti urlatori e cazzari vari. Questa è la mia idea.

Ascolti qualcosa di estremo? Tipo Death Metal o simili?

Ci son dei gruppi che fanno roba bellissima però è chiaro che la voce non te la godi proprio! Però ci sono anche gruppi Hard Rock incredibili, tipo che ne so…i Whitesnake e altri che, sebbene facciano Hard Rock fan letteralmente cagare…

Dai fammi qualche esempio adesso!

Mh, no vabbè…Ok! Conosci i Poison?

Certo, quelli si che erano anni 80!

Secondo me hanno fatto album di merd* fino al ’91 e hanno venduto milioni di copie. Poi hanno fatto un disco splendido con Ritchie Kotzen che mi piace tantissimo. Quindi dipende anche dall’epoca, non puoi valutare un disco di vent’anni fa con quelli di adesso. Oggi è molto più facile essere bravi perché le macchine ti aiutano a registrare e se hai il produttore che sa far bene il suo lavoro sei a posto! La differenza la fa la performance dal vivo. Non puoi fare dei pezzi così per aria e poi vai a cantare e bububu fai schifo.

Secondo il tuo parere e la tua esperienza, per una band Metal o Hard Rock è dura emergere adesso come adesso in Italia?

Sì, difficilissimo. Dipende comunque dall’aspettativa che uno ha, però se uno vuole farsi un disco e cercare di entrare nel mondo che conta è difficile, soprattutto perché è difficile vendere i dischi. Con internet e queste cose qui sai benissimo che ormai un brano o un cd sono diventati come una caramella che la ciucci e poi la butti via. Secondo me tu devi partire che sapendo che ormai copi i cd e scarichi tutti…l’unica cosa che non puoi clonare è te stesso.A mio parere un domani verrà rivalutata più la figura del musicista in quanto live performance. Ci sono comunque dei geni che fanno solo dischi. Io sono sempre stato abituato anche da piccolo ad andare sul palco sapendo metà della scaletta con Soliero e improvvisando tiravi avanti la serata. Lì ti abitui, ti crei un tuo habitat.

Oggi la musica Metal e Hard Rock forse non è tanto “di moda” qui da noi. Che ne pensi di questo?

Sai che ti devo contraddire… perché io c’ero ventanni fa. Cioè c’ero e non capivo un cazz*( risate). Il mio primo concerto è stato il Monster of Rock con Kiss, Iron, Anthrax, Helloween nell’88 e c’erano trentamila persone. Quando dicono che a un concerto metal sono almeno trentamila persone, vuole dire che ce ne sono almeno quarantamila. Quest anno al Gods of Metal han detto che ce ne sono state ottantamila. Anche se non è vero (risate…)!
Comunque l’ambiente metal è un po’ come un feudo. Non esiste un genere che è durato così tanto tempo e con dei fans che hanno un attaccamento così forte. L’attrazione che uno prova verso un genere così è proprio amore viscerale! Uno che ascolta Ramazzotti, domani ascolta Venditti. Uno che ascolta i Kiss rimane malato come me tutta la vita!

Dimmi che almeno una volta nella vita ti sei truccato come loro!

Ahah, non sai quante volte! Di solito per Halloween ci trucchiamo anche se quest’anno non l’abbiam fatto! Tornando seri il popolo metal è veramente incredibile perché trovi dei laureati e dei dottori. Conosco dottori che mentre operano ascoltano gli Iron Maiden!
Se ti dico che un disco Heavy Metal medio, vende di più di Paola e Chiara ci credi? Perché questi artisti pop, a parte i big, non girano a fare concerti? Dove li hanno i fan questi qui? Per poter suonare bisogna averli i fan…è qui il bello!
Una cosa importante per il popolo rock è anche quella di non frazionarsi. Cioè non cominciare a dividersi da quelli con i capelli rasati e i capelli lunghi. E poi non consideriamo la droga, il satanismo e quelle cose lì che per me son tutte puttanate! Molta gente ci marcia sopra su queste cose.


Parole sagge, bravo! Come è stata l’esperienza al Prog Power 2006?

