Ritmiche incalzanti, motivetti di tastiera pressoché impossibili da dimenticare e da non fischiettare, cantato screaming, growl e clean che si intrecciano andando a formare una semplicemente stupenda unione di stili. Sagas, il nuovo album dei Bavaresi Equilibrium, vede finalmente la luce.
Ricordiamo il combo tedesco per il loro ottimo album di debutto, “Turis Fatyr” che grazie alla freschezza e novità del genere proposto, un folk-viking-power metal (e chi più ne ha più ne metta) di chiara ispirazione finntrolliana, korpiklaaniana e mithotyniana, ha saputo distinguersi dalla fiumana di album del medesimo genere uscita negli scorsi anni.
Il successo ottenuto grazie al debut album ha fatto si che i riflettori della potentissima Nuclear Blast si posassero su di loro. Pronti, via! Contratto e inizio della stesura e produzione del nuovo album.
“Sagas” si fa notare immediatamente rispetto al predecessore per pulizia e perfezione sonora, le parti orchestrali presenti in quasi la totalità del CD, la fanno da padrone. Cori epici, potenti orchestrazioni e motivetti immediati saranno il Leit-Motiv dalla lunga intro alla ancora più lunghissima canzone strumentale di Chiusura “Mana” (ben 18 minuti).
Diciamo che probabilmente per molte persone, il CD potrà risultare monotono e ripetitivo a causa dei riff più o meno copia-incollati e dei forse eccessivi inserti di tastiera o flauto. Ma questo è un problema comune per moltissimi gruppi, del genere o non.
Durante gli 80 minuti di “Sagas”, che ricordiamolo, è cantato interamente in madrelingua tedesca, gli Equilibrium ci deliziano con numerosi cambi di stile. Si spazia da passaggi tenebrosi e misteriosi, ad altri gioiosi e felici.
Le diverse linee di canto in Screaming, in Growl e talvolta Clean danno quel tocco in più di folcloristico che non guasta mai.
La Batteria si modella agilmente, variando dal tribale all’ormai onnipresente effetto elicottero, supportata dalle sferzanti ritmiche di chitarra e dall’immancabile lavoro del basso.
Personalmente sono rimasto molto soddisfatto del prodotto. Non nascondo una certa passione per il combo tedesco ed attendevo con impazienza il nuovo lavoro. Le aspettative sono state ampiamente ripagate, anche se ovviamente non siamo di fronte a un capolavoro con la C maiuscola.
Consigliato ovviamente a tutti gli appassionati del filone Viking-Folk e perché no, anche agli estimatori del Power Metal, chissà che non trovino una nuova band più estrema che li aggradi.