Gli Alpha Tiger da Freiberg sfornano il loro terzo album “iDENTITY“, piuttosto originale rispetto alle loro precedenti uscite, con uno spiccato carattere heavy power che sorprende piacevolmente. Dopo un debut album, “Man Or Machine” (2011), di buon livello ma decisamente legato alle lezioni di heavy metal ottantiano, il secondo “Beneath The Surface” (2013) aveva iniziato a sviluppare temi interessanti e a tracciare una strada più personale. Oggi con “iDentity” il processo sembra giunto a buon punto, il gruppo è cresciuto, il disco è più corposo e ha decisamente molto più carattere.
Lo dimostra subito “Lady Liberty” dall’attacco killer, un pezzo incisivo e divertente, groovy al punto giusto, saggiamente scelta come opener. “Scripted Reality” è un’ottima prova davvero per Stephan Dietrich, coinvolgente ed intenso in un bel pezzo heavy senza sbavature, con un pizzico di power metal che rende tutto più veloce ed efficace.
“Long Way Of Redemption” è un pezzo che arriva direttamente dagli anni ’80, vi rimarrà in testa al primo ascolto e vi farà pensare con nostalgia ai Queensryche.
Di grande impatto è “iDentity“, pezzo che racchiude in sé l’essenza dell’intero disco: rocciosa, piacevole, ben strutturata. “We Won`t Take It Anymore“, accompagnata da un discreto video, fa decisamente il suo dovere di pezzo catchy, dal ritornello che porta l’impronta inconfondibile di Tommy Newton (UFO, Victory, Gamma Ray), responsabile di mix e mastering.
“Revolution In Progress“scorre via veloce senza lasciare grandi tracce, mentre in “Closer Than Yesterday” gli Alpha Tiger tirano fuori la loro raggiunta maturità artistica, sperimentando ed osando molto in un pezzo che porta alla luce molte sfumature del gruppo e del loro percorso. Il ritmo torna serrato con la helloweeniana “Shut Up & Think“, ottima prova d’intesa delle due asce Peter Langforth e Alexander Backasch. Chiude questo lavoro “This World Will Burn” un pezzo lungo ed intricato, composto con gran gusto ed eseguito con particolare eleganza.
La band pur ancorata al passato, non si fa schiacciare nel solco tracciato dai grandi maestri, evolvendosi con una personalità che emerge chiara e ben definita, elemento non trascurabile e che aumenta di sicuro il livello di gradimento di questo buon album, sicuramente da ascoltare.