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DEATH – Vivus!

Recensire un disco dei Death, qualunque esso sia, non è mai facile. Troppo elevato è il rischio di esprimersi con frasi fatte, perdendosi in un labirinto fatto di ovvietà e banalità. Il fatto è che nessuna parola potrà mai rendere giustizia all’immensità di una band che ha raccolto molto poco rispetto a ciò che meritava e che non è mai stata veramente capita e apprezzata dalla maggioranza dell’audience metal, se non dopo la morte del suo geniale leader. Triste, non è vero? Rimane il fatto che i Death sono stati un gruppo stratosferico, capace non solo di interpretare al meglio il Death Metal, ma anche di plasmarlo, modificarlo e innovarlo, fino ad elevarlo ai livelli dell’eccellenza, riuscendo a catturare l’attenzione anche di coloro che il genere lo masticavano poco.

 

Questo “Vivus!” non è un live inedito, sappiatelo. E’ la raccolta dei due live già usciti nel 1998 sotto il nome di “Live in L.A. (Death & Raw)” e “Live In Eindhoven ’98”. Quindi vado dritto al punto, a costo di essere tremendamente brutale: a cosa serviva questa ennesima ristampa? A nulla. Lungi da me criticare la politica di una casa discografica di tutto rispetto quale è la Relapse, ma io qua non vedo altro che speculazione economica, l’ennesimo tentativo di far soldi sfruttando il nome di un gruppo e di una persona che non ci sono più. Perlomeno nel 1998 l’uscita di questi live serviva a raccogliere fondi per finanziare le cure di Chuck Schuldiner, ma oggi non riesco ad intravederne l’utilità. Certo, alcuni potrebbero sostenere che un’uscita del genere sia appetibile ai nuovi fans del gruppo, ma in verità vi dico che anche in quanto a qualità non è che siamo davanti ad un prodotto di livello superiore. La resa audio dei due concerti non è certo granchè, anche se anche l’ascoltatore più disattento non potrà fare a meno di notare l’immensa classe di questo gruppo, che sul palco era qualcosa di soprannaturale. La scaletta dei due concerti comunque non è male, visto che abbraccia praticamente tutta la discografia della band. Ecco quindi spuntare pezzi più datati come “Zombie Ritual” e “Pull The Plug”, fino ad arrivare alle più recenti “Spirit Crusher” e “Flesh And The Power It Holds”. Non mancano certo altri capolavori quali “The Philosopher” e “Zero Tolerance”, quindi almeno sotto questo aspetto devo dire che questa ristampa riesce a farsi apprezzare un minimo.

 

Il “Senza Voto” che vedete in fondo alla mia recensione non è un errore. Ci ho pensato a lungo. Avrei voluto dare 10 a questo disco solo perchè porta il nome dei Death in copertina. Ma avrei voluto anche stroncarlo con un 2, vista l’operazione chiaramente commerciale che lo caratterizza. Poi ho deciso di non valutarlo, è più giusto così. Sta a voi fare le vostre considerazioni e decidere se farlo vostro o meno. E poi in fondo chi sono io, comune mortale, per permettermi di giudicare una leggenda? 

  • S.V./10

  • DEATH - Vivus!

  • Tracklist

    01. The Philosopher

    02. Spirit Crusher
    03. Trapped In A Corner
    04. Scavenger Of Human Sorrow
    05. Crystal Mountain
    06. Flesh And The Power It Holds
    07. Zero Tolerance
    08. Zombie Ritual
    09. Suicide Machine
    10. Together As One
    11. Empty Words
    12. Symbolic
    13. Pull The Plug
    14. The Philosopher
    15. Trapped In A Corner
    16. Crystal Mountain
    17. Suicide Machine
    18. Together As One
    19. Zero Tolerance
    20. Lack Of Comprehension
    21. Flesh And The Power It Holds.
    22. Flettening Of Emotions
    23. Spirit Crusher
    24. Pull The Plug

  • Lineup

    Chuck Schuldiner - Vocals and Guitars

    Richard Christy - Drums
    Scott Cledenin - Bass
    Shannon Hamm - Guitars