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The Extreme Duo Project – Germano Fazzone

Decisamente incuriositi dall’ottimo “Look at Me, I Don’t Have A Mask“, siamo andati a curiosare in casa The Extreme Duo Metal Project, accolti da Germano Fazzone che ha soddisfatto tutte le nostre curiosità. Enjoy!

Ciao Germano, benvenuto su www.heavyworlds.com! Siamo davvero contenti di poterti fare qualche domanda su questo nuovo progetto, The Extreme Duo Metal Project. Com’è nata l’idea?

Germano: L’Idea è nata in studio (69 Records), da me e il produttore (Danilo Leone), nel momento in cui i Subliminal Verses rimasero senza componenti e quindi vicini allo scioglimento, che poi non è avvenuto più grazie all’entrata di altri componenti nella Band. Così la decisione di avviare un progetto, che avesse una sonorità estrema, ma suonato solo con chitarra e Batteria, cercando di creare un qualcosa mai fatto prima;

Germano Fazzone è un nome già noto ai nostri lettori per la sua militanza proprio nei Subliminal Verses, questo progetto rimarrà un isolato esperimento oppure si trasformerà in qualcosa di più stabile, da affiancare alla band?

Germano: Il progetto non rimarrà un isolato esperimento perché è stato un esperimento riuscito, quindi continuerà sicuramente, infatti già sono in procinto di scrivere altri pezzi per un vero e proprio album. Di sicuro non è un progetto da affiancare alla band perché sono due progetti diversi, di eguale importanza, e ci tengo a portarli avanti con lo stesso impegno entrambi. Quindi avranno ognuno di esso la dedica del tempo che ci vuole per far si che i prodotti di entrambi sia migliore, ecco il motivo di perché non potranno essere affiancati;

Veniamo all’EP che abbiamo avuto il piacere di ascoltare e recensire, “Look at Me, I Don’t Have A Mask”: già dai titoli dei sei pezzi proposti, è chiaro quale sia il filo conduttore, volete approfondire il concetto del togliersi la maschera ed apparire senza fraintendimenti?

Germano: L’album è stato scritto in un periodo buio della mia vita, questo mi ha aiuto molto nel tirar fuori tutta la rabbia che c’era in me. Ecco perché decisi di approfondire l’argomento di questa maschera che tutti noi portiamo, perché arrivai ad un punto in cui capii che ognuno di noi portasse una maschera, o per lo meno 80% della nostra popolazione sia così. Si predica del bene ma alla fine non si pensa altro che a far del male al prossimo pur di salire in alto e mettere apposto se stessi. Non conoscerai mai il vero essere di un qualcuno, per il semplice fatto che esso porterà sempre una maschera per nascondersi, e non aspetterà altro che il momento opportuno per fregarti, purtroppo siamo in un  mondo dove tutti pensano per prima i cazzi suoi e non hanno nessuna pietà nei tuoi confronti e fregarti appena possibile. Ecco perché alla fine quando saranno senza una maschera avranno paura a guardare negli occhi di chi questa maschera non l’ha mai portata, e li non riusciranno a sopportare il dolore, pagando le stesse pene che in precedenza hanno inflitto.

– La vostra musica rispecchia esattamente il concetto, dura, pura, di grande impatto, senza fronzoli. Che cosa vi ha influenzato maggiormente mentre lavoravate a questi pezzi?

Germano: Mah in particolare non ci sono state molte influenze, abbiamo cercato solamente di tirar fuori quello che avevamo dentro, cercato proprio un album crudo ed estremo, e ci siamo riusciti. Volevamo qualcosa che si avvicinasse ai riff dei Testament, Gojira e Nile ed è venuto fuori tutto questo, in molti mi dicono che ci sono influenze musicali che si avvicinano ai Morbid Angel, ma sono sincero non li ascolto neanche, quindi non saprei dirvi se sia vero…..

– L’artwork è molto semplice, ma raffinato. Quanto è importante la presentazione e la veste grafica, in un progetto che va così dritto al sodo?