Una figata! C’era un mare di gente che tra l’altro paga biglietti salatissimi che proveniva anche dal Canada, dal Sud America e perfino dal Messico.Oltretutto è venuta della gente che abitava a 10 Km dal posto in cui ero andato a scuola io in quarta superiore e alla fine ci siamo ritrovati che conoscevamo della gente in comune! Pensa te!
Il pubblico è stato incredibile, tutti conoscevano i pezzi, ci guardavamo quasi imbarazzati! Il disco è andato bene perché là ce l’avevano tutti. Poi là devi stare a disposizione tutto il giorno, a fare interviste, incontrare tutti! Credevo che solo in Giappone fosse così! Poi con noi sono stati bravissimi, ci hanno premiato come miglior gruppo, migliore prestazione vocale. Sembrava proprio di suonare a casa! Adesso uscirà il DVD della manifestazione con due pezzi nostri, speriamo possa arrivare anche qui.

Invece per quanto riguarda il tour in Sud America? Tutto annullato perché?

Perché qualcuno si è imboscato i soldi e non si è più fatto vedere. Peccato soprattutto per la gente; molti avevano già preso il biglietto e era un bel palcoscenico per noi.

Invece commenti sulla vostra performance al Gods of Metal 2006?

Peccato per i suoni che non erano un granchè e soprattutto perché certi problemi potevano essere evitati. Ci fossimo chiamati Smith o Johnson forse ci avrebbero cagato di più. Ma questo è il classico esterofilismo all’italiana. Avremmo suonato anche il sabato noi, però hanno voluto sfruttare la festa della Repubblica per far suonare solo i gruppi italiani. Peccato soprattutto per i suoni! Invece all’Evolution Festival l’anno scorso è stato molto meglio, sentivi che la musica usciva dalle casse!
Comunque sapere che nello stesso festival in cui hai suonato tu hanno suonato Def Leppard e Whitesnake fa un certo effetto! Soprattutto per un fan del rock come me.

Altri gruppi con i quali avete suonato di cui vai fiero?

Beh, sicuramente i Dream Theater, che son dei mostri, e Sebastian Bach all’Evolution!

Dei Nightwish che te n’è parso?

Mi spiace dirlo, ma avevo una fame che siam andati in un autogrill a mangiare qualcosa (risate). Cosa che feci anche quando andai a vedere i Kiss: ero piccolino e avevo una fame boia e mi persi il concerto degli Iron Maiden!

Ok, facciamo questo giochino adesso. Dimmi poche parole su ognuna di queste band: Europe?

Il gruppo che mi ha fatto venir voglia di diventare musicista.

Bon Jovi?

Preferisco molto Sambora come cantate. Comunque i primi album fan paura, quelli di adesso lascia stare…

Kiss?

Lascia stare…lo sai…

Rhapsody?

Non li conosco tanto, ho ascoltato l’ultimo disco in cui c’era C. Lee in copertina. Le produzioni mi sembrano molto belle, molto orchestrali. Fanno della roba fatta molto bene.

Dream Theater?

Fondamentali oggi per il modo di approcciarsi alla musica. Con loro secondo me molta gente ha iniziato a suonare.

Queensrichye?

Li conosco poco, però la cover che ho fatto (The Needle Lies) mi piace un sacco.

Iron Maiden?

Un gruppo che dimostra che con la volontà e il sudore puoi arrivare dove vuoi.

Ozzy Osbourne?

Non sono un gran fan, però sono un estimatore di chi gli fa i dischi. L’ho visto dal vivo nel ’96!

Fading Illusions?

Ahia Alberto… mi becchi impreparato…

Ahah no, sono il gruppo di un mio amico (vero Drakkar?!?, ndr) che s’è messo ora a suonare qualcosa…

Ecco, ci son caduto in pieno! Auguri per la band allora!

Ora dimmi: canzone preferita da coverizzare?

Mh…che domanda…devo pensarci…: ti dico una dei Kiss per un discorso affettivo e una dei Dream per la resa sonora.

Canzone preferita dei Vision?

Forse Identities.

Canzone preferita di Strive?

Wasting my time. Sono un po’ tutte come i miei figli però quella è la canzone a cui credevo meno all’inizio e invece è uscita proprio bene.

La band con cui ti piacerebbe essere in tour?

Beh… Kiss! Farei il quinto Kiss. Tu sappi che quando facevo il servizio civile sono scappato in Inghilterra a Donington a vederli! Roba che se mi avessero scoperto sarei finito in galera! Ahah! Ora puoi pubblicare tutto, è finito tutto in Cassazione! (risate)

Ok, siamo alla fine di questa lunga chiacchierata. Grazie di tutto, lascio a te il commento finale.

Visto che questa è una webzine nuova ti faccio gli auguri e ti ringrazio per avermi dato la possibilità di essere il primo. Saluto tutti quelli che supporteranno i gruppi italiani e non in questa nuova avventura. Ciao e a presto!