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GOTTHARD – Firebirth

Difficile immaginare un mondo diverso da quello che abitualmente osserviamo dalla finestra. Sembra impossibile destarsi da un sogno durato per molto tempo e infranto come un vetro vecchio e polveroso. Può sembrare strano approcciarsi ad una nuova vita e cercare di trovarvi una ragione per affrontare albe e tramonti. C’è chi crolla e chi capisce che la vita è fatta anche di questo…
I Gotthard l’hanno compreso a fondo, in questi due annetti; dalla scomparsa del mitico Steve Lee, le voci riguardanti il futuro di uno dei migliori act svizzeri hanno sempre posto il futuro sul filo del rasoio, sulle possibilità da cogliere ancora e su quello che invece non si sarebbe più ripresentato. Leo Leoni ha preso le palle in mano, ha fatto la cosa più ovvia: ha continuato. Reclutato Nic Maeder dietro al microfono, ha sciabolato fuori una serie di riffs e arpeggi tipicamente ‘rockosi’ e ha deciso che “Need To Believe “ avrebbe avuto un degno seguito.

Analizzandolo a fondo, e forse in occasione del ventennale della primissima uscita della band, il sound torna sui propri passi, scarnificandosi e riducendosi allo stadio ‘primordiale’ dell’hard rock: pochi fronzoli, molto sudore ma con un’esperienza possente alle spalle. Voluto o meno, “Firebirth” sia avvicina maggiormente a dischi come “Dial Hard” in termini di atmosfera, periodo in cui la nomea della band non era ancora ai livelli attuali e l’importante era ‘spakkare’ al di là di ogni costrizione discografica. Nic Maeder è un potente vocalist, capace di impennarsi su vette alte ma altrettanto intimista nei momenti più ‘blues/rock’ del contesto. I suoni sono tipicamente hard-rock, con la chitarra calda e umida che si unisce in rapporto carnale con la profondità della sezione ritmica. La produzione è ovviamente eccelsa e raffinata, senza sbavature, e le performance sono ormai di una band scafata e abituata a tirar fuori dal cilindro idee ‘furbe’. Canzoni come “Starlight”, “Remember It’s Me” e “Right On” sono delle autentiche sfornate di hard rock diretto e intenso, in cui le dinamiche fanno da ciliegina sulla torta…da annoverare tra le meglio riuscite “Give Me Real”, “S.O.S.” e “The Story’s Over” anche se dal vivo pure “Fight” e “I Can” vi uccideranno. Applauso particolare a “Yippie Aye Yay”, song easy e un po’ fuori contesto ma che riesce, grazie alle sue influenze ‘beat’, a spezzare il ritmo del disco.

A Steve Lee sarebbe piaciuto? Credo di sì. E’ un disco che porta addosso tanto passato (e di ‘imprese’ Lee e Leoni ne han fatte in vent’anni) ma che sa proiettarsi nel futuro. La prova del nove sarà ovviamente on stage, dove realmente toccheremo con mano mr. Maeder. Ma se il buongiorno si vede dal mattino…

 

  • 8/10

  • GOTTHARD - Firebirth

  • Tracklist

    01. Starlight
    02. Give Me Real
    03. Remember It's Me
    04. Fight
    05. Yippie Aye Yay
    06. Tell Me
    07. Shine
    08. The Story's Over
    09. Right On
    10. S.O.S
    11. Take It All Back
    12. I Can
    13. Where Are You


  • Lineup

    Nic Maeder: Vocals
    Leo Leoni: Guitars
    Marc Lynn: Bass
    Hena Habinger: Drums
    Freddy Scherer: Guitars


  • GenereHard Rock
  • Anno2012
  • Casa discograficaNuclear Blast
  • Websitewww.gotthard.com