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VISION DIVINE – Olaf Thorsen

I Vision Divine stanno tornando sul mercato con la loro nuova produzione 9° West of the Moon e sebbene il disco non vedrà i negozi prima dell’autunno, abbiamo contattato il simpatico e cordiale mastermind del gruppo Olaf Thorsen, per farci dare qualche interessante anticipazione riguardo il nuovo album e per fare un pò il punto sul nuovo corso della band con il ritorno di Fabio Lione al microfono.
Buona lettura!

Grazie mille per l’intervista! Visto che l’album uscirà fra un po’ ma ormai dovrebbe essere quasi tutto pronto, vi chiederò subito qualche anticipazione, per far crescere la curiosità dei fan e dei nostri lettori.

Ciao a tutti!
Intanto posso dirti che questo album ha la produzione piu’ costosa che abbiamo mai affrontato in assoluto. Credevamo molto in questo prodotto, ed era piuttosto chiaro che avrebbe avuto bisogno di un’ingente investimento in termini di studio, turnisti e tempo. Tanto per farti un esempio, questo nuovo album ha una media di 200 tracce per pezzo che devono essere mixate, contro le 80-90 del precedente. Questo ovviamente dipende anche dal fatto che per la prima volta ci siamo avvalsi di un’orchestra vera, composta da violoncelli, viole, violini ed una cantante soprano.

Descrivimi a grandi linee 9° West of the Moon. Quante tracce ci saranno, come sarà lo stile generale dell’album, quali elementi secondo te si discostano da The 25a Hour…

Niente paura, quello che ho detto appena sopra non deve trarvi in inganno. Non siamo diventati una band barocca, ed anzi direi che questo modo di utilizzare l’orchestra negli arrangiamenti ha aggiunto molta piu’ profondità. E’ sempre molto difficile parlare di musica a parole, posso dirti che i pezzi saranno 11 ( 10 inediti piu’ la cover di “ Touch of Evil” dei Judas Priest”),e che rispetto a “the 25th hour” questo album sara’ sicuramente piu’ pesante a livello di sound, ma sempre mantenendo le melodie che da sempre ci hanno contraddistinto.
Se dovessi usare i colori per fare un paragone, forse direi che questo album e’ molto piu’ scuro dei precedenti.

Si tratterà di un concept? Qualche informazione sulla storia o sui significati dei testi in generale?

Beh, non sara’ un vero e proprio concept come per ultimi 3 albums, perche’ diciamo che quella e’ stata una “trilogia” pensata e voluta, che affrontata 3 temi legati tra loro sviluppando delle storie. In questo caso diciamo che c’e’ sempre un argomento di fondo che lega tutti gli argomenti, ma ho deciso di non scrivere un’altra “storia”, in modo da non risultare troppo ripetitivo anche nella formula.
L’argomento di questo album e’ forse ancora piu’ delicato di quelli trattati precedentemente, perche’ ha a che fare con la perdita di un figlio, prima che questo nasca. Tutti i pezzi hanno a che fare con un dialogo tra il padre e questo figlio che non e’ mai nato.

imm

Avete appena finito di registrare. Siete già arrivati ad avere un qualcosa di pressocchè definitivo o manca ancora qualche miglioramento finale?

No no,manca ancora molto!
Abbiamo ovviamente finito di registrare, ma sappiamo gia’ che anche in fase di mixaggio riregistreremo qualcosa che ci e’ venuto in mente alla fine. Questo album non potra’ essere considerato chiuso fino a quando non verra’ stampato!
Oltretutto, avendo oltre 200 piste da mixare, non e’ nemmeno possibile dire come suonera’ alla fine, perche’ a seconda di alcune scelte che faremo il sound potrebbe modificarsi anche pesantemente…insomma, chi vivrà vedrà…

Complimenti per la scelta di coverizzare A Touch of Evil dei Judas Priest, personalmente adoro quella canzone. Di chi è stata l’idea? Soddisfatti del risultato?

