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BATTLE BEAST – Unholy Savior

I finlandesi Battle Beast bruciano le tappe: nascono nel 2008, nello stesso anno vincono la “Wacken:Open:Air Metal Battle” e la “Radio Rock Starba competition“, piazzano il loro disco d’esordio “Steel” (2011) al settimo posto della classifica finlandese, partono subito in tour con i Nightwish. Nel 2012 la cantante Nitte Valo annuncia la sua uscita dal gruppo, sostituito immediatamente da Noora Louhimo, giusto in tempo per il tour con i Sonata Arctica. Il secondo album “Battle beast” del 2013 viene nominato l’anno successivo nella categoria “Best metal album” agli Emma-gaala awards, l’interessante versione finnica dei Grammy Awards, suscitando un notevole interesse internazionale.
La Nuclear Blast non poteva che essere irresistibilmente attratta da tale fenomeno e il risultato di tutta questa miscela esplosiva è il terzo album in studio “Unholy Savior“, un lavoro dove la band sembra trovare il tempo necessario per schiarirsi le idee, uscire dal solco già ampiamente tracciato dell’heavy anni Ottanta e sperimentare le proprie reali inclinazioni.

Si parte con “Lionheart“, opener accattivante con un bel ritmo, decisamente orecchiabile, che mette subito in primo piano la biondissima e grintosissima Noora Louhimo. Epica appare “Unholy Savior“, con un assaggio di heavy vecchio stampo, ma legato al gusto per la melodia che sembra caratterizzare molto il gruppo; piacevole orchestrazione e impeccabile lavoro di Anton Kabanen sia in questa ottima title-track che nell’intero lavoro.
I Want The World… And Everything In It” segna un punto di crescita notevole per il gruppo, che osa un passo in più sconfinando nei territori dell’hard rock e addirittura del punk, in un pezzo trascinante dai cori decisamente azzeccati, dove Noora vi farà pensare alla migliore Lita Ford.
Madness” è senza dubbio ruffiana e ben studiata, ma manca di un tocco di originalità e freschezza; mentre la bella ballad “Sea Of Dreams” è un’altra buona prova di originalità e buon gusto, con elementi quasi folk che ben si sposano con l’atmosfera del pezzo.
In “Speed And Danger” i Judas Priest insegnano e i Battle Beast imparano, mentre molto più nteressante è la seguente “Touch In The Night“, con un tocco di elettronica, radiofonica e divertente, si trova posizionata in maniera molto intelligente all’interno dell’album.
The Black Swordsman” è ancora una ballad di buona fattura, che lascia il posto ad una strumentale molto elegante, la cinematografica “Hero’s Quest“.
Far Far Away” mette le sue radici nella NWOBHM, è maideniana, anche troppo maideniana, ma di sicuro impatto in sede live. L’album si chiude con classe nel leggero sospiro di “Angel Cry“.


Unholy Savior” è un album che sicuramente farà felici gli amanti più conservatori del classic metal, ci sono molti spunti che fanno ben sperare in un futuro evolversi della band verso lidi ancora più personali ed originali, quindi sicuramente varrà la pena spendere del tempo per più di un ascolto.

  • 7/10

  • BATTLE BEAST - Unholy Savior

  • Tracklist

    01. Lionheart
    02. Unholy Savior
    03. I Want The World… And Everything In It
    04. Madness
    05. Sea Of Dreams
    06. Speed And Danger
    07. Touch In The Night
    08. The Black Swordsman
    09. Hero’s Quest
    10. Far Far Away
    11. Angel Cry


  • Lineup

    Noora Louhimo (vocals), 
    Anton Kabanen (gtr, voc) 
    Pyry Vikki (drs) 
    Juuso Soinio (gtr)
    Eero Sipilä (bass, voc) 
    Janne Björkroth (keys, voc)