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Epica – Mark Jansen

Noi di Heavyworlds.com abbiamo avuto occasione di scambiare due parole con Mark Jansen degli Epica poco prima del concerto al Live Club di Trezzo sull’Adda. Ecco cosa ne è uscito dalla nostra chiacchierata!


– Ciao Mark, bentornato su Heavyworlds.com! E’ trascorso un bel po’ dall’ultima intervista.. come stanno andando le cose?

In questo tour bene, meravigliosamente direi. Abbiamo già fatto 5/6 live, ovunque abbiamo ottenuto buoni responsi, è un buon pacchetto con Scary Symmetry e Eluveitie. Le band vanno molto d’accordo, abbiamo avuto un po’ di sfortuna nel tour precedente in America e ora penso che la sorte sia di nuovo dalla nostra parte. Quindi speriamo che le cose rimangano così…

– Giusto, avete avuto un po’ di sfortuna sia per questioni di Coen & famiglia e sia per Simone..

Esatto, vedo che sai.. Sì, la brutta cosa legata alla salute del padre di Simone ma fortunatamente ora è tutto ok quindi.. Incrociamo le dita dai! (ride)

– E mentre Simone era tornata a casa dal padre, voi siete rimasti negli Stati Uniti comunque, giusto?

Non sapevamo se Simone sarebbe tornata o no e quando era chiaro che non sarebbe tornata, siamo tornati a casa pure noi. Ed è dura quando sei lì e non puoi fare nulla, vedi tutte le band suonare e sai che a casa c’è una brutta situazione in corso.. non è stata la miglior settimana della nostra vita.

– Si si, stavo seguendo tutto su Facebook e pure nel fanclub italiano leggevo della preoccupazione dei fans..

Sì sì. sapevo che c’era preoccupazione se il tour europeo sarebbe avvenuto o meno.. ma ora la gente può notare che siamo di nuovo in tour e tutto è a posto fortunatamente.

– E dimmi, com’è avere Ruben Wijga (ReVamp) come sostituto di Coen Janssen per questo tour?

E’ un grande tastierista ed è un ragazzo molto amichevole, fa parte del team da un bel po’ di tempo e lo conosciamo da tempo.

– Dai tempi del tour con i ReVamp giusto?

Esatto. E’ un volto familiare da un bel po’ e per noi è importante conoscerle le persone perchè quando porti qualcuno in tour, se non l’hai esaminato, non sai se questo ha caratteristiche terribili nascoste. E con questo ragazzo, per fortuna lo conoscevamo, ci abbiamo fatto un tour, sapevamo che era un bravo ragazzo.

– Tornando al discorso del tour attuale, cosa ne pensi delle due band con cui state girando ora?

Gli Scar Symmetry li conosco da un bel po’ di tempo dal loro primo disco. Penso siano una grande band, con fantastici riff di chitarra. La band ha spesso un po’ di alti e bassi e ora spero che, dato che non facevano tour da un po’, ritornino in carreggiata e che risorgano di nuovo.. perchè se lo meritano. Bellissima musica, spero in bene per loro.

Gli Eluveitie invece sono già una gran band, su un alto livello. La musica è davvero buona, non è sicuramente nei miei gusti e non ne comprerei un disco, ma ho sentito durante i soundcheck e hanno delle melodie catchy che rimangono in testa. Stanno facendo un buon lavoro.

– Ok allora.. Cavolo! Mentre parlavi mi era venuta in mente una domanda da farti ma non me la ricordo più.

(Scoppia a ridere) Dai dai pensaci che ti viene in mente.

Ci sto pensando, niente da fare..

Dai, ti tornerà in mente. (ride)

– Si spera! Allora parlando sempre di questo tour europeo, non è il primo in supporto a “The Quantum Enigma”. Cosa ci dobbiamo aspettare stasera sia a livello di sceneggiatura che di setlist?

Guardiamo sempre cosa abbiamo suonato le volte scorse e abbiamo suonato già parecchie volte qua, prima a Milano, poi Firenze e cerchiamo anche di mettere brani che non eseguito le volte precedenti. Tipo in questo tour suoniamo o”Design your Universe” o “The Phantom Agony” e la volta scorsa “Design Your Universe”, stasera suoniamo “The Phantom Agony” per le persone che ci hanno già sentito primai ma anche canzoni che non hanno mai sentito prima manco loro come “Chemical Insomnia” per esempio, “The Last Crusade” quindi ci son tracce nuove nella setlist.

