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Diabulus In Musica – Zuberoa Aznárez

Approfittando dell’imminente uscita del nuovo lavoro dei Diabulus In Musica “The Wanderer”, ho avuto la possibilità di intervistare Zuberoa Aznárez, fondatrice e lead-singer della band, che ci ha dato qualche notizia sul loro ultimo lavoro discografico e ci ha raccontato qualcosa su di lei e sul resto del gruppo. Ecco cosa è uscito fuori da questa piacevole chiacchierata…

Ciao Zuberoa. Benvenuta su HeavyWorlds.com. Permettimi di dire che è un grande piacere per me intervistarti, in quanto seguo i Diabulus In Musica già da un po’. Come stai?

Ciao! sto molto bene, grazie! Il piacere di quest’intervista è tutto mio.

Vorresti fornirci brevemente una piccola biografia dei DIM?

Gorka ed io fondammo la band nel 2006. Dopo aver vinto molti contest decidemmo di registrare il nostro primo album, “Secrets”, il quale venne prodotto dalla Metal Blade Records nel 2010. L’album andò molto bene, ricevette tantissime recensioni positive e noi avemmo la possibilità di suonare in grandi festival come il MFVF e il Metalfest. Recentemente, abbiamo firmato un contratto con la Napalm Records e il nostro nuovo album, ‘The Wanderer’, verrà pubblicato il 29 Febbraio.

A breve uscirà il secondo album dei Diabulus In Musica, ‘The Wanderer’, per la Napalm Records. Vorresti accennarci qualcosa?

Non vediamo l’ora che arrivi il 29 Febbraio! The Wanderer è un grande passo avanti. È un album molto eclettico, l’orchestra e i cori sono più imponenti, le chitarre sono più cariche e ci sono molti nuovi strumenti (liuto, flauto, percussioni, chitarre acustiche). Pur mantenendo le nostre principali influenze, ovvero la musica classica e il metal, gli arrangiamenti sono molto più ambiziosi e viene dato spazio a suoni definiti più “mistici”. È un album molto appassionante, dove tutti i vari suoni sono perfettamente catturati. The Wanderer è carico, molto ampolloso… ma anche molto più raffinato di ‘Secrets’.

Sempre parlando dell’uscita del cd tu personalmente, come cantante e fondatrice della band, come stai vivendo questi ultimi giorni di attesa prima dell’uscita ufficiale? La pressione e l’emozione devono sicuramente essere molto alte…

Si, sono molto emozionata! Ora stiamo facendo molte interviste, e questo è davvero un buon segno. Stiamo anche preparando il nostro primo live per promuovere l’album, non vediamo l’ora di condividere con tutti voi le nostre nuove canzoni!

Come è nata la collaborazione con Napalm Records? So che prima eravate sponsorizzati dalla 2Wild4 Productions, la quale gestisce il festival più grosso dei Paesi Bassi: il MFVF!

La 2wild4 è l’agenzia che ci organizza i tour, ed è proprio grazie a loro che abbiamo firmato il contratto con la Napalm. Inoltre, il proprietario della 2wild4 è il promoter del MFVF ed è un nostro grande fan! Siamo molto contenti di aver firmato il contratto con la Napalm, perché è stata la prima label a supportare questo genere di musica. Ora sentiamo di essere nel posto giusto!

Attualmente, state promuovendo l’album e state ricevendo moltissime critiche positive. Come sta andando? Avete ricevuto riscontri positivi? Quale pensi possa essere il parere dei fans?

Abbiamo letto la prima recensione molto tempo fa ed era davvero buona, con molti commenti positivi! Siamo molto contenti di sapere che le persone che hanno ascoltato ‘The Wanderer’ hanno perfettamente percepito l’essenza del cd, anche perché è un album che ricrea molte atmosfere diverse tra loro. Come lavoro è molto simile ad una colonna sonora. Spero che i fan lo possano apprezzare come lo apprezziamo noi. Se a loro piacciono la varietà di suoni, le atmosfere metal e la musica classica, sicuramente lo adoreranno!

