Gli Essence sono danesi e sono cresciuti a pane, Megadeth e Metallica. Appena annessi alla grande famiglia Spinefarm, si presentano con il loro nuovo album “Prime“, terzo full lenght, ma primo lavoro con una major di questo calibro. Il gruppo è giovane e pieno di passione, aspetti indubbiamente positivi, che vanno anche a colmare le pecche di ingenuità sparse per tutto il lavoro, che risulta però molto genuino e piacevole.
Alla base di tutto c’è una grande reverenza per il thrash ottantiano di matrice americana e l’album parte in questa direzione con “Refuse to Exist“, un inizio un po’ timido per la verità, essendo un disco che già dall’artwork esprime la volontà di imporre un carattere ben marcato. Si migliora con il passare dei minuti e dei pezzi, dimostrando che le idee e le potenzialità ci sono e che sicuramente gli Essence sono un gruppo che ha voglia di imparare ancora molto.
Molto interessanti e di buon impatto pezzi come “No Sleep ‘Till Def” e “Heart of Gold“, dove si lascia scoprire un ottimo feeling tra i chitarristi Lasse Skov e Mark Drastrup, musicisti che guardano al passato ma che non sono rimasti impermeabili alla modernità e alle influenze new metal. Alcuni pezzi passano senza lasciare il segno, come la ripetitiva “Modern Heroes“, mentre altri sono ruvidi ed incisivi al punto giusto, come il singolo “Untouchable“.
Un gruppo in crescita e in trasformazione, oggettivamente dotati di buon gusto, sia musicalmente che nelle scelte grafiche di album e foto promozionali, tutto molto curato e gradevole. Per il salto di qualità c’è ancora tempo, intanto “Prime” è un album che si fa ascoltare bene e che sicuramente tira fuori idee ed osa spingersi al limite delle possibilità dei suoi creatori, elemento che fa decisamente lievitare il voto.
