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EVERSIN – Ignazio Nicastro

Arrivati da poco al primo album dopo una prima parte di carriera sotto il monicker di Fuoco Fatuo, gli Eversin sono autori di una proposta coraggiosa, che lascia intendere la ricerca di una via personale al metal, per quanto i primi sforzi abbiano dato risultati discontinui e non rendano e non diano compiutamente forma a tutte le idee che hanno in testa i ragazzi della band. Eccovi la loro storia e i loro intendimenti per il futuro nelle parole del bassista Ignazio Nicastro.

Siete al primo album come Eversin, ma in passato avete alle spalle alcune release come Fuoco Fatuo. Come mai avete deciso di porre fine a questa avventura e di ricominciare da capo con un altro nome?

Ignazio Nicastro (basso): Prima di cominciare vorrei ringraziare tutti voi di HeavyWorlds per il supporto e lo spazio che ci state dando. Il cambio del moniker nasce dal fatto che Fvoco Fatvo non rappresentava più la nostra musica, in quanto legato ad un certo tipo di sonorità che caratterizzavano il nostro passato. Nel 2007, ci separammo dal nostro vecchio tastierista, tornando fortunatamente al nostro originario status di trio, e ricominciando a suonare e a vivere il gruppo. Ci è sembrato giusto dare un taglio netto con un passato che, pur non rinnegandolo, non ci rappresentava più. Non dobbiamo dimenticare che un moniker come EVERSIN è comunque più idoneo ai mercati internazionali.

Nella biografia di presentazione sono citate band molto diverse tra loro per descrivere le vostre influenze: si va dal power, al progressive, fino a toccare il thrash. Credete di essere riusciti a far entrare tutti questi stili in “Divina Distopia”?

Uhm…” Divina Distopia è un album molto articolato e vario, è vero. Questo anche perché noi non siamo la classica band che crea canzoni con il solito schema riff-strofa-bridge-ritornello. Questa è comunque un’arma a doppio taglio, perché bisogna stare attenti a non sovraccaricare la canzone ed annoiare quindi l’ascoltatore. Il processo compositivo ci ha preso abbastanza tempo, ma in fin dei conti non è stato un male. Abbiamo avuto modo di renderci conto bene di quello che volevamo ottenere. Ci sono chiare influenze di band Thrash, Power ed anche Progressive, ma vorrei sottolineare però che gli EVERSIN non sono una band Progressive. Spesso siamo stati etichettati in questo modo, ma ritengo che non sia una descrizione esatta. Dico questo perché non voglio confondere chi legge e che magari acquista il cd aspettandosi un album Dream Theater oriented. Di sicuro abbiamo alcuni punti di contatto con il Prog, ma troverete molte più similitudini tra Divina Distopia ed un qualsiasi disco dei Megadeth o degli Annihilator che non con uno dei Dream Theater. Penso che siamo riusciti a centrare l’obiettivo… Suoniamo un metal vario, tecnico ed aggressivo, che mette in luce le nostre influenze principali, e che grazie alla sua varietà penso non deluda nessuno…

Come si è svolta la lavorazione del disco? Quanto avete impiegato per completare tutto quanto?

Come ti dicevo, il processo compositivo ci ha preso abbastanza tempo, anche se per la maggior parte non è stata una cosa voluta… Abbiamo perso tempo in fase di registrazione e mixaggio, dato che ci siamo affidati alla persona sbagliata… In totale abbiamo impiegato circa 3 anni… A mio avviso un’infinità…

Dell’album ho apprezzato soprattutto la voglia di sperimentare e di provare a dire qualcosa di diverso da quello che si sente in giro, anche se non sempre le idee sono messe a fuoco al meglio. Qual era il vostro obiettivo di partenza? Cosa volevate comunicare con questo disco?

Non ci siamo prefissati un obiettivo particolare… Volevamo suonare qualcosa che potesse dare, a noi in primis, ed all’ascoltatore in secundis, l’idea di compatezza, potenza e dinamismo… Non è stato difficile in realtà… Penso sia nel nostro DNA lo scrivere brani molto articolati ed aggressivi… Concordo con te che qualcosina non suona come dovrebbe, ma l’essere coscienti di questo ci darà modo di non sbagliare sul prossimo disco.

Sono curioso di sapere di cosa parlano i testi di “Divina Distopia”. Così sui due piedi, immagino ci siano riferimenti fantasy, epici, ma anche temi più personali e meno convenzionali. Sbaglio di molto?