‘The Wanderer ‘è stato prodotto e realizzato da Jacob Hansen, John Kelly & Maite Itoiz e soprattutto dall’onnipresente Stefan Heilemann, che ha curato personalmente il booklet, però so anche che le foto promozionali sono state realizzate da una giovanissima e talentuosa fotografa, Natalia Domingo. Come è stato lavorare con entrambi i fotografi? È stata una bella esperienza per te e i ragazzi?

E’ stato davvero molto bello lavorare con loro! Natalia Mora è un’artista e una persona fantastica. Sono onorata che lei ci abbia contattato l’anno scorso per un servizio fotografico. Sono rimasta davvero stupita dal suo talento! Per l’artwork, abbiamo lavorato con Heilemann, anche lui è un’artista incredibile (e molto conosciuto). Lui è anche un bravissimo fotografo, ma per noi era difficile raggiungerlo in Germania per un photoshoot perciò abbiamo deciso di lavorare con Natalia. Dopo aver scattato le foto con lei le abbiamo inviate a Stefan che le ha modificate per l’artwork. È stato fantastico che entrambi abbiano accettato di lavorare così, sono persone molto professionali ed il risultato è stato davvero bello!
L’album apre con una intro, “A Journey’s End”, e parte subito con una traccia che immediatamente, per chi non vi conoscesse, potrebbe far pensare agli Epica (o per lo meno, così io ho pensato!). Come è nata l’idea di dare questa sensazione tramite la traccia “Ex Nihilo”?
L’idea, ovviamente, non era quella di ricordare gli Epica (ride, ndr), ma quella di trasmettere i sentimenti che dominano quella parte della storia (‘The Wanderer’ è un concept album). Abbiamo sentito il bisogno di utilizzare questo tipo di canzone, con parti molto veloci e versi solenni, per esprimere il disagio che prova il personaggio ma anche il coraggio che cresce dentro di lui.

Nell’album troviamo la traccia “Blazing a Trail” che vede la collaborazione del fondatore degli Epica, Mark Jansen. Cosa ci puoi dire riguardo questa collaborazione? Come è nata la scelta di volere questo musicista per questa traccia? Come è lavorare e come è stato lavorare con lui?

Noi abbiamo già lavorato con Ad Sluijter (ex chitarrista degli Epica, ndr) nel nostro album precedente e la nostra relazione con loro è molto buona. Sono persone gentilissime e perciò, quando ci siamo ritrovati a dover scegliere una collaborazione per il nuovo album, la nostra scelta è subito ricaduta su Mark. Quando gli abbiamo proposto di collaborare con noi lui ha immediatamente accettato e ha registrato alcune parti di growl su una traccia del cd. Siamo davvero felici e onorati di averlo nel nostro album!

Avendo menzionato gli Epica, cosa ne pensi di loro, della loro musica?

Sono dei grandissimi musicisti e la loro musica mi piace molto!

Nell’album c’è un vasto uso delle orchestrazioni, come ho notato anche in tracce come “Hidden Reality”. Per un attimo, nei cori mi è parso di scorgere qualche richiamo ai Nightwish. Sei d’accordo con questa affermazione?

Ammetto di aver scritto questa canzone senza mai pensare ai Nightwish! Non so perché te li ricorda, probabilmente per la presenza di alcune parti di flauto? Oltre a cantare io suono anche il flauto, per questo abbiamo deciso di inserirlo in questa traccia, per creare un’atmosfera più celtica/etnica.

Tra tutte le tracce dell’album, c’è stata qualche traccia particolarmente difficile da cantare, scrivere o registrare?

Non ce n’è una in particolare. L’intero processo necessita di competenze diverse e devi sempre essere concentrato sul lavoro che stai facendo in quel momento. Hai bisogno di un sacco di energia per un lungo periodo, questa credo sia la cosa più difficile. Nel mio caso, dipende più dal giorno che dalla canzone. Se non mi sento ispirata per registrare o scrivere qualcosa, semplicemente non lo faccio. Se voglio fare qualcosa ho bisogno di essere al 100%, altrimenti non ci riesco. Suppongo che ognuno di noi abbia avuto diverse difficoltà nel corso delle registrazioni. In ogni caso, siamo una squadra ed è più facile lavorare tutti insieme.

