E’ strano come il tempo passi inesorabile: certi momenti sembrano accaduti da pochi minuti e invece si parla già di un decennio. Perdonate questo incipit palesemente personale, ma ascoltare il nuovo live di Axel Rudi Pell mi ha portato con la mente al 2002 quando uscì il primo dvd live della band (“Knights And Treasures”) e il mio immenso stupore nel guardarlo.
Il prodigioso chitarrista tedesco ha attraversato ere e mode musicali sempre affrontando il colorito music-business con il proprio estro hard rock e una sana sincerità nel songwriting; la capacità di saper rinverdire la musica degli anni 70 con ampie sferzate metal ha fatto di lui una specie di guru, e passando per la sua folta discografia siamo arrivati ad abbracciare quel “Circle Of The Oath” che ha evidenziato nuova linfa e pathos. ”Live On Fire” è la testimonianza del tour in supporto a quest’ultima fatica, comprendente due shows più o meno simili ma dalla qualità garantita.
Il sound complessivo è caldo e impattante…la produzione cerca di mantenere vivo il bilanciamento tra moderno e old-style, mentre i suoni sono rotondi e coesi. Le performance sono stellari, dove, oltre al buon Axel, fan capolino un Ferdy Doernberg sempre più ispirato e un Mike Terrana dai livelli devastanti; l’unico neo, più o meno comprensibile, è il leggero affanno che traspare dalle performance di Johnny Gioeli che, avendoci abituato a gigs ultrastellari, qui appare visibilmente sottotono.
A songs nuove come “Ghost In The Black” e “Circle Of The Oath” troviamo pieces mitici e datati come “Rock The Nation” e “Fool Fool”…dimostrazione di grande intelligenza sono i medley che la band propina, in particolar modo “Tear Down The Walls/Nasty Reputation” e “The Masquerade Ball / Casbah / Dreaming Dead / Whole Lotta Love / Dreaming Dead”, dove la band infarcisce le strutture di jams e di cover (gradevole ascoltare “Whole Lotta Love” e “Mistreated”)…da sottolineare inoltre, i solos di tastiera e di batteria, ovviamente mirati al virtuosismo ma privi di cali d’attenzione.
Quindi, un altro live di Axel Rudi Pell…? No, o meglio non solo. Si respira aria d’altri tempi, un mood diverso dal solito ‘concerto’…non indispensabile, certo, ma sicuramente appetibile e accattivante.
