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Live Report Avantasia @ Alcatraz – 22/03/2016

Sono passati due mesi dall’uscita del nuovo masterpiece targato Avantasia aka Tobias Sammet , 60

giorni da urlo per il rocker tedesco che, complice l’apparizione all’edizione tedesca del famoso

Eurovision e la conseguente posizione al terzo posto in un contesto non propriamente metal,

l’attenzione spasmodica attorno a “Ghostlights”, la conquista delle charts di tutto il globo, sembra

avere ritrovato lo smalto compositivo ( e stasera come vedremo durante lo show, canoro) di un

tempo.

Rispetto all’ultima calata nella nostra penisola – 3 anni fa esatti – anche se l’Alcatraz è gremito,

non raggiunge il sold out ed a fine serata arriveremo a 3/4 del locale pieno (Sammet ha

sottolineato che questo è uno dei due – tra i 14 show fatti al momento – a non essere andato

esaurito, sottolineando comunque il fatto che il pubblico italiano è sempre caloroso e eccitante

come pochi altri).

Ma parliamo di musica, e che musica! Lo show messo in piedi da questo super gruppo teutonico è

davvero spaventoso, partendo dalla scenografia mozzafiato, degna di una vera opera di Broadway,

tra torri laterali, pedane ecc.

Si parte con un piccolo intro tratto da 2001 Odissea Nello Spazio, fino ad arrivare alle prime note

dell’ultimo album, vero e proprio incipit al primo singolo “Mystery Of The Blood Rose“, cantato a

squarciagola dall’intera audience, letteralmente scatenata sotto lo stage.

La titletrack del nuovo lavoro (ampiamente saccheggiato in sede live, a dimostrazione di quanto

stia funzionando tra pubblico, addetti ai lavori) è il secondo brano in scaletta, un’apertura al power

metal hellowiniano tanto caro al singer di Fulda, che viene raggiunto durante il ritornello dal

leggendario Michael Kiske , atteso come manna dal cielo da tutti i fan  ed accolto con un boato.

Il cast è stellare più che mai e si susseguono sul palco icone della scena anni 80 come Ronnie

Atkins dei Pretty Maids ed il fantastico Bob Catley dei Magnum, per la cui presentazione Sammet

si dilunga parecchio, sottolineando il fatto che se non ci fossero stati quest’ultimi probabilmente

non sarebbe nata in lui la scintilla per creare questa fantastica creatura denominata Avantasia.

Ma le sorprese non sono finite, 3 ore e passa di concerto regalano perle assolute, con l’arrivo per

duetti epici con Jorn Lande, vero mattatore canoro della serata, con una prestazione (come tutte le

volte in cui l’abbiamo visto con questa vera e propria Metal Opera) sopra la media rispetto a

cantanti di mezzo mondo, ed un Eric Martin in spolvero rispetto allo scorso tour.

Abbiamo parlato di Metal Opera, e verso fine scaletta, l’audience esplode quando il piccolo singer

tedesco parla del debut album Avantasia, creato quando (a detta sua) , molti dei presenti non

erano ancora nati; quei due album – il primo in particolare – fa ormai parte della storia del metal

melodico europeo e risentire la splendida opener “Reach Out For The Light” e l’anthem che dà il

titolo alla band stessa, divisa tra lo stesso cantante degli Edguy e dalla voce power per eccellenza

Kiske, dà ancora oggi brividi ed emozioni ineguagliabili.

Simpatico il siparietto che coinvolge i due mentre Tobi sottolinea il fatto che Michi (come lo

chiama lui ndr) gli chiede sempre il perchè ad ogni album a lui vengano affidate canzoni veramente

fast e con un range vocale molto alto. Risposta semplice quanto d’effetto ” because you can”.

Veramente bella anche la scena in cui a Kiske viene segnalato che un ragazzo della prima fila

compie gli anni proprio oggi e lui parte a cantare apposta per lui il classico Happy Birthday , con

possibile svenimento da parte del fortunato fan.

Abbiamo parlato dei singers coinvolti, ma menzione d’onore va per la band che ha accompagnato

questi grandi personaggi; una band che sembra davvero salita di livello rispetto agli scorsi tour,

vuoi un affiatamento sempre più deciso, un’esperienza maturata  ed un clima ( è innegabile a

vedersi) fantastico per tutti i 200 minuti di show.

Sascha Paeth e Olivier Hartmann sugli scudi con una grande prestazione chitarristica ( per

quest’ultimo al solito, menzione d’onore per delle parti canore da urlo) , ma ci preme sottolineare

l’apporto dei due coristi, l’ormai celebre Amanda Somerville, sempre più parte integrante del

suono di questa all­star­band e l’ultimo arrivato Herbie Langhans dei Sinbreed , piacevolissima sorpresa sia

nei cori più epici ed alti che nelle parti più atmosferiche ( bellissima la sua interpretazione in sede

live della goticheggiante Draconian Love).

Lo show finisce poi dove tutto è cominciato, una “Sign Of The Cross“, tratta ancora dal leggendario

debut album, che celebra il talento di Tobias , forse più come compositore che come cantante, ma

soprattutto per aver dato vita a questa fantastica avventura che continua a far sognare, anno dopo

anno, migliaia e migliaia di persone in giro per il globo ( il tour partito a marzo, toccherà, nel

giro di due mesi , tutta l’Europa, Russia, Giappone, America, Sud America) e il richiamo alla suite

più famosa di questo gruppo, “Seven Angels“, cantata a squarciagola da tutta l’audience e dallo

stage da tutti i singer insieme.

Un’ immagine fantastica di cui la visione musicale e l’energia di questo piccolo (solo di statura)

cantante tedesco  è il coronamento dei sogni più esagerati di ogni sfegatato fan che il power metal

abbia mai avuto. Lunga vita ad Avantasia; una bellissima storia che non vediamo l’ora di

raccontarvi nuovamente, con altre avventure.

SETLIST

Mystery of a Blood Red Rose
Ghostlights (with Michael Kiske)
Invoke the Machine (with Ronnie Atkins)
Unchain the Light (with Ronnie Atkins and Michael Kiske)
A Restless Heart and Obsidian Skies (with Bob Catley)
The Great Mystery (with Bob Catley)
The Scarecrow (with Jørn Lande)
Lucifer (with Jørn Lande)
The Watchmakers’ Dream (with Oliver Hartmann)
What’s Left of Me (with Eric Martin)
The Wicked Symphony (with Oliver Hartmann, Jørn… more )
Draconian Love (with Herbie Langhans)
Farewell (with Amanda Somerville and Michael Kiske)
Stargazers (with Michael Kiske, Jørn… more )
Shelter from the Rain (with Michael Kiske and Bob Catley)
The Story Ain’t Over (with Bob Catley)
Let the Storm Descend Upon You (with Jørn Lande and Ronnie Atkins)
Promised Land (with Jørn Lande)
Prelude
Reach Out for the Light (with Michael Kiske)
Avantasia (with Michael Kiske)
Twisted Mind (with Eric Martin and Ronnie… more )
Dying for an Angel (with Eric Martin)

Encore:
Lost in Space (with Amanda Somerville)
Sign of the Cross / The Seven Angels (with everyone on stage)