Domanda di routine: c’è qualche canzone alla quale ti senti maggiormente legata?

Dipende molto dal mio stato d’animo! (ride, ndr) Forse “Hidden Reality”, mi sono sentita spesso in quel modo e il testo ha un significato molto speciale per me.

Immagino che lavorare ad un album sia qualcosa di unico ed incredibile, ma allo stesso tempo deve essere faticoso organizzare tutto il lavoro in studio. Quanto ci è voluto per creare questa nuova creatura?

Non è per niente facile! Quando abbiamo realizzato e pubblicato “Secret”, già sapevamo come sarebbe dovuto essere il nostro prossimo lavoro. Abbiamo imparato molte cose durante la registrazione del disco precedente, infatti sulla produzione e sulle registrazioni di questo nuovo album ci abbiamo lavorato da soli (tranne il mixaggio che è stato fatto da Jacob Hansen). Non saprei dire quanto tempo ci è voluto, ognuno ha fatto le proprie cose in periodi separati approfittando del proprio tempo libero.

Come viene gestito il lavoro in studio? Lavorate tutti insieme come una vera squadra?

Si, i DIM sono una vera e propria squadra! Siamo ottimi amici da anni e siamo organizzati molto bene, è per questo che abbiamo un metodo molto preciso per lavorare… La prima cosa che abbiamo fatto insieme è stato pensare alla storia e ai sentimenti che avremmo voluto esprimere in ogni canzone. In questo modo abbiamo iniziato a lavorare e abbiamo lavorato ognuno sulla propria canzone e dopo ciascuno ha inviato il proprio materiale a gli altri membri della band. Da quel momento abbiamo ricominciato a lavorare insieme per organizzare e finire le canzoni. Dopo tutto questo lavoro abbiamo, finalmente, iniziato le registrazioni nel nostro studio.

C’è qualche momento particolare divertente (o semplicemente bello) che ricordi con piacere del periodo di registrazione del cd?

Ce ne sono davvero tanti di momenti divertenti, noi ragazzi siamo davvero pazzi! Ne potete vedere alcuni negli studio report sul nostro canale Youtube.

Da chi sono state scritte le lyrics e le musiche? Da dove è venuta l’ispirazione?

La musica è stata scritta da tutti. I testi invece sono stati scritti da me, tranne quello di “Shadow of the Throne” che è stato scritto da Alex. L’ispirazione suppongo derivi dalle “muse” (ride, ndr). Io scrivo solamente se mi sento ispirata, altrimenti è difficile lavorare e raramente realizzo qualcosa che realmente mi piace. Le canzoni molto spesso si scrivono da sole, bisogna solo aspettare l’ispirazione e attendere l’arrivo delle “muse”. Per quanto riguarda me, io scrivo ispirandomi al mondo stesso, parlo soprattutto delle mie preoccupazioni personali nei confronti del mondo.

Tu hai voce molto versatile, Zuberoa, e in alcuni tratti usi il canto operistico. Quali studi hai fatto? Qual è la tua formazione artistica?

Grazie mille per i complimenti! Io ho iniziato i miei studi all’età di otto anni, ho cantato in molti cori nel corso della mia infanzia. Poi ho iniziato a studiare canto classico e tutt’ora continuo a studiarlo, sono dell’opinione che la vita è un continuo processo di apprendimento. Ho sempre bisogno e voglia di imparare cose nuove! Inoltre, ho anche cantato nel coro da camera della mia regione e in alcuni ensembles di musica antica.

Ci sono stati degli artisti che hanno influenzato il tuo stile musicale? Quali sono i tuoi idoli?

Non credo di avere dei veri e propri “idoli”, ma apprezzo molte band non solo del panorama metal. Come il resto della band anche io ascolto molti generi diversi di musica. Oltre il metal adoro ascoltare musica antica, folk, colonne sonore…

Parlando della vostra attività in ambito live, per essere comunque una “piccola band”, avete affiancato tantissime bands, quali Manowar, Theatre Of Tragedy, Arch Enemy, Cradle of Filth, Doro, Therion, Kreator, Rage, Saxon, Epica, Sabaton e molti altri. Tra questi importanti nomi, con chi ti sei trovata meglio? Cosa hai imparato da questa esperienza?

