Per capire il vero messaggio di una band ci vogliono ascolti ripetuti e volenterosi, tanta concetrazione e una piccola dose di curiosità…ma per capire una band basta molto meno, proprio poco; già da un primo acchitto si può intuire di che ‘pasta’ sono fatti I musicisti a cui ci approcciamo e di cosa possono essere capaci…
Nel caso dei Blodspor potremmo sostenere di trovarci di fronte un act coeso e carico come una molla, intento a cercare un mood sempre più estroverso per assemblare generi estremi…forti del secondo platter uscito lo scorso anno, i cinque norvegesi calano un’altra mano pesante sui nostri colli, ovvero questo ep che altro non fa che confermarne l’ottima salute. “Only Sheep Cry Wolf” non si discosta da quanto detto in passato, caratterizzandosi di strutture a cavallo tra hardcore, punk, grindcore e sludge, sempre con un certo gusto nelle aperture più melodiche (meglio dire ‘meno growleggianti’) dei cori.
Con una produzione ineccepibile e delle performance al fulmicotone, i Blodspor spaccano le gambe al suono di “Overthrow”, song dalle rabbia profondamente radicata, lasciando a “Tapdancing To The Beat Of The War Drum” e “By Your Own Fire You Shall Burn” il fregio di maggior accessibilità. Chiude “Black Mass”, brano dalla verve thrashy che si plasma con ferocia assassina nei padiglioni auricolari, lasciandoli sanguinanti.
Imperdibile per i fans, ovviamente, e trascurabile per il resto del mondo. Se volete approcciarvi a questa band credo che troverete più appetitosi i full lenght che vi lasceranno con il fiato corto. Interessanti, come sempre.
