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CRADLE OF FILTH – Hammer Of The Witches

Non deve essere facile portare avanti il nome di una band, specie se questa ha avuto il compito innovare o rinverdire un particolare filone metal…ci si aspetta sempre qualcosa di nuovo, di poter assaggiare nuovamente quella sensazione che solo la freschezza di idee mette nel cuore e di non perdere credibilità nell’artista; ma se provassimo ad indossare i suoi panni, anche solo in un’occasione, saremmo al cospetto di uno status di pressione tutt’altro che sostenibile.
Eppure Dani Filth continua per la propria strada da quasi venticinque anni. Tra i saliscendi , dovuti in parte all’alternanza delle mode, e i numerosi cambi di formazione, i suoi Cradle Of Filth continuano a sviluppare un paradossale black metal sinfonico carico di sensualità e magia. “Hammer Of The Witches” porta la band inglese in casa Nuclear Blast, ponendo sulle spalle di entrambe le parti aspettative importanti. Il songwriting miscela con sapienza strutture estreme, thrash metal anni 90 e musica classica ma aggiungendo quel tocco ‘ruffiano’ (specie nei cori) che ha caratterizzato gli album del primo lustro del nuovo secolo. La vena poetica, trademark di Dani e soci, non viene meno e il concept sulla ‘vendetta delle streghe’ trae giovamento da una forte componente epica.
La produzione è curata e professionale sotto ogni aspetto, conseguenza diretta della grande esperienza del sestetto; i suoni sono dolci e soffusi, carichi di grande pathos, mentre le performance sono perfette ed encomiabili (specie di Richard Shaw e Ashok alle asce). Da sottolineare il tappeto ritmico del piovrone Martin Skaroupa e la sempre variegata stilisticità canora di Dani, che dona ai personaggi del concept una voce propria. Mixing e mastering pongono in auge una band affilata come un rasoio ma altrettanto soave e suadente come una amante ruffiana.
Le otto tracce vere e proprie (“Walpurgis Eve”, “The Monstrous Sabbat (Summoning The Coven)” e “Blooding The Hounds Of Hell” sono strumentali) passano in rassegna l’intero mondo sonoro creato dai Cradle Of Filth: blast beat e chitarre zanzarose (“Your Immortaly”, “Blackest Magick In Practice” e “Onward Christian Soldiers”) si alternano a momenti più ariosi (“The Vampyre At My Side”), propinando un merge vincente nei casi di “Enshrined In Crematoria” e nella titletrack. Citazione a parte merita “Right Wing Of The Garden Triptych” grazie alla piccola vena elettronica che dona un carattere diverso.
I Cradle Of Filth hanno fatto centro ennesimamente. “Hammer Of The Witches” è un disco colto e profondo, capace di far felici sia i fans della prima che della seconda era. La musica, unita all’evocativo artwork, crea una dimensione oscura e spettrale…come sempre.

  • 8/10

  • CRADLE OF FILTH - Hammer Of The Witches

  • Tracklist
    1. Walpurgis Eve
    2. Yours Immortally 
    3. Enshrined In Crematoria 
    4. Deflowering The Maidenhead, Displeasuring The Goddess 
    5. Blackest Magick In Practice 
    6. The Monstrous Sabbat (Summoning The Coven) 
    7. Hammer Of The Witches 
    8. Right Wing Of The Garden Triptych 
    9. The Vampyre At My Side 
    10. Onward Christian Soldiers 
    11. Blooding The Hounds Of Hell 

  • Lineup
    Dani Filth: Vocals
    Richard Shaw: Guitars
    Ashok: Guitars
    Daniel Firth: Bass
    Lindsay Schoolcraft: Keyboards
    Martin Skaroupa: Drums