– Fantastico, “The Last Crusade” è una delle mie preferite! Da come avete annunciato su Facebook, state scrivendo le canzoni per il nuovo disco. Puoi fare qualche anticipazione al riguardo?

Sì, siamo nel bel mezzo del processo, abbiamo 25 canzoni nuove e attualmente stiamo lavorando sui dettagli finali sulle linee vocali e i testi, che sono la parte finale per finire un brano. E poi dovremo fare una selezione di quali canzoni mettere sull’album e non, sono molto contento della quantità di materiale che ho per nuove tracce. C’erano periodi in cui non avevamo abbastanza brani per finire un album o non ne avevamo di belle ora ne abbiamo troppe e anche belle. (ride). Sarà difficile scegliere tra belle canzoni. Sono molto felice al riguardo ma non posso rivelare troppo, è ancora in fase di costruzione, possiamo anche cambiare cose all’ultimo sul sound e altro.. ma ciò che abbiamo in mente è quello di fare una piccola continuazione di “The Quantum Enigma” che suonava già un bel po’ diverso da “Requiem For The Indifferent” e ora vogliamo continuare a tenere questo sound per il nuovo album.

– Voi ragazzi oramai siete sempre in tour tra una cosa e l’altra da anni rilasciando album ogni circa 2 anni. Come ti giostri il tempo facendo una vita da musicista e una vita normale?

E’ sempre una sfida cercare di equilibrare entrambe le vite. Quando sono a casa, cerco di non lavorare troppo perchè c’è sempre qualcosa da fare, puoi essere impegnato anche per 24 ore di fila quando sei in tour ma anche quando sei a casa. Ma ho imparato anche a prendere delle distanze a volte e godermi il tempo in Italia.


– Oramai hai residenza quasi fissa in Sicilia!

(ride) Sì, sì. Vivo in Sicilia e ho anche due cani e due gatti. E loro anche necessitano del mio tempo quando torno a casa.. comunque si, direi che ora la gestisco meglio che in passato. Penso che fossi un “workholic” (drogato di lavoro ndr), lavoravo sempre. E oggigiorno penso di avere trovato un buon equilibrio tra lavorare per gli Epica e fare gli altri lavori “di casa”.

– Però dai, ti rilassi anche facendo un po’ di ciclismo, vedo!

(ride) Ma sai tutto! Sì, il ciclismo mi aiuta a essere rilassato e mi aiuta anche in questo equilibrio.

– Ora mi ricordo la domanda che ti volevo fare! (Mark scoppia a ridere). Voi ragazzi state preparando l’Epic Metal Fest, come vi è venuto in mente di organizzare questo festival?

Prima dello show Retrospect, avevo già in mente di organizzare qualcosa del genere. Dopo Retrospect, ho capito che potevamo organizzare un evento grosso come un festival. Abbiamo accumulato un bel po’ di esperienza con il concerto di Retrospect, un anno e mezzo di preparazione. Ora sappiamo come funziona tutto per mettere su un proprio festival. E abbiamo pensato che fosse il tempo giusto per farlo, anche di invitare molte delle nostre band preferite. Quindi sì, così è nata l’idea.

Parliamo di te come chitarrista, quando hai iniziato e come facevi pratica all’inizio?

Ho iniziato quando avevo 15 anni e ho fatto molta pratica. Ricevetti una chitarra da mio padre, ho iniziato a suonare canzoni degli Iron Maiden, The Gathering e questo tipo di band. E molto presto, ho iniziato con gli After Forever, la mia prima band. E durante i primi anni con gli After Forever, ancora sviluppavo le mie capacità da chitarrista, prima di iniziare con loro ero veramente un pessimo chitarrista (ride). E pian piano sono migliorato. Penso sia il modo giusto di imparare a suonare uno strumento non solo stando seduto nella tua stanza a suonare ma anche suonando dal vivo. Impari a suonare il tuo strumento in un modo completamente diverso. Quando sei seduto, devi suonare con diverse tecniche ma quando stai in piedi e suoni, è completamente diverso.
Quando metti la tua pratica in azione nei live, scopri davvero come suonare e sviluppi te stesso.

– E cosa mi dici delle tue capacità da growler?

Ho iniziato e imparato negli After Forever, all’inizio avevamo un growler ma non c’era quasi mai alle prove, ci chiedevamo perchè sparisse e non venisse mai poi abbiamo scoperto che aveva un sacco di problemi nella vita personale. Si è tolto dalla band e quando l’ha fatto, ci siamo chiesti se era il caso di continuare senza le parti growl o no o farcele da soli. Quindi all’inizio Sander (Gommans ndr) ha iniziato a fare la parte growl e io gli scream e poi negli Epica ho iniziato a fare growl e scream da solo.

