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Seconda prova discografica per gli Ibridoma, che nel 2005 pubblicarono un EP sotto Nightmare Records, formazione nata nel 2001 con all’attivo concerti e recensioni positive anche fuori dall’Italia.
La proposta del five-piece è un heavy abbastanza legato agli anni ’80, in particolare alla lezione di King Diamond e dei suoi Merciful Fate. Quindi nessuna sorpresa nel trovare una voce, quella di Christian Bartolacci, acuta e pulita, ma che non scade mai nel calderone delle voci power. Il supporto musicale è ben eseguito e prodotto (considerando che si tratta di una demo) e le cinque canzoni di questo Page 26 (menzione d’onore per il lento conlusivo Juliet, che si avvale di una gran prova vocale) scorrono senza problemi anche dopo un certo numero di ascolti.
Da notare anche la chitarra solista, affidata al “nuovo arrivato” Marco Vitali, che interpreta melodie molto indovinate, senza dare l’impressione di virtuosismi fini a loro stessi (problema comune a molte band emergenti).
Il problema principale che riscontro in questa demo sta nella mancanza di originalità della proposta che, per quanto ultimamente sia stata un po’ dimenticata, ha avuto diversi illustri interpreti nel passato. Il rischio è che la band, per quanto valida e forse anche al di sopra della media dell’underground italico, finisca per diventare uno dei tanti act in grado di proporre buona musica, suonare bene dal vivo ma non di riuscire a lasciare il segno sui posteri.
Personalmente consiglierei di “sporcare” il proprio genere con visioni proprie di altre scene contigue al metal classico, sono sicuro che gli Ibridoma abbiano il potenziale per arrivare a un disco originale quanto ben fatto.
In definitiva un lavoro indubbiamente sufficiente, ma che personalmente mi trasmette l’impressione di uno spreco di talento… porgo in ogni caso i migliori auguri agli Ibridoma, sperando di sentire a breve novità.

Per contatti:

info@ibridoma.com
http://www.myspace.com/ibridoma

  • 7,5/10

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  • Tracklist

    01. Ash
    02. Venus
    03. Decades (instrumental)
    04. Esther Chose The Water
    05. Mechanical Travel


  • Lineup