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PUTRIDITY – Ciccio

Se nella musica ricercate il marcio e non la poesia, budella martoriate e non la bellezza, lerciume e non finezza, gozzovigliate ferini, ci sono per voi i Putridity…Entriamo nel loro (solare) mondo, in compagnia di Ciccio, chitarrista della band.

“Mental prolapse induces necrophilism” voleva essere
una frustata di puro brutal
americano,
marcissimo e senza influenze esterne. A risentirlo adesso,
il vostro album, pensate
di
essere riusciti a centrare in pieno i vostri obiettivi?

A dir tutta la verità, avrebbe potuto essere più
pesante, ma siamo soddisfatti del
risultato
che abbiamo ottenuto, considerando che è stato il nostro
debutto.

Quando riascoltate la vostra musica, che emozioni provate?
A forza di sentirla,
emergono
più i pregi o più i difetti?

Penso che in qualsiasi ambito artistico l’autore tenda a
vedere maggiormente i
difetti rispetto
ai pregi nelle proprie opere. Nonostante tutto la nostra
musica ci piace, e quando
l’ascoltiamo
ci vien voglia di far festa al cottolengo.

Cosa porta a scrivere testi così malati e ricercati nel
voler arrivare oltre
l’estremo
limite del disgusto?

Alcolismo? Malattia mentale? Non lo so, ma la musica è
intensa e i testi ne devono
essere all’altezza, quanto più fa “cacare” la musica tanto di più
deve far cacare ciò
che viene cantato
sopra.

Da che film arrivano i samples a inizio e fine disco?

Sono stati presi dall’enigmista, il sample all’inizio di
Pursue The Suicidal Breed ci
sembrava
azzeccatissimo con il testo e abbiamo voluto metterlo come
intro.

Un dato che mi ha colpito, nella bio allegata all’album,
è che sono stati mandati in
giro
per il mondo circa 500 promo. Non sono un po’ troppi, rispetto al potenziale di
vendita
della band? O può essere una strategia vincente nel lungo
periodo, visto che così il
nome
del gruppo gira parecchio?

Questa cosa ci è nuova, che io sappia di promo ne abbiamo
stampati si e no una
cinquantina…(la cosa mi torna già di più, sarà scappato uno zero di troppo nella bio, NDR).

Di fronte a una proposta tanto estrema come la vostra,
immagino che i recensori
diano i
giudizi più disparati, dall’adorante fanatismo al
disgusto più totale. Quali sono le
opinioni più divertenti che avete letto?

Ah ah ah,mi fanno cagare quel tipo recensioni di gente che
ascolta due secondi senza
capire una
sega e poi scrive frasi come: blast growl e chitarre
pesanti, TANTA RABBIA! Ma che
cazzo vuol dire??
Ad ogni modo non possiamo lamentarci, non abbiamo avuto tanti
commenti negativi, anzi
spesso ci
rimaniamo anche male, vorremmo farci due risate con cose del
genere!

Che cosa non vi piace del death metal moderno e cosa,
invece, rende grande
l’old-school?

Tutti noi siamo legati a dischi dei primi anni ’90, perchè sono
l’abc di quello che
suoniamo.
Penso semplicemente che con gli anni molte band stiano
perdendo la cognizione di
causa nel
suonare il genere. Ovvero suonare death metal per alcuni è
diventato paragonabile al
fare
funky o jazz. Non ho vissuto personalmente il periodo, ma per
cosa ci è stato
trasmesso dal
vecchio decennio, posso dire che la maggior parte delle
proposte era “vera”, a
differenza di
oggi. In più col passare del tempo sono emersi fenomeni di
ibrido tra death metal e
altri
generi musicali come: L’HIP HOP?!? Ok, no comment.

imm

Il vostro esordio risale al 2007, nel frattempo come si è
mossa l’attività della
band?

Beh, abbiamo cercato di promuovere l’album dal vivo più
possibile e siamo contenti di
come
è andata. Nel frattempo abbiamo preso alla voce
Paolo (Gorefuck/Corpsefucking Art) nella formazione,
e ora
abbiamo finito il lavoro di composizione del nuovo album che
speriamo di cominciare a
registrare
presto!

Nella vita di tutti giorni c’è qualcosa che riflette
l’estremismo esagerato della
vostra
musica?

Beh, forse in birreria? Ah ah ah, sì, non ammazziamo nessuno, solo
le pinte!

Quali sono i vostri ascolti al di fuori del brutal death?

Qualsiasi cosa che mi colpisca per quanto mi riguarda, dal
thrash, black metal, al
jazz, country, prog,
anche se sono chiusissimo mentalmente eh eh. Ale è un fan del black metal più angoscioso, a me fa
cagare, ma lui si prende bene
con quella roba
lì e a noi va bene cosi!

Perché i Cannibal Corpse vendono milioni di dischi e
Disgorge e Devourment restano
un
fenomeno prettamente underground?

Beh, potrebbe essere una domanda interessante come una
domanda del cazzo, con tutto il
rispetto s’intende, eh…
I Cannibal Corpse sono nati in un periodo in cui non avevano
proposte simili in
concorrenza e si sono inventati
parecchi clichè che sono ancora delle regole fisse oggi
nel death metal, gli altri
che hai menzionato, oltre
all’essere meno assimilabili dall’ascoltatore medio, hanno
attinto parecchio dai primi
come tutto il resto della
popolazione death metal mondiale.
Ad ogni modo, io credo che il 50% della gente che si ascolta
un Bloodthirst o un Tomb
Of The Mutilated,
non ci trova neanche differenza pur diventando fan sfegatato
dei CC e trovi più
“semplice”ascoltare un album loro
che non un qualsiasi cd brutal death underground, con una
produzione magari anche
marciotta…

Chi, in Italia e nel mondo, porta avanti meglio il brutal
nella sua forma più
classica?

Non posso parlare di classicismo nel brutal death, perchè
trovo sia un genere in
continua, involontaria, lentissima
evoluzione.
Comunque sia, Blasphemer, Exhumer, Tools Of Torture, Wargore
sono i gruppi che preferisco
nella penisola.

Per il futuro, continuerete a tenere un sound molto
“incontaminato” o desiderate
provare
qualcosa di diverso?

Non credo assolutamente che mi metterò a fare arpeggi o assoli
eh eh…
Penso continueremo a fare la stessa roba, ovviamente speriamo
di crescere e
migliorarci, ma senza influenze “programmate”.