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LIVE REPORT SABATON + ALESTORM + BLOODBOUND: potenza tripla che accende Marsiglia

(*report in collaborazione tra Heavyworlds.com e Verorock.it)

Si preannuncia una grande serata a Marsiglia, per il concerto dei Sabaton, andato in sold-out proprio un’ora prima del suo inizio. Entro per la prima volta all’Espace Julien, una sala da concerti su più gradinate, particolare per le sue
decorazioni ai lati e sul soffitto: finte vetrate che riproducono scene di musicisti odierni e non, stile anni ’50.

La sala è completamente piena ed il concerto inizia dunque con la prima band, gli svedesi Bloodbound. il quintetto ci propone uno stile che verte sul Power, a volte assomigliando molto a quello dei Freedom Call, mentre in altri momenti si rifà più all’Heavy classico. La canzone che ha più presa sul pubblico marsigliese è sicuramente “In The Name Of
Metal
”: già il titolo ammicca molto al tipico fan che segue questo genere e poi ascoltando il testo, possiamo intuire che a volte esso si trasforma in una specie di inno e quindi tutto il locale è  spronato a cantarlo dal front-man,  che come vedrete dalle foto non ha capelli ma due piccole corna in testa e spesso incita il pubblico con il maideniano richiamo: “Scream for me” – in questo caso – “France!” … ed è fatta, pubblico conquistato!

Quindi “Nosferatu” conclude quella che è stata un’ottima esibizione per chi ama il genere. . di sicuro la band ha una buona tenuta di palco. Ma ora si riaccendono momentaneamente le luci in sala e vediamo che la gente è davvero tanta! Molte t-shirt e felpe per gli Alestorm , sicuramente contentissimi di essere di nuovo in tour con i Sabaton, come ha confermato Pär durante l’intervista.

Bloodbound Setlist

Iron Throne

In The Name Of Metal

Metalheads

Moria

When All Lights Fail

Stormborn

Nosferatu

Un’intro un po’ discotecara introduce il primo pezzo,  “Keelhauled” ed è subito il via per la platea impazzita. Il crowd- surfin’ inizia inesorabile e sostenuti dal pubblico si vedono ragazzini,  pirati e uomini pappagallo volare sulle teste delle persone:  insomma ce n’è per tutti i gusti.

Nel frattempo arriva l’ora di cena e per quelli che proprio non ce la fanno a resistere,  ci sono pronte nel locale numerose baguette… french style insomma!

La band scozzese è ormai pronta ad entrare in scena; immancabili i fan vestiti da pirati e tutti sono molto ansiosi di assistere allo spettacolo.

Gli Alestorm mostrano subito una grande vivacità dal palco. Indossano tutti una maglietta con impresso un viso di cane,  non sono riuscita a scoprirne il perché, comunque più il concerto va avanti e più la gente partecipa in maniera veramente attiva allo spettacolo, cantando e ballando. Le melodie sono sempre le tipiche, dal sound festoso con argomenti pirateschi o alcolici, come “Drink” ed “Hangover” per esempio.  La tastiera di Christopher Bowes è sempre presente ed è sicuramente lo strumento che conferisce più degli altri quell’atmosfera folk che caratterizza il sound della band.

Gli Alestorm concludono con “1741” e lasciano un pubblico ancora ben carico.

Alestorm Setlist

Intro: dj matt bell indahouse

Keelhauled

Over the seas

Magnetic north

Shipwrecked

Nancy the tavern wench

Walk the plank

The sunk’n norwegian

Drink

Hangover

1741

Un’umidità al 100% si solleva ormai dalla sala. La cosa molto bella del pubblico francese è sentirli fare dei cori anche a concerto finito degli artisti appena ascoltati, cosa successa dopo lo show degli Alestorm. Un’unità che forse a volte a noi italiani manca… chi si perde un concerto per vedere una partita o per non fare 20 km,  insomma non è lo spirito giusto.

Adesso il pubblico è in trepidante attesa per gli headliner… ma tra di loro c’è anche il sosia di Joakim Brodèn: stessa cresta, Ray Ban e scudo di metallo sulla maglietta!

Vediamo quindi i microfoni a forma di mitraglia con un elmo da guerra in cima, rete mimetica ovunque a completare lo scenario ed i Sabaton che finalmente stanno per entrare sul palco.

The Final Countdown” scandisce l’entrata della band svedese mentre un grande telone viene rimosso .. fortunatamente durante l’intervista Pär mi diceva che non amano la guerra… la scenografia principale sul palco,  prima nascosta,  è un enorme carro armato sopra il quale è posizionata la batteria.

Scaletta che ci sembra molto allettante per il vero fan Sabaton: brani come “Ghost Division“, “Uprising” si susseguono aumentando sempre più il ritmo della serata. Anche per chi non è così informato sulla band,  già leggendo titoli come “Resist And Bite“, “Carolus Rex“, “Soldier Of 3 Armies” capisce cos’è che ispira il 99% dei testi  del gruppo svedese.

Il batterista,  dall’alto del suo carro armato,  batte con foga dietro le pelli. La presenza scenica di tutti quanti è molto buona ed inoltre l’abbigliamento è rigorosamente militare. Joakim sembra intravedere il suo sosia che rimane solido in
prima fila, resistendo alla gente che ancora arriva dall’alto, surfando sul pubblico scatenato.

In molti si chiedono: “Ma come hanno fatto i Sabaton a diventare così acclamati?” Alla fine è vero, perché i loro brani non portano una grande

innovazione di stile. Secondo me però, tutto questo successo deriva da diversi elementi: una sfumatura patriottica nei

testi, una grande interazione con i fan che contribuiscono alla creazione delle loro canzoni, inviando alla band storie di

battaglie realmente avvenute ma magari poco citate nei libri di storia e quindi molto interessanti; infine, la loro musica

è capace di farci vivere veramente l’atmosfera dei testi delle canzoni. Sarà il ritmo incalzante della batteria misto ai riff

non troppo complicati e la voce con molto eco che danno questa sensazione di “epic”; personalmente ci ritrovo anche

un pizzico di Grave Digger.

In ogni caso la set-list tocca brani importanti, come “Carolus Rex”, “To Hell And Back” (un piccolo tributo a Ennio

Morricone questa canzone) fino alla blasonata ma grande hit “Primo Victoria”. “Metal Crüe” conclude un concerto

veramente vissuto, tutto per merito di questa splendida platea.

Domani tutta la crew continuerà il suo tour, ma sicuramente non dimenticheranno l’accoglienza che hanno avuto

suonando per la prima volta nella pittoresca Marsiglia.

Sabaton Setlist

The March To War

Ghost Division

Far From The Fame

Uprising

Midway

Gott Mit Uns

Resist And Bite

Wolfpack

Lion From The North

Carolus Rex

Soldier Of 3 Armies

Attero Dominatus

Art Of War

To Hell And Back

Night Witches

Primo Victoria

Metal Crüe