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BENEDICTION – Band

Abbiamo incontrato gli americani Benediction, death metallers freschi di nuovo album, quel Killing Music che ha riscosso un buon successo fra gli appassionati.
Ecco cosa ci hanno detto! Buona lettura!

Nel vostro ultimo album si sente molto la vostra vena death metal.
Quali sono i tuoi pensieri riguardo questo tipo di musica dopo così tanti anni dal vostro debut album?

E’ solamente quello che facciamo e quello che siamo ed i nostri pensieri riguardo la musica rimangono gli stessi da quando il gruppo si è formato ed abbiamo iniziato questa “bestia” chiamata Benediction.
Il tempo non ha significato per noi e andiamo avanti facendo quello che ci piace di più: registrare songs esplosive e poi suonarle dal vivo.

L’album ha la freschezza di un debut album, vi siete sentiti molto motivati e pieni di energie durante il periodo di registrazione?

Sì, questo periodo nella storia dei Benediction è stata il migliore, per noi musicisti, sia dal punto di vista musicale che artistico. Per la prima volta nella nostra carriera abbiamo avuto un sacco di canzoni e ne avevamo tante da poter scegliere, a differenza dello scorso album, dove avevamo incontrato un po’di difficoltà. Ci sono state un pò di difficoltà, ma il tutto poi si è risolto con un… Killing Album.

Mi è piaciuta molto la produzione di questo cd, il suo sound esplosivo e la sua semplicità. A mio parere siete riusciti a creare un sound che mette d’accordo il classico con il moderno con una grezza ma devastante chitarra. Cosa ne pensi al riguardo?

Da un punto di vista musicale questo era un perfetto “ammazzare” la musica; le canzoni richiedevano di essere suonate in quella maniera e Mick Kenney (produttore della registrazione) ha catturato l’atmosfera dell’album alla perfezione.
Potevamo andare da un altro “big name” della produzione e siccome conoscevamo Mick, e sapevamo cosa ha fatto nell’album precedente, eravamo sicuri che fosse lui l’uomo che faceva al caso nostro.

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Sono stato molto impressionato dal growl, una delle migliori performances che ho sentito nell’ultimo periodo. Qual è il “segreto” di questo grande risultato?

Penso che sia perchè Dave è membro dei Benediction da più di dieci anni e in tutto questo tempo ha imparato a usare la sua voce nel modo migliore. Penso che lui sia uno dei migliori cantanti in circolazione nella scena dell’extreme metal.

Quanto è importante la vostra influenza punk nella vostra musica? Lo si nota in molte composizioni….

E’ la musica che ci muove e ci motiva come band ed è’ basilare e brutale come esattamente lo è lo la musica che i Benediction si sforzano di ottenere. Tre membri dei Benediction sono cresciuti nell’ambito della scena punk sin dagli inizi e questo ci ha influenzati molto.

Perché hai scelto come cover songs brani dei Broken Bones e Amebix da mettere alla fine del cd?

Perché amiamo quelle bands e abbiamo pensato che erano delle songs intramontabili e perfette di due bands che hanno aiutato a creare la scena in cui ci troviamo oggi.
Potevamo mettere anche due nostre canzoni in più ma abbiamo preferito omaggiare queste band che ci hanno influenzato molto.

Qual è la tua “benedizione” del vostro monicker? E’ uno di quei nomi ironici di tutta l’intera scena, perché non avete scelto un nome più brutale?

Perchè quando abbiamo iniziato a suonare ogni band aveva alla fine del proprio nome il suffisso “tion” e volevamo che fosse così anche per la nostra. Per la verità, non c’è stato nessun piano subdolo o qualche significato preciso.

Negli ultimi anni non ci sono stati molti cambiamenti di line-up. Quanto è importante avere una solida formazione per lavorare bene e ottenere dei buoni risultati nella vostra attività?

