Se con il precedente EP la band era un passo più vicina alla realizzazione di un sogno, questo album di debutto, senza alcun dubbio, porterà da qualche parte i cinque ragazzi di Helden.
Un voluto gioco di parole viene ad evidenziare il filo conduttore che da “One Step Closer”, primo EP, nonchè pietra miliare del lavoro intrapreso dal gruppo, ha guidato gli Shiverburn dritti verso la produzione di questo nuovissimo album, dal titolo “Road To Somewhere“, che non tradisce alcuna aspettativa regalata in un passato non troppo lontano.
Dodici tracce, originali quanto basta, ma dal forte richiamo alle influenze preminenti, che, grazie alla possibilità di ricondurre la mente ad elementi noti, rende l’ascolto piuttosto facile: “Explanation“, dopo un’introduzione pressoché ingannevole, riporta alla luce le caratteristiche di “All I Know Is Falling” (Paramore, ndr).
E’ proprio dei Paramore degli esordi che questo “Road To Somewhere” sembra essere il diretto successore: una vocalità ampia e versatile, nonché giovane e fresca, viene accompagnata da ritmiche in stile Pop/Rock, sempre piacevoli e mai banali. A differenza dei predecessori, questa produzione firmata Shiverburn presenta un maggiore utilizzo di atmosfere, specialmente nei ritornelli, che rendono il sound più compatto: “Mistake“, un po’ come la vecchia “Miracle”, che nel genere rappresentava la nota dissonante.
La mid-tempo “Same Old Story” non tradisce l’essenza di album dal motivetto ricorrente, che entra in testa e non la lascia più: sulla scia di “We Are Broken”, sentimentale, romantica, ballad, una definizione, che seppur in un tempo non più così lento, riguarda anche “Hear Me Out“, che ricorda lontanamente il lavoro di un altro nome del genere, gli spagnoli Ankor degli inizi.
Nulla da aggiungere su “One Step Closer“, eredità della produzione precedente, che resta un brano vincente, così come vincente è la progressiva stesura musicale della band olandese. Semplice e piacevole. Consigliatissimo.
