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MY INNER BURNING BECKY

Cosa fareste, voi, se da perfetta band sconosciuta riusciste ad avere un contratto per un debut, un tour che vi porti fuori dalla vostra madrepatria e un secondo disco pubblicato per SPV/Steamhammer? Vi monterete la testa piacevolmente, segno che dopo tutto il culo che vi siete fatti le cose iniziano a girare…ecco, con Becky dei My Inner Burning scordatevi questo. La ‘tipa’ ha i piedi ben piantati per terra, sa a che punto è la sua band, ma non si lascia ‘ingannare’ dal sottoscritto con qualche domanda che potrebbe mettere in mostra un certo egocentrismo…da buona tedesca, la testa e il cuore viaggiano con il solo obbiettivo di fare musica che ‘spakka’…a voi le sue parole:

Ciao Becky e benvenuta nell’universo di Heavyworlds.com…come vanno le cose?

Molto bene, grazie…abbiamo appena fatto il release party del disco ed è stata una grande festa!!!

Parliamo di “Eleven Scars”, la nuova fatica dei My Inner Burning…ti va di descrivercelo?

”Eleven Scars” è il nostro secondo album…è un po’ più personale rispetto al primo; i temi delle songs sono molto differenti ma c’è sempre un elemento che li accomuna, ovvero che c’è sempre qualcosa di drammatico che ruota attorno alle psiche delle persone…parliamo di pensieri profondi e sentimenti, esperienze, paure e desideri che lasciano delle cicatrici sia nel corpo che nell’anima. Ovviamente le mie esperienze personali fluttuano all’interno del disco, e un esempio è “When I’m Gone”.

Parlando del songwriting, come si è evoluto il suono della band dal primo disco?

“Eleven Scars” è un po’ più darkeggiante, possiede più groove e melodie ma rimande sempre ‘female fronted metal’ al 100%. Abbiamo lavorato per ottenere un sound che ci facesse riconoscere, migliorando soprattutto i suoni dei synth…infatti sono decisamente più nitidi adesso e si integrano maggiormente con il sound della band

Come si è svolto il processo di registrazione? Qualche aneddoto particolare?

Il nostro chitarrista, Sauer, si è sobbarcato tutto il mixing e il mastering di entrambi gli album, ecco perché tutto il processo di registrazione è stato piacevole per noi. Avevamo tutto il tempo che volevamo da passare in studio…la vera differenza, forse, è che per la prima volta abbiamo collaborato come un vero team, dall’inizio alla fine. Su Youtube trovi qualche video fatto in studio, se hai piacere di cercarlo!

Nel vostro songwriting è riscontrabile un ampio uso di elementi melodici ed elettronici che rendono il suono meno ‘gothic’ e più rock/metal…è una scelta voluta oppure tutto è arrivato naturalmente?

No, guarda le songs sono nate e si sono sviluppate naturalmente…l’elemento base rimarrà sempre e comunque il metal, anche se il nostro motto è “Dai alla song ciò che la song necessita!” (RIDE)!

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Uno dei punti più emozionante di “Eleven Scars” rimane la song “When I’m Gone”, che è una ballata piuttosto inusuale nella struttura e in cui le tue linee vocali esplorano il pentagramma in numerosi saliscendi…come ti sei sentita nell’interpretarla?

“When I’m Gone” è una song molto personale…come ho detto prima; per la verità la song parla della fine di un’amicizia. Sebbene sia una storia triste mi è piaciuto interpretarla, visto che ho potuto liberare tutte le mie emozioni semplicemente cantandola.

State pianificando qualche tour, magari qualche festival estivo o un supporting tour?

Stiamo pianificando un tour per settembre e ottobre in questo momento…Ma non ci sono ancora date fissate con certezza, per cui non posso scendere ulteriormente nei dettagli. Controllate la nostra homepage e in breve tempo avrete tutti i dettagli.

Parliamo un po’ dei tour passati…leggendo sul vostro sito, sembra che il tour in Grecia nel 2009 sia stata una grande esperienza per voi…ci vuoi raccontare qualcosa?

E’ stata un’esperienza esaltante suonare fuori dalla Germania…l’accoglienza greca è stata incredibile e l’audience sapeva ogni nostra song a memoria! Che emozione sentirli cantare i nostri pezzi, e non solo i ritornelli!

i My Inner Burning sono una metal band in forte ascesa…ma qual è la ‘formula’ da seguire per costruirsi un ‘audience’ nell’attuale panorama metal?

Non esiste una formula vera e propria…siamo felici quando riusciamo a catturare gente con la nostra musica, e questo è ciò che ci proponiamo di fare! Se però credi che ci debba essere una formula, beh allora è: fortuna+fortuna+talento+presenza!

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Passiamo a una domanda ‘storica’: quando avete capito che stavate passando da band ‘normale’ a band ‘professionale’^

Mah, sin dall’inizio le nostre ambizioni erano improntate verso la professionalità e siamo stati fortunatissimi a trovare un primo contratto con la CMM/SAOL in modo da poter distribuire il nostro debut in tutta Europa; un ottimo inizio, se ti guardi in giro. Poi un anno dopo abbiamo siglato il contratto con SPV/Steamhammer, che è una grande label mondiale, e finalmente abbiamo il nostro “Eleven Scars” in distribuzione pure negli States!

Ultima domanda: cosa ci sarà nel futuro dei My Inner Burning? E cosa ci sarà nel futuro di Becky, ovviamente?

Un sacco di musica che vi spaccherà le chiappe (RIDE)!!!

Siamo in chiusura…vuoi aggiungere qualcosa o salutare i tuoi fans?

Ciao metalheads italiani…speriamo di venir dalle vostre parti molto presto. Per ora visitate i nostri siti http://www.myinnerburning.de e http://www.myspace.com/myinnerburning e lasciateci i vostri commenti! Grazie per l’instancabile supporto che ci date…

Grazie a te Becky per queste parole…e per creare dischi come “Eleven Scars”. Alla prossima!