I grandi artisti si distinguono dal resto del mondo anche per l’eleganza con cui vogliono proporsi…ben consci del valore della loro opera sanno escogitare il miglior modo per darla in pasto ai fans senza svilire sé stessi ne il rispetto verso chi gli dà da vivere…il segreto sta nel far muovere la fantasia nella direzione giusta (unita ad una motivata squadra marketing).
Gli Edguy mettono sul mercato il loro primo best of di una certa consistenza…ormai giunti al quarto di secolo di attività (e appena quarantenni), i cinque rockers di Fulda vanno a ripescare il meglio della loro sterminata discografia con scaltrezza e ingegno, mettendo assieme sia gli highlights più blasonati sia quei capitoli che necessitano di una riscoperta. In aggiunta, per rendere il piatto appetitoso, qualche nuovo brano che dovrebbe parafrase il percorso futuro, un paio di chicche ripescate dal passato e rimesse a posto e un live registrato durante il tour di “Hellfire Club” nel 2004 che ci fa tornare mestamente indietro nel tempo.
Assieme ai nuovi assi “Ravenblack” e “Wrestle The Devil” è sacrosanto trovare capitoli decisivi come “Tears Of A Mandrake” “Babylon” “Out Of Control” e “Vain Glory Opera”, ovvero quei brani che hanno funto da rampa di lancio per Tobias Sammet e soci…il resto, come si dice, è storia: “Lavatory Love Machine” “Superheroes” “Mysteria” e “King Of Fools” convivono fianco a fianco a pieces più recenti come “Ministry Of Saints” “Rock Of Cashel” e “Love Tyger”, lasciando un angolo per le più ricercate “The Piper Never Dies” “9-2-9” e “The Eternal Wayfarer”.
Non c’è molto da aggiungere se non che gli Edguy sono riusciti a costruire un greatest hits con classe e dignità senza svilirsi o standardizzarsi. In attesa del tour del venticinquennale e del nuovo album godiamoci le loro gesta e ritorniamo con la mente al periodo magico del power. Per fans, nostalgici, curiosi e innamorati del metal.