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Alice Cooper + Baroness

Dopo l’intensità delle due giornate del Fosch Fest è un piacere trovarsi ad ‘affrontare’ un mostro sacro e una valente promessa in un evento open air…le premesse ci sono tutte: palco immenso, birra, zanzare, un bel po’ di gente e del sano rock da godersi nonostante la stanchezza. Sul palco sta per esibirsi un binomio piuttosto strano; da un lato gli oltre quarant’anni d’esperienza dello zio Alice e dall’altra l’astro nascente (e lungimirante) che risponde al nome di Baroness, reduci questi ultimi da una infuocatissima data in quel di Firenze. Sono le 20:40 quando, nonostante la luce giornaliera, il quartetto americano prende posto (senza intro ne fronzoli vari)…

BARONESS

Attendevo di vederli dal vivo già da un po’, vista la proposta musicale accattivante e varia della propria discografia: la band ha pubblicato da pochi mesi “Yellow & Green”, un doppio disco dai volti diversi, e i Baroness approfittano dell’occasione meneghina per incentrarne l’intera scaletta. Nonostante la maggior parte delle persone attenda Alice Cooper con trepidazione, si mostra da subito partecipe dello show del support act…pochi fronzoli, la band ci mette anima e corpo, costruendo la propria forza su un intreccio complesso di chitarre e una imponenza vocale, specie nei cori a tre voci. Quaranta minuti sono pochi per assaporare a pieno una band dalla così complessa proposta musicale, ma la resa finale è più che positiva…

ALICE COOPER

Un’abbondante mezz’oretta ci separa dall’arrivo di una delle più grandi icone del rock sullo stage. Lo zio Alice si presenta in forma smaliante, sia in termini fisici (inarrestabile) che di performance vocale, e la band che lo segue è ormai rodata e vincente (anche se, ammettiamolo, la mancanza di Glen Sobel dietro ai tamburi si è fatta notevolmente sentire)…chi si aspetta qualche chicca in particolare, vedi l’esibizione dell’intero “Welcome To My Nightmare”, rimarrà deluso dato che la scaletta rappresenta un greatest hits gustoso e pregiato. La partenza è affidata alla trascinante “Black Widow” che da subito scatena la folla presente in un coro all’unisono. Passano attraverso le nostre orecchie le imponenti “I’m Eighteen”, “Hey Stoopid”, “Under My Wheels” e “Billion Dollar Babies”, constatando che la biondissima Orianthi è sempre più il fiore all’occhiello di mr. Farner,  con i due maxischermi laterali che catturano ogni attimo della teatralità dello show, mentre con “No More Mr. Nice Guy”, “Halo Of Flies” e la nuovissima “I’ll Byte Your Face Off” entriamo nel caldo dello show. I cambi di costume e l’imponente scenografia rendono ancora più suggestive le successive “Muscle Of Love” e “Cold Ethyl”, passando per una struggente versione di “Only Women Bleed” dove lo zio Alice si prende qualche libertà con la donna pupazzo. Si arriva all’apice con l’inno “Feed My Frankenstein” (e l’apparsa della mitica creatura),  l’inaspettata “Caffeine” e le conclusive “Poison” (il pubblico è riuscito a sovrastare i cori della band), “Killer”, “I Love The Dead” e (ovviamente) “School’s Out”, infacita da una citazione della pinkfloydiana “Another Brick In The Wall pt 2”. C’è tempo per un solo bis, quella “Elected” che il pubblico attende dove il grande Alice Cooper si prende beffa dei politici. Autentica ovazione per circa 100 minuti  di grande musica.

A dispetto di molti mostri sacri che difficilmente riescono a tenersi in piedi, il grande zio Alice riesce ancora a stupire e ad attirare gente (nonostante sia la terza volta in meno di due anni che passa sul suolo italiano). Kermesse fantastica, abbinamento difficile sulla carta ma dai risultati strabilianti. Location e organizzazione, finalmente, quasi perfette!

SCALETTA ALICE COOPER:

1.   The Black Widow
2.   Brutal Planet   
3.   I’m Eighteen   
4.   Under My Wheels
5.   Billion Dollar Babies
6.   No More Mr. Nice Guy
7.   Hey Stoopid 
8.   Is It My Body 
9.   Halo of Flies (including bass/drum jam/solo)
10.   I’ll Bite Your Face Off
11.   Muscle of Love
12.   Guitar Solo
13.   Only Women Bleed
14.   Cold Ethyl 
15.   Feed My Frankenstein
16.   Caffeine
17.   Poison 
18.   Wicked Young Man
19.   Killer 
20.   I Love the Dead
21.   School’s Out
22.   Elected