Loading

Start the beginning

imm

Sicuramente una proposta particolare da parte di questo quartetto trevigiano che con questo Mini-EP (dall’azzeccato titolo Start the Beginning), uscito a gennaio 2007, sancisce un nuovo punto di partenza per la band (attiva sin dal ’99).
Sicuramente ammirevole il coraggio della band nel proporre materiale originale, che non trova una precisa collocazione in un determinato genere musicale.

Un’Intro condita da suoni elettronici si apre in un arpeggio di chitarra che ci conduce ad Infinity, brano che dopo la conclusione dell’arpeggio iniziale esplode con notevole potenza ed un impatto sonoro caratterizzato da una sezione ritmica molto compressa e precisa e da riff di chitarra non banali.
Le linee vocali di Joe forse non sempre si amalgamano al sound generale della band ma riescono a far trasparire in maniera eccellente le sensazioni di rabbia e tristezza che il gruppo vuole trasmettere all’ascoltatore tramite le lyrics sofferte in growl e scream alternate a parti più “malate” in stile nu-metal che, assieme ai riff di chitarra ricordano i Korn dei primi album.

Subito dopo Infinity troviamo Loser e PnX, due brani composti dalla formazione precedente, nei quali si riesce a percepire il sound allora acerbo della band. Loser è un brano che si apre con un riff di chitarra (probabilmente una 7 corde oppure Detunata in B) e sfocia in un brano dalla struttura abbastanza semplice caratterizzata però da linee vocali accattivanti, mentre PnX (sigla medica che da il nome al gruppo indicante una patologia polmonare che in passato colpì il chitarrista nonché compositore della band) è caratterizzata da ritmiche più hardcore e dall’alternanza di voce pulita, growl e scream. Particolarmente interessanti anche le lyrics di questo brano che invitano l’uomo ad utilizzare le sofferenze gratuite alle quali è costantemente sottoposto come spunto per rialzarsi ed affrontare l’esistenza con più forza.

Love Song. Ultimo brano, nonché il più lungo dell’intero Mini-EP (oltre i 9 minuti), si apre con un arpeggio inusuale di chitarra effettata con delay che sfocia in una strofa parlata e successivamente in un ritornello con un sick-riff distorto caratterizzato anche qui dall’alternanza di voci pulite e non. Questo brano richiama alla mente immagini di un amore sofferto capace solo di sconfiggerti lentamente. Il brano si conclude con un arpeggio con linee vocali sovrapposte e armonizzate che sanciscono la fine di questo bel Mini-EP.

Un esordio caratterizzato a parere mio da buone idee, alcune pecche a mio parere solo nei suoni, nella fase di mix e nel mastering del Mini-EP. L’ho avvertito soprattutto nei brani più vecchi (Loser e PnX) dove ho notato la minore resa della batteria (non stampata in-the-face) un mix generale che a volte penalizza la voce, cosa che ho notato meno nei brani nuovi.

Detto ciò i PnX-mode sono sicuramente un gruppo da tenere d’occhio poiché la sensazione è quella di un raggiungimento di una identità musicale soprattutto con i brani più recenti e se queste sono le premesse del Mini-EP attendiamo la produzione di un album vero e proprio nel quale questo promettente quartetto potrà dare pieno sfogo alle proprie capacità.

Info:
http://www.pnx-mode.com/
http://www.myspace.com/pnxmode

  • 7,5/10

  • Start the beginning -

  • Tracklist

    01. Ash
    02. Venus
    03. Decades (instrumental)
    04. Esther Chose The Water
    05. Mechanical Travel


  • Lineup