Well, da quando Neil Hutton è rientrato nella band per suonare la batteria, abbiamo scoperto quanto è importante avere le persone giuste all’interno della band. Al momento la recente line-up è la migliore sia per quanto riguarda l’attività live che quella da studio e non penso che questa formazione avrà mai qualche cambiamento; è importante avere una line-up fissa.

Come giudichi la scena del death metal odierna mondiale e più in particolare quella inglese?

Non ci va di giudicarla però sembra che al momento la scena sia abbastanza sana. I Benediction non hanno mai prestato molta attenzione a quello che succede attorno a loro e non sono neanche interessati a saperlo. Guardando la cosa in ambito mondiale le cose si presentano bene per i Napalm Death e i Carcass, che in Gran Bretagna hanno un seguito abbastanza alto.

Ora vi aspetta un nuovo tour; siete soddisfatti dal bill e dalla vostra posizione nella setlist?

Il bill è veramente figo. Abbiamo con noi i nostri vecchi amici NOMINON di cui abbiamo fatto esplicita richiesta ai nostri promoters e poi abbiamo gli HOLY MOSES che sono sulla cresta del successo da quando siamo usciti noi.
Inizieremo il tour il 24 settembre e siamo molto curiosi di conoscere le reazioni dei nostri fan.

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Preferite un tour da headliner o come supporter di una grossa band? Meglio suonare di fronte a molta gente oppure in un tour tutto vostro?

Non c’è ne frega assolutamente niente di dove siamo posizionati nel bill. Le uniche persone che si devono preoccupare di queste cose sono le bands che suonano dopo di noi. Grandi show, piccoli shows, headline, support act, per noi non significano niente, noi diamo il meglio in ogni concerto.

Qual è la miglior canzone di tutta la tua carriera, quella che ha il miglior riff, quella con “ l’atmosfera più assassina”?

Troppo difficile rispondere! Non ce n’è solo una che sta al di sopra di tutte le altre. Questa cosa la dovresti chiedere ai fans non alla band!!!

Le nuove bands hanno le idee molto chiare: vogliono cambiare il mondo con la loro musica. Una band come la vostra, con una carriera così lunga, ha ancora grandi sogni da realizzare oppure ha una concreta visione della realtà?

Andiamo sempre avanti in quella maniera e ad essere sinceri abbiamo sempre fatto così. Non abbiamo iniziato il nostro progetto con l’obiettivo di cambiare il mondo. Noi rispettiamo queste band che fanno queste dichiarazioni su tutti i giornali del mondo ma non è il nostro stile. Quello che vogliamo trasmettere al fan è un po’ di evasione dalla realtà e dai suoi problemi durante il tempo che ci ascolta o che ci viene a vedere in un concerto. Siamo una band con pensieri concreti e non ci vedrete mai predicare apertamente riguardo a piani politici nelle nostre lyrics.

Quando tu scrivi della musica, non ti è mai capitato che eri “sorpreso” da quello che avevi composto? Mi riferisco a quando sei rimasto veramente colpito da un riff, un passaggio, un’atmosfera così ispirata tanto da lasciarti senza parole?

Un sacco di volte!!! Molte volte le canzoni nascono da semplici idee piuttosto che da altre cose. Succede in ogni album che abbiamo inciso ed un sacco delle nostre canzoni finiscono per essere totalmente diverse da come le avevamo previste originalmente e questo, qualche volta, può essere un grande cosa.

Qual è, secondo te, il musicista che ha meglio interpretato il death metal? Perché?

Well, ovviamente gli unici sono Chuck Schuldiner, Kam Lee e Paul Speckmann(Death, Massacre, Master) perchè loro sono gli innovatori di cosa è diventato il death metal. Se devo dire un motivo è perché sono stati i primi a farlo. Se vuoi iniziare a conoscere il death metal devi per forza iniziare da queste tre bands.

Il death metal è solo una musica o anche uno stile di vita?

Entrambe!!!

Aspettando di vedervi dal vivo, spero che il vostro tour possa essere un grande successo. Stay Brutal!

Grazie mille e speriamo di vederci!