Chi ha detto che siano le rockstar le più interessanti da intervistare??? Certi stili di vita o clichè da ‘artista affermato’ sono dei pesi da sopportare per un misero e povero intervistatore (dilettante, per giunta!)…invece ultimamente ho sempre più la conferma che le migliori interviste siano quelle rivolte a band underground, tutte da scoprire e da assaporare…vi lascio con i Dogs For Breakfast, autori di uno degli ep più interessanti in cui il sottoscritto si sia imbattuto ultimamente…
Ciao ragazzi, benvenuti su Heavyworlds.com…come va?
Ciao, bene. Grazie per lo spazio e l’interessamento.
Parliamo innanzitutto del vostro nuovo e strepitoso ep, “Rose Lane Was Tucker’s Girlfriend”…vi va di presentarlo?
Rose Lane was Tucker’s Girlfriend è un concept, che si articola raccontando una vicenda di amore e morte. E’ un racconto che inizia con la prima traccia e prosegue ininterrottamente fino all’ultima. La storia e i sentimenti che la compongono si evolvono e mutano di pari passo con le musiche. Abbiamo lavorato, ed era la prima volta per noi, costruendo testi e musiche parallelamente. Una volta chiuso il cerchio della storia di Rose Lane, quando tutto era pronto, ci siamo chiusi in studio con Giulio e il risultato e quello che tutti possono sentire.
Il sound che trapela dalle cinque tracce appare come una specie di sinfonia noise…come avete lavorato sui suoni durante le registrazioni e specialmente nell’assemblaggio delle varie parti?
Lavorare con Giulio Favero è più che una garanzia, con lui non è difficile trasportare sul nastro quello che vuoi esprimere, abbiamo lavorato in grande sintonia, come già era capitato con le altre registrazioni con gli “Slaiver”. In realtà non è stato fatto un grosso lavoro di assemblaggio o cose del genere, abbiamo registrato in presa diretta su bobina, sovrainciso qualche arrangiamento e le voci, poi Giulio ha fatto la sua parte con il mix, una volta chiuso siamo andati da Giovanni Versari per il mastering, tutto qui.
Nei credits appaiono due nomignoli piuttosto noti della scena italiana: Giulio Favero e Luca T. Mai…com’è nata l’idea di queste collaborazioni?
Beh…come già dicevo prima, con Giulio la collaborazione iniziò qualche anno fa con “Why Brothers” al tempo degli Slaiver, mentre Luca l’abbiamo conosciuto nel 2006 credo, abbiamo diviso il palco con gli Zu ad Arezzo Wave, da allora si è instaurato un rapporto prima di tutto di amicizia. Prima della registrazione ci eravamo limitati ad una apparizione live, poi si è concretizzata l’idea che ci girava in testa da tempo, così la registrazione, un tour e altri in programma per il futuro.
Parlando del concept alla base di “Rose Lane…”, come avete capito che si sarebbe sposato totalmente con la proposta sonora?
E’ nato parallelamente, come ti dicevo qui sopra. L’abbiamo voluto dal primo momento.
“Why Brothers” era del 2007, mentre “Rose Lane…” è del 2010…cosa è cambiato nei Dogs For Breakfast in questo arco temporale?
I Dogs for Breakfast sono nati qualche mese prima dell’uscita di “Rose Lane”, Slaiver è un capitolo a parte, un capitolo chiuso ormai. Inevitabilmente, essendo i Dogs for Breakfast i tre quarti degli Slaiver, è un cammino che continua, un discorso, ma ci tengo a precisare che sono due storie ben distinte.
Vi aspettavate un responso così ampiamente positivo di “Rose Lane…”?
Noi eravamo, e siamo convinti di aver prodotto un buon ep, con tante qualità e con altrettanti difetti, siamo felici del risultato e del responso, l’ep è stato recensito da decine di testate e ‘zine, abbiamo ottenuto spazi su importanti magazine, quello che ci voleva.
Leggendo la vostra biografia palesemente appare che abbiate più riscontro all’estero che in Italia…quali differenze avete notato tra il Belpaese e le terre straniere?
Abbiamo suonato in Italia come all’estero, non credo che ci siano molte differenze.
Parliamo del vostro background…proponendo un tipo di musica di non facilissima assimilazione, quali sono le vostre influenze? Da dove scaturisce tutta la rabbia rancorosa del vostro sound?
Le influenze sono molte, inevitabili e determinanti. Noi tre abbiamo backgrounds vastissimi, amiamo tutta la musica e tutta la musica ci influenza. La rabbia è ciò che ognuno di noi dovrebbe provare analizzando il periodo e il mondo in cui viviamo, questo è semplicemente il nostro modo di esprimerla.
La zona attorno a Torino sembra in fermento in questo periodo e alcune realtà (tra cui i Dogs For Breakfast) sembrano avere ‘una marcia in più’…come state vivendo questa ‘attenzione’ attorno alla band?
Sì, il posto dove viviamo, Cuneo e dintorni, è un focolaio di ottime band, c’è molta qualità nella musica che “esce” da questa provincia, ci sono band che producono il rock in svariate forme e sfumature, molte hanno raggiunto notevoli traguardi in Italia e all’estero.
Come ultima domanda non vi chiederò di raccontare la storia della band dalle origini ad oggi…vi chiederò cosa c’è (o ci sarà) nel futuro dei Dogs For Breakfast?!?
Prima di tutto un disco. Ci stiamo lavorando e stanno nascendo ottime cose, il sound è cambiato parecchio, come è giusto che sia.
Siamo in chiusura! Vi lascio carta bianca per congedarvi…
Beh…che dire, grazie nuovamente per lo spazio, ciao.
Grazie a voi ragazzi! Vi aspettiamo con il nuovo album!!!