Germano: L’artwork di un album è importantissimo,  perché ti catapulta già in quell’atmosfera che ti ritroverai ascoltando l’album. Questa è un opera di Sans il chitarrista dei Subliminal, riesce a tirare fuori sempre l’essenza dei testi e della musica in una semplice immagine, e questo mi ha fatto piacere, in quanto ha disegnato quello che volevo e quello che ho scritto in musica e testi. Credo sarà utile anche per il prossimo album dei Subliminal attualmente in studio.

– Che cosa deve aspettarsi chi desidera vedervi dal vivo? Avete in programma delle date, magari con dei musicisti aggiuntivi?

Germano: Chi ci vedrà dal vivo non deve aspettarsi altro che, due ragazzi che faranno tremare i muri, ma sopratutto  non ascolteranno pezzi con effetti sugli strumenti, come si usa fare in molte band attuali purtroppo, ma diretti, crudi e potenti nello stesso tempo. Noi daremo energia a loro e loro ricambieranno a noi, questo è quello che vogliamo, puro, semplice e uno spettacolo diretto alla Slayer, senza troppi giri di parole e scenografie….Purtroppo attualmente non ci sono date in programma anche se qualcosa inizia a muoversi, per il semplice motivo che la band è nata senza un batterista, infatti è stato scritto da me e Danilo Leone, con le proprie idee. A breve annuncerò il batterista, e di lì in poi vedremo il da farsi con date live e prossima uscita dell’album.

– Vi piacerebbe partecipare ad un evento in particolare, qualcosa che sentite particolarmente adatto alla vostra proposta? E nel caso non ci fosse un evento simile, vi piacerebbe organizzare qualcosa? Come lo progettereste?

Germano: Beh nel mondo ci sarebbero molti eventi a cui noi vorremo partecipare, come il Wacken Op Air, Rock Am ring, Hellfest ecc…, potrei citarne altri ma sono veramente tanti, per noi l’importante adesso e iniziare a suonare, e sperare di affiancare una band di spessore un giorno. Ci piacerebbe moltissimo organizzare qualcosa simile Knotfest, mi è sempre piaciuto quell’evento, e progettarlo come esso sarebbe fantastico !!!

– Tanti musicisti che suonano un genere così estremo come il vostro, a volte sentono il bisogno di evadere e suonare qualcosa di completamente diverso, penso ai componenti di Entombed e Morbid Angel, con i loro progetti rock and roll e country. Voi avete un simile desiderio?

Germano: Si purtroppo è così, a volte si sente il bisogno di evadere per il semplice motivo che la musica è così ampia, ed è bello suonare altri generi perché hai sempre da imparare. Suonare altri generi significa essere molto versatili sullo strumento perciò si fa, non è per evadere, o almeno così la penso. Più generi diversi suoni, più tecniche impari, maturando così il tuo essere musicista, questo è il vero motivo di perché si evade dal proprio genere.

– Quali sono i cinque migliori dischi che avete ascoltato durante il 2015,che vorreste consigliare a noi e ai nostri lettori?

 Germano: Beh non saprei dirvi, ascolto un po’ di tutto, di sicuro i migliori sono Repentless degli Slayer, e l’opera d’arte degli Iron Maiden “The Book Of Souls” , passando per i Lamb Of God “VII Sturm Und Drang”. Direi che mi hanno deluso molto i Trivium con “Silence in The Snow”, spero ritornino i Trivium che abbiamo conosciuto con i primi album fino ad In Wawes.

– Siamo arrivati alla fine della nostra chiacchierata, vi ringraziamo per essere stati nostri ospiti e vi rinnoviamo i complimenti per “Look at Me,I Don’t Have A Mask”. Volete salutare i nostri lettori, magari anticipando qualche novità sulla vostra attività futura?

Germano: Un Grazie va a voi per questa intervista,  vi auguriamo il meglio. Per il lettori posso anticipare che a breve ci saranno due Date, non ancora ufficializzate, e appena confermerò il batterista si saprà altro. Grazie a tutti spero di vedervi sotto il palco a far sanguinare le vostre orecchie e saltare a ritmo di musica. Stay metal Friends ! m/ m/ m/.