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AMORPHIS – Queen Of Time

Tredicesimo capitolo per quella che si presenta come una delle band più affascinanti nella scena metal grazie alle sue spiccate sonorità Progressive e Folk. In molti erano curiosi ma scettici allo stesso tempo riguardo all’uscita di questo disco: sembrava infatti impossibile che la band riuscisse a superarsi ulteriormente dopo “Under the Red Cloud” del 2015, considerato da molti il punto di arrivo del gruppo, oltre il quale sarebbe stato impossibile arrivare. Nonostante ciò, Tomi Joutsen e compagni sfornano quello che si può definire un capolavoro a mani basse, superando i loro stessi limiti.

Già dal primo singolo “The Bee” rimaniamo immediatamente colpiti dall’introduzione con ricca di tastiere e cori (caratteristiche che ci accompagneranno durante la maggior parte dell’album), senza però rinunciare a strofe aggressive con voce in growl. La prima impressione è quella di trovarsi all’interno di una musica da videogioco in stile “Prince of Persia”.

Wrong Direction” è invece il nome del secondo singolo, dove veniamo nuovamente colpiti dalle stesse sonorità ritmate, ma la nostra attenzione viene spostata principalmente su un ritornello decisamente melodico e orecchiabile.

Ad impreziosire e ad arricchire ulteriormente la qualità di questo disco troviamo tanti tasselli diversi che vanno a comporre il puzzle: oltre alla band c’è infatti lo zampino di Chrigel Glanzmann degli Eluveitie ai fiati, grazie al quale sono emerse ancora di più le sonorità Folk; la presenza di un orchestra e il sassofono di Jørgen Munkeby, del quale troviamo un assolo in “Daughter of Hate”. Ma la vera bomba arriva alla fine del disco: nel penultimo brano “Among Strars” troviamo una cantante con un timbro straordinario e unico, una voce capace di lasciare tutti quanti a bocca aperta con una sola nota. Il suo nome è Anneke Van Giersbergen dei VUUR.

Per quanto riguarda i testi, il merito va (come di consueto nella band) al bassista, che ci introduce tutto quello che sarà il contenuto dell’album. Ci spiega di come il disco parli dei poteri cosmici nei quali le persone hanno creduto a lungo in modo universale, arrivando così all’ascesa e alla caduta delle varie culture e civiltà. 

Un album veramente spettacolare in tutti i sensi, in tutte le sue sfumature, in tutte le sue sonorità, in tutte le emozioni che riesce a regalarci… Possiamo probabilmente dire di essere davanti al più grande capolavoro che gli Amorphis abbiano mai scritto, e anche se siamo solo a maggio, possiamo già dire che abbiamo un candidato per il miglior disco dell’anno.

  • 9/10

  • AMORPHIS - Queen Of Time

  • Tracklist

    1) The Bee

    2)    Message in the Amber

    3)    Daughter of Hate

    4)    The Golden Elk

    5)    Wrong Direction

    6)    Heart of the Giant

    7)    We Accursed

    8)    Grain of Sand

    9)    Among Stars

    10) Pyres of the Coast


  • Lineup

    Tomi Joutsen – Voce

    Esa Holopainen – Chitarra solista

    Tomi Koivusaari – Chitarra ritmica

    Olli-Pekka Laine – Basso

    Santeri Kallio - Tastiere

    Jan Rechberger - Batteria


  • Genere Melodic Death Metal, Progressive Metal, Folk Metal
  • Anno2018
  • Casa discograficaNuclear Blast Records
  • Websitehttp://www.amorphis.net/