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My Refuge – Mauro

Noi di Heavyworlds.com abbiamo intervistato Mauro dei My Refuge poco dopo la data del Drakka Rock. Ecco cosa ne è uscito dalla nostra chiacchierata. Enjoy!

– Salve ragazzi, benvenuti su Heavyworlds.com, è un piacere avervi qui. Come state?

Ciao Pinka, e ciao a tutti, stiamo bene, sempre in fermento ma fa parte del gioco!

– Sabato sera avete condiviso il palco del Drakka Rock con band come Furor Gallico e Temperance. Com’è

stata questa esperienza?

E’ andato tutto molto bene, essendo un festival alla prima edizione c’è sempre il rischio che non ci sia una

affluenza di pubblico adeguata, ed invece è andata oltre le aspettative, molto pubblico sin dall’inizio ed una

buona partecipazione. Inoltre tutto è andato bene anche a livello tecnico, senza problemi e senza intoppi.

Ci vorrebbero molti festival di questo stampo; Le band che hanno partecipato fanno tutte parte più o meno

dell’underground ed al momento è l’unico modo per avere visibilità ed uscirne soddisfatti.

– Essendo la prima volta qui sulla nostra webzine, vi volete presentare e raccontare la vostra storia?

I My Refuge sono nati nel 2010, all’inizio era solo un progetto mio, non avevo un’idea ben precisa di quello

che sarebbe diventato. Avevo dei brani nel cassetto, idee che stavo sviluppando e ci tenevo a registrarle. Mi

sono avvalso dell’aiuto di alcuni amici ma fondamentalmente ho fatto tutto io in quell’EP, che paga proprio

il difetto di non aver avuto una band vera con cui suonare ed arrangiare i pezzi, era ancora un progetto

embrionale, ma volevo concludere quel primo demo, che si è concretizzato con 3407-Pictures of An August

Night.

Dopo l’uscita di 3407 ha cominciato sempre di più a crescere la voglia di trasformare i My Refuge in una

band vera e propria, e da li tutto è venuto naturale. Simone Dettore (chitarra) è un amico da sempre,

suonavamo già anni fa in un’altra band power metal, gli Zadar. Con Valerio Ferrari (batteria) avevamo già

da tempo l’idea di un progetto insieme e Salvatore Chimenti (basso) era il mio fido bassista da diversi anni

in altre band, Moz (voce) è subentrato poco dopo. Abbiamo cominciato a provare ed è nata subito la giusta

alchimia ed il giusto affiatamento, da quel momento i My Refuge sono stati per tutti una priorità; a giugno

di quest’anno c’è stato l’unico avvicendamento nella line up con l’ingresso di Davide Vella alla voce, che ha

portato nuovo entusiasmo ed un nuova linfa alla band.

– Dopo 2 EP quest’anno è uscito il vostro album “A Matter Of Supremacy”. Cosa ci potete dire al riguardo

e cosa ci potete dire sulla copertina?

3407 come detto è stato l’inizio, nonostante fosse un lavoro embrionale e non privo di difetti è stato

fondamentale per la nascita della band. Living in Anger del 2013 era necessario per presentarci con la

nuova vera formazione, sia per proporci live che come biglietto di presentazione alla stampa, label,

produttori etc… Da li abbiamo ultimato altri brani, che sono poi finiti a comporre “A Matter of Supremacy”.

Della copertina, come di tutta la parte grafica e web se ne occupa Simone (Dettore, chitarra).

L’artwork rispecchia quelle che sono le nostre proposte, che pur avendo radici nel classico heavy e power

ha anche elementi più personali, infatti puoi ritrovare il teschio o il corvo, elementi classici, ma in realtà si

tratta di un art work differente rispetto alle classiche copertine power metal, così come i testi delle canzoni,

più riflessive, introspettive ed a tratti malinconiche. La copertina volutamente non vuole dare un significato

preciso, ma lasciare a chi la guarda una personale interpretazione. Ma il concetto chiave è la lotta ad armi

pari contro se stesso, così come il significato del titolo. Il concetto di supremazia verso noi stessi, andare

avanti, lottare per i propri obiettivi…

– E come è stato il responso da parte sia del pubblico che della stampa? A noi di Heavyworlds è piaciuto

assai!

