Quattro gli inediti che spaziano da riff chitarristici e ritmiche serrate fortemente Alter Bridge-inspired del primo singolo “Il Vento Canterà“, agli elementi elettronici di “La Fenice“, per giungere all’effetto ballad di “Ridi Nel Tuo Caffè”. Non mancano in nessun modo piccole reminiscenze di Rock italiano, tra le quali risulta facile scorgere qualcosa di analogo a band come i Negramaro.
A fare da cornice, una vocalità eccellente, quella di Giacomo, che trova rivali soltanto in grandi nomi come Myles Kennedy o un primo Axl Rose: grande estensione, ottimo timbro, esecuzione perfetta. Inusuale l’italiano, lingua madre dell’artista, che se da un lato rappresenta un elemento innovativo in uno stile fin troppo americanizzato, dall’altro rischia di banalizzare un genere musicale che, ormai, ha una sua struttura già ben consolidata.
Un EP assolutamente vario e, forse, scarsamente rappresentativo dell’artista nel complesso, ma un buon tentativo. Sicuramente, si può fare di più.