La tranquilla cittadina di Leopoldsburg, quattordicimila anime nel cuore delle Fiandre, regala al mondo una nuova rivelazione nel mondo dello speed metal, gli Evil Invaders.
I quattro fiamminghi tornano sul mercato col secondo full-lenght, “Feed Me Violence”, un concentrato di aggressività, melodia e devozione verso gli anni ‘80 dalla resa sorprendentemente buona, sotto ogni punto di vista. Se è vero che i nostri non possono fare a meno di palesare costantemente il loro amore verso Exodus, Exciter, Destruction, Nuclear Assault e ovviamente Razor, cosa che appariva chiara fin dal precedente “Pulses of Pleasure”, è altrettanto vero che lo fanno coniugando con sapienza violenza con aperture melodiche delle chitarre soliste dal gusto decisamente raffinato (per un gruppo speed metal) e ben riuscite.
Gli Evil Invaders, forti di una sezione ritmica piuttosto belligerante, si divertono a schiacciare costantemente sull’acceleratore; tuttavia ogni tanto non disdegnano spezzare il ritmo, come nell’atmosferica “Broken Dreams in Isolation” o nell’epica e strumentale “Shades of Solitude”.
I brani, inutile dirlo, pescano qua e là dagli standard del genere, ma questo non inficia assolutamente il risultato finale, un terremoto sonoro di grande impatto che certamente sposta le lancette dell’orologio indietro nel tempo, fino a 30 anni fa, ma con una ferocia che non passa inosservata e con una produzione decisamente al passo coi tempi.
Sia che siate nostalgici, sia che vi piacciano dischi veloci, aggressivi ma al contempo non privi di qualche melodia, fatelo vostro: il simpatico quartetto belga saprà come rendervi felici.