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BARDUS – Stella Porta

Nei primi anni novanta le uniche possibilità di scoprire nuove band si riducevano al passare interminabili pomeriggi nei negozi di musica o avere amici con la stessa passione (e il portafoglio più ampio); scoprire nuove realtà era anche un investimento, sotto un certo punto di vista, ma questo permetteva di innamorarsi dei dischi a cui ci si approcciava, ascoltandoli e riascoltandoli fino a saperli a memoria…

 

I Bardus avrebbero meritato un trascorso del genere, invero…dopo la sufficiente avventura rappresentata da “Solus”, debut di poco più di due annetti fa, il trio americano arriva con lo scopo di stupirci nuovamente a base di riff marci e disperazione vocale…”Stella Porta” possiede un valore ambivalente: se da un certo punto di vista rappresenta un disco di passaggio non innovando nulla, dall’altro risultano evidenti i passi avanti sia per quel che concerne l’insieme sonoro sia per la cura dei dettagli inseriti.

 

La produzione è profonda e nebbiosa, capace di catapultare l’ascoltatore in un stato di confusione temperata che comprime le tempie; i suoni sono grassi e spenti, abbinati ad uno spessore esecutivo sempre in crescita (al pari della migliore capacità di arrangiamento), mentre mixing e mastering creano quell’alone offuscato che rende tutto più malsano e trascinato lentamente.

 

Sludge, noise e stoner minimale si alternano in songs come “Smoke Bath” “Monolith” e “Haze”, dove i latrati scarnificanti di Justin Tuck penetrano fino al centro della spina dorsale; “Sky King” sputa riffs possenti mentre con “Transcendence” e “Oracle” assistiamo al meglio di quanto i Bardus ci portano in questo 2016. Chiude “Clandestine”, episodio agrodolce che verte su orizzonti più controllati senza però colpire a fondo.

 

In sostanza “Stella Porta” è un album che serve maggiormente alla band che ai fans…per gli amanti del genere potrebbe essere un po’ troppo statico mentre per chi non cerca altro che un discreto disco da ascoltare potrebbe essere una scelta. De gustibus.

  • 6/10

  • BARDUS - Stella Porta

  • Tracklist

    1. Smoke Bath

    2. Monolith
    3. Sky King
    4. Transcendence
    5. Haze
    6. Oracle
    7. Clandestine

  • Lineup

    Justin Tuck: Guitars & Vocals

    Kyle Pierce: Drums
    Ari Rosenberg: Bass