È davvero molto difficile da dire, non abbiamo trascorso molto tempo con queste band, in realtà ce ne sono alcuni con i quali non abbiamo mai parlato! L’unico momento in cui abbiamo avuto la possibilità di fare amicizia con membri di altri gruppi è stato solo durante il MFVF.

Pochi mesi fa, avete partecipato anche al MFVF. Cosa puoi dirci di questa esperienza? Come tutti sanno, il MFVF è un bel trampolino di lancio per molte band sconosciute che tentano di farsi conoscere, pian piano, con la loro musica…

Suonare al MFVF è stata un’esperienza incredibile, abbiamo condiviso molti bei momenti con i nostri fan, con gli organizzatori, con lo staff e con le altre band. Siamo molto grati a Phil per averci dato questa grande opportunità. C’è un’atmosfera davvero speciale lì, un contatto molto diretto con il pubblico e tutti a Oktoberhallen sono gentilissimi.

Parlando dei fans, quale è il tuo rapporto con la gente che ti supporta e che ti ama per l’artista che sei?

Non ho abbastanza parole per ringraziarli per tutto il supporto che ci danno. Il loro supporto è molto importante per me. Non c’è niente di meglio di sapere che le persone si emozionano ascoltando la tua musica, è questo il motivo principale per cui canto. Amo i miei fans e mi piace molto essere in contatto con loro, anche se a volte vorrei avere più tempo per poter rispondere a tutti i commenti e i messaggi che sono sempre tantissimi!

Come dicevo, il disco sarà pubblicato a breve. Avete già in mente un tour europeo per promuovere ulteriormente l’album o vi è stato proposto di andare in tour?

Speriamo di andare in tour molto presto, ci stiamo lavorando!

Essendo tu fondatrice e cantante della band dal 2006, presumo tu abbia avuto tante soddisfazioni dalla tua band. C’è qualcosa che ancora vorresti realizzare in ambito musicale? Qualche sogno nel cassetto?

Mi piacerebbe tantissimo suonare con una grande orchestra e con un coro, c’è qualcuno interessato? Inoltre, sarebbe fantastico poter vivere solo per la musica, così potrei passare le mie giornate a fare ciò che amo di più fare. Come diciamo noi spagnoli: “sognare è gratuito”! (ride, ndr)

Ritornando alla tua storia come cantante e alla storia dei DIM, come tutti avrete avuto i vostri problemi ma per essere qui vuol dire che li avete superati alla grande. Cosa consiglieresti ai ragazzi che decidono di lanciarsi in quest’avventura? C’è qualcosa da non tralasciare assolutamente per avere dei buoni risultati?

Si, abbiamo avuto molti problemi e tutt’ora li abbiamo. Ma anche se a volte tutto sembra buio bisogna sempre andare avanti e perseguire i propri sogni. Come hai detto tu, abbiamo lavorato molto duramente e anche adesso continuiamo a farlo! È necessario dare sempre il 100% ed essere pazienti.

Hai qualche aspettativa particolare per il tuo futuro?

Suonare il più possibile! Ci piace molto scrivere e registrare nuove canzoni ma pensiamo che una canzone non può essere completa se non viene suonata in ambito live. Tutti noi amiamo suonare dal vivo, ci sentiamo bene quando siamo sul palco e sentire il calore della folla è qualcosa di magico.

Grazie per la bella chiacchierata. Hai la possibilità di dire qualcosa ai fans dei DIM e ai nostri lettori… Speriamo di vederti presto in tour con la tua band, possibilmente anche in Italia. In bocca al lupo e auguri per tutti i tuoi progetti futuri!

Grazie a te per le tue domande e i tuoi complimenti! Naturalmente un grazie va anche a tutti i lettori e tutti i fans! Speriamo che “The Wanderer” possa piacervi e speriamo di incontrarvi tutti durante il tour!