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DIVINE ASCENSION – Liberator

Seconda uscita per i Divine Ascension, band con base a Melbourne in Australia, terra sicuramente non rinomata per questo genere musicale; infatti propongono un symphonic/power/prog con voce femminile, non lirica, molto più vicino a ciò che arriva dalle lande scandinave che dall’Oceania.
Il gruppo si forma nel 2007 e dopo un primo demo bisogna aspettare fino al 2011 per l’uscita del primo e vero full lenght “As The Truth Appears”, accolto con buoni responsi da critica e pubblico, bissato ora da questo “Liberator”, che andremo ad analizzare fra poco.
Come abbiamo detto il loro genere si avvicina molto alle sonorità di gruppi noti tra i quali potremmo citare Lacuna Coil, Nightwish, Whitin Temptation e Triosphere, solo con degli arrangiamenti più orientati al power/prog quindi leggermente più pesanti.
Quello che si fa notare immediatamente è la splendida voce della cantante Jennifer Borg, autrice anche di tutti i testi, che nonostante non sia di estrazione tipicamente lirica come Tarja, Simone Simons o Floor Jansen, è dotata di un’ ottima estensione vocale ed è veramente il valore aggiunto a questo gruppo; gli arrangiamenti in sè sono molto curati come tutta la produzione, l’ascolto scorre piacevole e l’alternanza di pezzi più catchy con altri più articolati fa si che il tutto non stanchi mai, quindi tutto ottimo? Non proprio; sono due le cose che mi hanno fatto propendere per un giudizio non eccelso: la prima è che il tutto suona molto di già sentito, chiaro, non è facile inventare cose nuove ma la sensazione è che non abbiano spinto più di tanto per andare sul sicuro; l’altra è che alcune delle parti strumentali più prog di qualche brano sembra quasi siano state inserite a forza e sembrano leggermente slegate dal contesto delle canzoni, in quanto spesso c’è un netto stacco tra loro e le parti cantate da Jennifer, come i chorus molto orecchiabili; non fraintendetemi, il cd è suonato molto bene e piacerà a molti ma si ha la sensazione che osando qualcosa di più i Divine Ascension avrebbero potuto sfornare un piccolo gioiello.
Per quanto riguarda i brani si passa delle più prog “Dawn Brings No Mercy”, la title track “Liberator”, “My Contender Lies”, “Crystal Tears” e “Hideway” alle più catchy “Stronger”, “Machine” (queste due usate per la promozione), “Sorrow’s Sacrifice” e “The Last Stand” per giungere agli acustici lenti “Red Sky” e Memoria’s Longing”. Non me la sento di segnalarne una in particolare in quanto i brani sono molto vari tra loro e sicuramente ogni ascoltatore saprà trovare qualcosa di interessante in ognuno di essi.
Per concludere penso che, anche se non brilla per originalità, questo disco saprà ritagliarsi la sua parte di estimatori proprio perché è ben suonato e prodotto, e la voce di Jennifer Borg rende il tutto più godibile e ne fa meritare almeno un ascolto, quindi se siete tra gli estimatori delle voci femminili aggiungete pure mezzo voto al giudizio finale.

  • 7,5/10

  • DIVINE ASCENSION - Liberator

  • Tracklist
    01. Dawn Brings No Mercy
    02. Stronger
    03. Liberator
    04. My Contender Lies
    05. Sorrow’s Sacrifice
    06. Crystal Tears
    07. Machine
    08. Red Sky
    09. The Final Stand
    10. Hideway
    11. Memoria’s Longing

  • Lineup
    Jennifer
    Borg : vocals
    Robert
    Inglis : guitars
    Karl Szulik
    : guitars
    Luke
    Wenczel : drums
    Jason
    Meracis : bass