In Divina Distopia vi sono brani che trattano di argomenti simili, anche se non siamo in presenza di un album a concetto. I temi trattati riguardano ciò che ci circonda e che ci fa riflettere… Tutto però è trattato metaforicamente usando parallelismi, anche per creare più interesse in chi legge i testi.
Non amiamo parlare di soggetti fantasy o epici… Non siamo una band interessata ad argomenti irreali… Piuttosto proviamo ad esprimere ciò che sentiamo verso il nostro mondo, verso ciò che ci circonda e ci da ispirazione in maniera più realistica possibile, anche se facendo ricorso a vari parallelismi.

Risentendo il prodotto finito, cosa sarebbe potuto venire meglio e cosa non cambiereste per niente al mondo?

Ah, bella domanda… Ti dirò la mia opinione, in questo caso senza voler parlare a nome della band… Penso che alcune parti di voce non rendano in quanto troppo alte. Sono convinto che Angelo dia il suo meglio su tonalità medio alte… Non che siano fuori luogo, ma a volte non danno il senso di completezza necessario. Fortunatamente saranno un paio in tutto il disco, non di più… Non cambierei mai il suono in generale… Mi piace moltissimo così come è, cupo, claustrofobico e quasi live, che si addice perfettamente all’atmosfera dei brani.

Voi siete un terzetto, ma vi siete avvalsi della collaborazione di un paio di membri esterni alla batteria e alle tastiere. Potete presentarci questi due musicisti e dirci che ruolo hanno avuto nella realizzazione dell’opera?

Sergio Calì, alla batteria, e Mimmo “Master” Petrella alle tastiere hanno svolto un ruolo fondamentale. Hanno arricchito il sound e le composizioni con il loro gusto, che a mio avviso è ottimo. Inoltre Mimmo ha curato tutto il mixing, dopo che abbiamo deciso di non avvalerci della collaborazione del primo “fonico”.

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Nella vostra zona riuscire a suonare metal e a farsi notare con la propria musica non dev’essere semplice; quanto influisce questo fatto sulla vostra proposta, sia in senso positivo che in senso negativo?

Indubbiamente è un po’ arduo, ma per quanto ci riguarda il problema lo viviamo con serenità, dato che a causa dei nostri lavori l’attività live è ridotta al minimo… Il fatto non influisce particolarmente… Abbiamo sempre suonato quello che più ci sentivamo, senza crearci problemi irrisolvibili…

Parlando dei vostri idoli, quelli che vi hanno ispirato nel vostro percorso artistico, chi credete abbia “sfornato” gli album migliori negli ultimi anni?

I Maiden, i primi Metallica, Megadeth, Annihilator e Nevermore, sono costante fonte di ispirazione. Poi ognuno di noi ha i suoi preferiti, ma in linea di massima sono queste le band che più influiscono nelle composizione degli EVERSIN… A mio avviso chi continua a sfornare grandi dischi sono sempre le solite band immortali, Maiden, Megadeth, Slayer, Nevermore, e qualche altro. Death Magnetic, ad esempio, secondo me è un ottimo album, anche se per molti fa schifo… La cosa è molto soggettiva.

Da buoni intenditori del metallo, quale credete sia stata la migliore band del genere uscita dalla vostra terra?

Se intendi il genere che suoniamo noi, cioè Power-Thash tecnico, ti rispondo senza dubbio alcuno gli EVERSIN… Se invece intendi la migliore band di sempre allora dico Nuclear Simphony.

Riuscirete a trovare spazio nei festival estivi? Dove vi piacerebbe poter suonare?

Proveremo a suonare in estate, ma come ti dicevo prima a causa dei nostri lavori siamo davvero troppo impegnati. Io e Giangabriele (chitarre) viviamo fuori dalla nostra amata Sicilia, perciò coordinarsi non è semplicissimo. Ma ci impegneremo per portare il nuovo disco su qualche palco… Sarebbe molto bello suonare al Gods o all’Evolution… Ma ci sono tantissimi altri festival ottimi e di gran impatto…Il Tradate ad esempio… Non sto qui ad elencare i vari Wacken o Bang Your Head, tanto rimangono sogni…

Qualcosa da aggiungere in chiusura che ci terreste a comunicare ai nostri lettori?

Grazie ancora per l’intervista e per il preziosissimo supporto che ci state dando. Ai vostri lettori: ragazzi, comprate Divina Distopia, rubatelo, masterizzatelo, fatevelo regalare, ma dategli un ascolto. Non vi deluderemo, è una promessa. Su www.myspace.com/eversinmetal trovate l’intera versione di X.E.N.O.S. .e di Angel Of Silence…