Globalmente buono, siamo contenti dei responsi. Considerando che A Matter è il nostro debut album, ci

siamo buttati componendo quello che piaceva a noi ed ovviamente il rischio che non piacesse era alto, ma

ci abbiamo provato, ci sono state recensioni entusiastiche, addirittura dei 10/10, che forse sono state anche

troppo di elogio, ma generalmente il disco è piaciuto, e le critiche sono state costruttive e ci aiuteranno

indubbiamente per i prossimi brani. Non abbiamo ancora dati di vendita ma ci basiamo sui responsi dei

concerti, è c’è sempre un buon responso al banchetto del merchandising, questo vuol dire che c’è interesse

e che il disco piace.

Il fatto che anche a te ed a Heavyworlds sia piaciuto non può che farci piacere e riempirci di orgoglio!

– Questo disco è il vostro primo full length ma è anche il primo disco sotto Bakerteam Records, con cui

avete stretto una collaborazione di recente. Come è nato l’accordo?

Una volta registrato il disco abbiamo cominciato a cercare una label interessata a pubblicarlo, alla fine

abbiamo stretto il cerchio a 5-6 etichette con cui avevamo contatti e che erano interessate a noi, tra cui

Bakerteam. Abbiamo scelto loro vuoi per giocare in casa e poter avere contatti diretti più immediati

rispetto ad una casa straniera sia per il lavoro che che Bakerteam – Scarlet svolge in ambito metal. E’

importante che una label abbia una buona rete di distribuzione e promozione, ed in questo Bakerteam

svolge un buon lavoro.

– Come funziona il processo creativo targato “My Refuge”?

I maggiori compositori siamo io e Simone, capita che componiamo uno scheletro dei brani e poi si lavora

tutti insieme agli arrangiamenti, poi scriviamo melodie vocali e testo, altre volte il processo è all’inverso, si

parte da una melodia o da un ritornello e scriviamo la musica; quello che abbiamo imparato è che ogni idea

è importante, e ognuno di noi può portare riff, melodie, idee, si lavora per il gruppo e per migliorare

continuamente, capita che anche a brano concluso quello che faccia la differenza sia un arrangiamento di

basso o di batteria, per cui tutti hanno diritto di dire e proporre le loro idee.

– Essendo un cd una sorta di proprio figlio, questa domanda risulterà un po’ bastardina perchè

presumo sia difficile scegliere, ma in questo momento qual è la vostra canzone preferita e

perchè?

Difficile da dire, ogni brano ha la su storia, Somewhere è stato il primo brano a cui abbiamo

lavorato insieme io, Simone e Valerio durante le prime prove, A Storm is Coming il brano che da

sempre usiamo come opener ai concerti, The Raven ha radice profonde, è un brano che io e

Simone avevamo già suonato con gli Zadar nel 1999… Personalmente però credo che il mio brano

preferito sia The Cage, ricordo che quando lo scrissi e stavo improvvisando delle melodie vocali

cantai di getto quella che è l’attuale linea vocale, totalmente differente da quella che in realtà

avevo in mente, ma poi restò quella definitiva, è il brano più immediato e memorizzabile ed anche

il testo è legato ad un momento importante della mia vita. Ogni brano però come detto è

importante ed ha una sua storia.

– Parlando del futuro, invece, cosa ci potete dire? Qualche altra data live in cantiere?

Non è facile avere una attività live costante se fai metal e proponi brani inediti, anche con un

contratto discografico, i locali sono pochi e più propensi a far suonare cover band, ma riusciamo

comunque a ritagliarci dei buoni spazi.

Abbiamo in programma alcune date nell’interland milanese e varesetto insieme agli amici

Mainpain, con cui abbiamo condiviso spesso il palco, poi proporremo una serata acustica dei nostri

brani rivistati e entro l’anno supporteremo un importante band tedesca, ma di questo non posso

ancora dire nulla… consiglio chi è interessato a vederci e supportarci di seguire il nostro sito

www.myrefuge.it

– Supponiamo che scoppi un incendio e che voi abbiate l’intera collezione di dischi metal e rock esistenti

in casa. Potete salvare solo 5 dischi, quali salvereste e perchè?

Altra domanda difficile… così di getto al momento ti direi Keeper of The Seven Keys degli

Helloween, Trapped dei Rage, Gaia II La voz dormida dei Mago de Oz e Long Cold Winter dei

Cinderella, sono tutti dischi che hanno influito sul mio amore e passione per la musica ed al tempo

stesso legati a momenti importanti della mia vita.

– E’ tutto per ora, vi ringraziamo per il vostro tempo. C’è qualcosa che vorreste dire ai vostri fans o lettori

di Heavyworlds.com?

Grazie, sia del tempo dedicato che del supporto! Continuate a seguire le band emergenti e l’underground

musicale!