– Parlando dei progetti, sei pure la mente dei MaYaN. Quale sarà il futuro della band?

Il futuro dei MaYaN è un po’ incerto in questo momento perchè son tanto impegnato con gli Epica, in questo momento non ho tempo per i MaYaN ma penso che in futuro, quando avremo tempo, scriveremo un po’ di musica. E’ proprio un peccato che non ci sia così tanto tempo. Abbiamo fatto due CD velocemente e molte persone stanno chiedendo ma purtroppo ci son solo 365 giorni all’anno, è già abbastanza difficile fare tutto con gli Epica e c’è già tanto in ballo con gli Epica.. come dicevamo prima, c’è l’equilibrio tra la vita a casa e non, se facessi anche i MaYaN non sarei mai a casa.

– Quali sono i tre album che ti hanno cambiato la vita musicale?

Iron Maiden con “Seventh Son”, mi ha trascinato nell’heavy metal. Poi Megadeth con “Rust in Peace”, primo album metal che abbia mai comprato e che mi ha portato nel metal generale. E il primo album heavy in assoluto è “Appetite Destruction” dei Guns n’ Roses, che non è metal ma è heavy rock, è il primo album che mi ha tirato fuori dalla musica mainstream che ai ragazzini piace e mi ha portato nella musica heavy.

– Ultima domanda: com’è vivere in Italia, aspetti positivi e negativi che hai riscontrato?

Ci son molte cose buone direi. La vedo da una prospettiva diversa rispetto agli stessi italiani. Ho notato, vivendo in Sicilia, che molta gente si lamenta di quanto faccia schifo vivere lì. E mi chiedono “ma non pensi che sia terribile qui?” e io rispondo “no, dovete capire che la vedo da un altra prospettiva”. Ad esempio, il cibo è fantastico, per molte persone di qui è normale avere questo cibo e molte cose crescono sugli alberi quindi è facile e normale che non capiscano e si ricordino quanto questo sia speciale. Seconda cosa: il tempo è sempre buono. Terza cosa: le montagne e i paesaggi son fantastici. L’unico svantaggio è la disoccupazione ma per me personalmente io ho il mio lavoro, non importa da dove vivo perchè son sempre in tour. Per me quindi non è un problema l’aspetto economico dell’ Italia ma per le persone che vivono qui è molto triste sicuro. Spero che tutti abbiano un lavoro, la cosa positiva di questo è che la Sicilia è turistica ma non come la costa del Messico ad esempio. In Sicilia puoi andare in spiaggia in primavera e non c’è nessuno. Quindi è fantastico andare in spiaggia con un tempo così in primavera e hai tutta la spiaggia per te! Un altro svantaggio è la qualità delle strade, molto pessima. Come vedo che sai, mi piace un sacco il ciclismo e se la qualità delle strade è così, capitano cose del genere (mostra sbucciature ginocchio e gomito e braccio ndr) ma possono anche capitare in strade buone ma la qualità delle strade in Sicilia sta cambiando tanto drasticamente. Alcuni anni fa era più ragionevole ma ora molte strade non vengono manco più riparate. Ed è una situazione triste. Altra cosa brutta è il maltrattamento verso gli animali soprattutto cani e gatti. Ho notato che molte persone giovani son diverse, son molto amichevoli verso gli animali. Ma molte persone adulte o più vecchie tengono incatenati i loro cani..

– E molto spesso li abbandonano o in autostrada o in giro o lasciano cucciolate di cani o gattini appena nati nei cassonetti della spazzatura. Ed è veramente triste.

Sì, esatto. Con queste cose ho molti problemi perchè son un grande amante degli animali e quando vedo la gente trattare male gli animali così, mi fa male tantissimo. Ma spero di poter aiutare a fare qualche cambiamento in Sicilia.

– Grandissimo! Direi che è tutto per ora. Ti ringrazio ancora della tua disponibilità. Hai qualcosa da aggiungere per i tuoi fans o i nostri lettori?

Figurati, grazie per l’intervista. Vorrei dire che son contento di essere tornato con gli Epica in Italia, non vedo l’ora di fare il concerto di oggi e domani qui e dopo il tour, spero di tornare in Sicilia di nuovo perchè mi fa bene ed è oramai come casa. Mi sento facilmente a casa in molti posti del mondo ma gli unici posti che sento come casa mia sono i Paesi Bassi e la Sicilia.