La proposta e’ stata mia, ma semplicemente perche’ questo e’ un pezzo che adoriamo un po’ tutti e che ci siamo trovati tutti a suonare spesso fuori da Vision Divine. Personalmente, e so per certo anche per Fabio, questo e’ il mio brano preferito dell’album PAINKILLER, e le sue atmosfere sono perfette per l’album che abbiamo appena realizzato.
Sono molto soddisfatto di come e’ risultato il pezzo ed in particolare credo che Fabio abbia fatto un grande lavoro, sono sicuro che il suo modo di cantare stupira’ qualcuno, anche se non e’ la prima volta che dimostra di saper usare anche timbri differenti.

imm

Come è stato lavorare ancora con Timo Tolkki?

Timo e’ un amico, e a livello umano posso solo dire che ci siamo divertiti tantissimo.
E’ sempre piu’ legato a questa band e al nostro sound, e a questo giro si e’ veramente immerso completamente nella nostra musica. In un brano si e’ addirittura esaltato cosi’ tanto che mi ha chiesto di poter suonare una traccia di chitarra ( cosa che ha fatto ma che non mettero’ sul libretto dietro sua richiesta, perche’ non intendo sfruttare la cosa a fini pubblicitari) Ha lavorato per un mese continuato ( senza giorni di pausa) 12 ore al giorno, e alla fine l’ho visto veramente sfinito. Per sua stessa ammissione, erano molti anni che non provava un tale coinvolgimento nel realizzare un album e spero proprio che alla fine tutto questo riuscira’ ad uscire anche nella musica che abbiamo realizzato.

A proposito di Tolkki, non avete mai parlato di fare qualche progetto/session insieme (con il Tolkki musicista intendo).

No, non ne abbiamo parlato. Ovviamente ogni tanto scappa una battuta, e anche in questo siamo d’accordo: non avremmo il tempo. Oltretutto non e’ detto che 2 persone troppo simili riescano sempre a comporre della bella roba.
E’ meglio cosi’ ,ognuno con la sua band e a collaborare solo in questo modo, dove i ruoli sono differenti.

Olaf, quando hai avuto l’idea di richiamare Fabio? Al concerto per il decennale della band, quando Fabio ha cantato con voi, avresti mai pensato che di lì a qualche mese sarebbe tornato?

La verita’ e’ che gia’ allora c’erano dei problemi enormi all’interno della line-up, che ormai cercavo invano di sistemare non da mesi, ma direi da anni.
Sinceramente inizialmente non pensavo di tornare indietro, se non altro perche’ – per quanto ne sapevo – i problemi di Fabio erano gli stessi che lo avevano fatto allontanare. E’ indubbio pero’ che quella serata e’ stata speciale per tutti noi, ed e’ stata un’emozione particolare, che mi e’ rimasta in testa e che ha influito non poco successivamente, al momento di valutare la situazione e decidere che era giunto il momento di cambiare.

Facciamo un passo indietro ora: lo split con Michele Luppi. Da quanto ho capito è stata una decisione condivisa da entrambe le parti e che non sembra abbia lasciato rancori fra di voi.
Vi ha comunicato lui stesso la sua intenzione a lasciare la band? Era una cosa che ti aspettavi oppure vi ha lasciati spiazzati?

Mi dispiace, ma le cose non stanno cosi’ come sono state abilmente presentate da qualcuno.
Le cose in realta’ sono andate in modo ben diverso, e soprattutto avevamo pattuito di rilasciare un comunicato comune che potesse evitare strascichi polemici. Cosi’ non e’ stato, e a questo punto preferisco non parlare piu’ del passato, perche’ in ogni caso non avrebbe alcun senso.
Comunque, se negli anni qualcuno ha imparato a conoscermi, dovrebbe sapere che difficilmente, quando si parla della mia band, subisco delle decisioni prese da altri in modo imprevisto…

Se posso chiederlo, quali sono le motivazioni che hanno indotto Michele a lasciare i VD? La sola voglia di concentrarsi su i suoi progetti Rock – AOR?

Posso solo ripeterti che le cose non stanno cosi’ come le hai sapute, quindi non mi e’ possibile rispondere ad una domanda formulata male, mi dispiace.

imm

Come si è adattato Fabio alle canzoni di Michele?

Con difficolta’, come e’ ovvio che sia per un cantante che ha avuto solo un paio di prove a disposizione e che ha un registro piuttosto diverso dal precedente, cosi’ come accadde per Michele che all’inizio dovette lavorare molto per adattarsi ai brani di Fabio.
Vorrei comunque evitare il giochino sterile del “chi e’ piu bravo”, perche’ la trovo una cosa veramente ridicola.
La musica non e’ una gara tra chi e’ piu’ bravo, non esiste una competizione sull’estensione, il timbro o chissa’ cos’altro!
Se cosi’ fosse cosa vorrebbe dire? Che solo il piu’ bravo del mondo ha diritto di cantare e gli altri devono ritirarsi? E poi scusate, chi e’ il piu’ bravo del mondo? Cerchiamo di non essere ridicoli e pensiamo alla musica, che e’ la sola cosa che conta.

Hai pensato ad altri cantanti oltre che a Fabio? A chi? Qualcuno che si è proposto di sua spontanea volontà?

E’ ovvio che a notizia uscita siamo stati letteralmente sepolti dalle “offerte spontanee” pervenuteci da tantissimi cantanti, che ci hanno contattato da tutto il mondo. Devo pero’ dire che in effetti Fabio e’ sempre stato per noi il primo obbiettivo, perche’ qualsiasi altra scelta non avrebbe avuto lo stesso valore, sia artistico che umano.

Pensi che Fabio riuscirà a conciliare i suoi impegni con i ROF e quelli con i VD?

E’ ovvio che questo e’ stato l’argomento principale delle nostre prime discussioni, quando si trattava di valutare questa possibilita’.
Se oggi Fabio e’ rientrato nei VD significa che puo’ dedicarsi a questa band al 100%.
Non posso ovviamente parlare per conto dei Rhapsody, ma non credo nemmeno che sarebbe giusto farlo, anche perche’ non so nemmeno quale sia la loro effettiva situazione.

Una volta che l’album nuovo sarà nei negozi, avete già pensato ad un tour in Italia e all’estero?

Certo, posso gia’ dirti che stiamo definendo un tour piuttosto lungo. Se tutto andra’ in porto dovremmo cominciare dall’Asia ( Cina, Giappone, Taiwan e forse qualche altro Paese), poi toccheremo il Sud America, ed infine torneremo in Europa ed ovviamente Italia.

E’ mia opinione che sia veramente giunto il momento che i VD entrino dove gli spetti, cioè nella top list delle power/prog metal band, soprattutto ora che band come Stratovarius (RIP) e Angra su tutte stanno vivendo un momento alquanto difficile. Credi che con questo disco si possa realizzare questo?
Magari grazie ad una buona promozione e un tour mondiale accanto a qualche nome grosso? Se penso che band di giovanotti super sponsorizzati come i Trivium hanno supportato Metallica e Iron Maiden praticamente ovunque, non vedo perchè non possa accadere con una band collaudata come la vostra. Ok, la Scarlet non sarà la Roadrunner…però…:D

Ahah! Ti ringrazio, ma come hai implicitamente detto tu, questo non dipende solo da noi,ma anche e soprattutto dalla casa discografica. Spetta a loro decidere quanto investire su di noi,e questo dipende ovviamente anche da quanto una label crede in una band.
Personalmente credo che i VD oggi siano una band molto meno underground di quello che si puo’ credere, ed i tour fatti in tutto il mondo sono li’ a dimostrarlo.
Ti ricordo che noi all’estero non suoniamo come supporter band,ma eseguiamo dei veri e propri tour da headliner, che non e’ affatto male, no? Certo, c’e’ ancora molto da crescere,ma noi siamo qui e ce la stiamo mettendo tutta, il resto non dipende (solo) da noi.

Vi ringrazio ancora per la disponibilità e rimando l’appuntamento con voi quando l’album sarà nei negozi per magari aggiungere altre interessanti considerazioni a questa intervista!

Grazie a voi per la bella intervista, e alla prossima. Ciao!